martedì 31 dicembre 2013

27,28,29,30,31 Dicembre eeeeeeeeee BUON ANNO!!!!



E finisce così il 2013, cinque buone giornate tutte sfruttate per pedalare in compagnia dei soliti Andrea e Marco, ma anche di Paolo, Daniele e Carlo, e anche in solitaria.
Sulla piatta pianura in quel di Bereguardo, e sulle colline tra Colombarone, Montescano e Montù.
Tra momenti calmi e qualche momento follia, insomma,  qualche km per chiudere l' anno in bellezza... e l' anno prossimo?
Per l' anno che viene non mi resta che augurare a tutti di raggiungere le proprie mete ciclistiche... e non... sperando che lquesto inverno non sia lungo come quello passato, quindi auguro a tutti un...


                                                 PROSPERO ANO!!!

       Che sarebbe spagnolo, ma pensando che sia in lingua italiana a me fa tanto ridere... 

Cesco

martedì 24 dicembre 2013

Buon Natale

Nulla di esaltante da raccontare, strappato un umido giretto in mtb alla passata Domenica non resta che constatare che le ferie natalizie non sono certo cominciate sotto le più rosee previsioni meteo.
Sperando che il meteo migliori auguro a tutti Buon Natale.

Cesco

domenica 15 dicembre 2013

14 Dicembre

Sabato 14 Dicembre.

Un altro Sabato in quel di Lacchiarella per me, Andrea e Marco.
La prima parte del classico circuito invernale  viene affrontata ad andatura tranquilla, un po' troppo forse, solo sull'argine la velocità si alza leggermente ma resta costantemente intorno ai 35 orari, certo non sarò io a protestare, anzi visto l'andazzo ne approfitto per fare un po' più da battistrada alternandomi con qualche altro volonteroso.
Liscio come l'olio il percorso scivola sotto le ruote fino ad Ozzero dove sorpresa... ecco dalle retrovie spuntare qualche infame che approfitta della salitella per prendere tutti di sorpresa ed andare in fuga, un po' di traffico alla svolta per Gudo fa il resto.
Gruppo spaccato in tre, io mi ritrovo in quello di coda, qualche secondo per pensarci e poi provo a partire a tutta per riagganciare almeno i colleghi di mezzo, sorprendentemente riesco a farcela.
Ovviamente impossibile recuperare la testa, che comunque continuiamo a vedere, ma ormai è obbligo tentarci, così l'ultima parte viene affrontata a velocità decisamente sostenuta.
Finito il gioco e ricongiunti al gruppo di testa a Binasco possiamo rientrare a casetta facendo quattro chiacchiere mentre il freddo comincia a farsi sentire.
Domenica mattina non mi va proprio d'uscire con la nebbia, e poi devo scoprire da cosa è causato il brutto rumore che sento provenire dalla ruota posteriore.
Eccolo lì... il pacco pignoni balla... il cuscinetto del corpetto è andato... troppa potenza...

Cesco

martedì 10 dicembre 2013

7 Dicembre

Sabato 7 Dicembre

Finalmente si vede un po' di sole, anche questo Sabato mi avvio con Marco e Andrea in quel di Lacchiarella.
Qualche titubanza, ormai sono un lontano ricordo le uscite infrasettimanali e il mio stato di forma e di recupero sono sempre più precari, ma oggi a quanto pare dice bene, il gruppo pare aver preso una bella andatura costante, quello che mi ci voleva.
Infatti me ne sto pedalando felice nel gruppo quando... Andrea mi raggiunge e mi avverte che Marco ha bucato... peccato, mi lascio sfilare per raggiungere i compagni fermi a bordo strada, certo un posto peggiore per bucare non c' era, proprio sulla statale dei Giovi.
Alla fine eccoci rimasti in tre, non ci resta che puntare direttamente a Bereguardo, Besate, Morimondo e Caselle sperando di intercettare di nuovo il gruppo, e in effetti vediamo qualcuno svoltare verso Gudo Visconti... saranno loro? Non saranno loro?
Dopo un acceso dibattito alla fine puntiamo verso casa, che comunque il nostro lavoretto l' abbiamo fatto, in attesa della prossima uscita e della prossima foratura... ormai tocca a me.

Cesco

martedì 3 dicembre 2013

Primo Dicembre

Mix micidiale in questa Domenica mattina, freddo pungente e nebbia, ma c'è da strappare un giretto anche a questo fine settimana.
Mi ritrovo con Andrea in mtb, meta il circuito di S.Sofia o poligono, difficile scaldarsi, mani costantemente gelate e non solo quelle mi tolgono piacere nel pedalare.
Per oggi va bene così domani si vedrà, intanto una bella doccia calda mi potrà consolare, ma anche oggi, dopo aver evitato il ghiaccio lungo il percorso non posso esimermi dallo scivolare uscendo dalla doccia eeeeeeeee voilà!
E mentre il mio scroto tocca il freddo pavimento... ma porca p........, mi paro Tony Manero nella febbre del Sabato sera, ma vaffa!

Cesco

martedì 26 novembre 2013

Domenica 24 Novembre

Minimo sindacale per questo fine settimana per buona parte piovoso, ma oggi pomeriggio il sole appare deciso sopra le nostre teste.
Appuntamento alle 13:45 alla solita rotonda con Marco e all' ultimo si unisce un inaspettato Picozz.
Giretto Pavia, Bereguardo, Motta battuto da un leggero venticello, ma oggi niente fretta, velocità costante e controllatata, cambi regolari e si rientra a casetta senza colpo ferire.

Cesco

martedì 19 novembre 2013

16/17 Novembre

Sabato 16 Novembre

Al fine eccomi qua di nuovo in quel di Lacchiarella, vediamo quale piega prenderà oggi il giro, intanto gruppo veramente numeroso alla partenza, solo noi del Team siamo dieci.
Trasferimento sui Giovi tranquillo poi già segni di lotta e la compatezza del gruppo già in pericolo, in più oggi abbiamo vento malevolo a farci compagnia.
Al passaggio a Pavia i primi non guardano in faccia a niente, tantomeno al semaforo rosso della Minerva, io decido di fermarmi... e che cazzo... poi riesco a rientrare al ponte dell' Impero e svoltati sull' argine c'è già un grosso buco tra il gruppone, allungatissimo e il gruppo di testa.
Vento laterale, davanti c'è il ventaglio ma appena dietro parte una lunga ed inutile fila indiana che procede contromano... pessimo.
Resto nelle ultime posizione, ogni tanto qualcuno si stacca e nel tratto dissestato prima di Zerbolò vedo il gruppo di testa finalmente prendere il largo, sono quasi una decina ed è chiaro che terranno il loro vantaggio, con loro anche Paolo.
Al bivio di Bereguardo noi si resta una ventina e passato la breve asperità di S. Biagio ci si organizza.
Sempre con vento laterale cominciamo una doppia fila dove collaborano un po' tutti, poi circa a Vigevano molti cominciano ad accusare la stanchezza e la doppia si rompe.
Buona performance del ragazzo, credo dello Zibido, dalla Specialized nera, che si propone in qualche lunga tirata, intanto siamo sempre più in balia del vento, che da Ozzero si fa decisamente contrario, stare in testa è sempre più faticoso ma in vista di Noviglio io e Andrea siamo stabilmente in prima posizione, Andrea che mi lancia uno sguardo d' intesa... no... non in quel senso, è solo che vuol giocare alla volatina finale ma per me non c'è storia, faccio l' ultimo sforzo come battistrada e poi lascio che l' amico scatti, ma sarà beffato sul filo di lana...
Non mi resta che aspettare il resto della marmaglia, tra cui Stefano e Marco e puntare verso Lacchiarella, poi Siziano e tutto solo, in compagnia del vento rompicoglioni, recuperare casa.

Domenica 17 Novembre

Tutto come una settimana fa, eccomi con Andre in sella alle nostre mtb puntare verso i sentieri del Ticino, ci sorpassa un auto, dal finestrino Dedè ci urla che ci aspetterà al ponte coperto.
Ovvio che al nostro passaggio non c'era... dov'è? Sarà andato avanti? Telefoniamo e lo aspettiamo, intanto facciamo quattro chiacchiere con Picozz in transito sull' argine con la bdc.
Finalmente si procede, un paio di km e Dedè buca e intanto ecco all' orizzonte Ezio, Daniele, Angelo e stranamente staccato un insolito Gulmini che pare accusare il ritorno in sella alla mtb.
L' arrivo dei colleghi fa alzare la velocità così anche oggi si torna a forzare sui pedali.
Alla sosta merenda il Gulmi, vista la mattinata di difficoltà prende vantaggio andando avanti... piano e passato qualche minuto ricominciamo anche noi a pedalare.
Dedè decide di rallentare e ci saluta, a dire il vero è stato uno sbaglio lasciarlo solo, se avesse bucato una seconda volta sarebbe rimasto a piedi, non va bene, insisto con me stesso che bisogna ritornare in carreggiata,  ma ormai sono qui a cercar di restare in gruppo, che ogni tanto mi da il tempo di rientrare.
Rieccoci in Vernavola, là in fondo si intravede il Gulmi, potremmo riprenderlo, ma un mio momento di difficoltà  dovuta alla stanchezza, che ormai sta avendo il sopravvento, ci fa ritardare e così l' amico verrà ripreso appena prima del paesello.
Finisco questi due giorni accusando il colpo, i circa 180 km percorsi nel giro di 24 ore tra il vento di Sabato e la forzatura di Domenica mi ha lasciato il segno, e chi era con me se n'è accorto.

Cesco

martedì 12 novembre 2013

Fine settimana anomalo.

E' da una settimana che me lo smanetto ben bene, dentro casa, fuori casa, davanti al mac, a spasso con il cane, insomma lo smanetto un po' dappertutto e finalmente è venuto il momento di smanettarmelo anche in bicicletta così...

Sabato 9 Novembre

Montato il nuovo gps sul mezzo vado a trovare il resto del Team per recarmi poi in quel di Lacchiarella per il solito giro, partenza nella norma quando poi ci s' infila sulla statale dei Giovi il gruppo prende subito velocità, un po' troppa, infatti sono un poco perplesso.
Passaggio a Pavia graziato dai semafori si svolta sull' argine, velocità sempre abbastanza sostenuta sembra innescarsi una doppia fila che però dura poco, c'è subito chi rilancia creando scompiglio, insomma la cosa prende una piega agonistica.
Non capisco una cosa, di tutti i gruppi, grupponi ecc. ecc. che mi è capitato di frequentare non ho mai capito perchè la velocità è direttamente proporzionale alla disconnessione del manto stradale, più la strada fa cacare... più si va forte.
Così, nel tratto prima di Zerbolò, pezzo di strada infame, penso odiato da molti, la velocità si alza ulteriormente, la cosa mi provoca un po' di rabbia ed è così, rabbioso e stranamente ingarellato che vedo Andrea fermo per una foratura, preso da vari sentimenti contrastanti tardo a fermarmi, cosa che non è da me, ed infatti ci pensa il destino a richiamarmi all' ordine... il mio nuovo gps, causa buca si stacca, rimbalza sull' asfalto picchia contro la ruota di chi mi segue e viene proiettato.
Scena finale: Andrea dietro a riparar la ruota con Marco, io cerco l'aggeggio calmato da Stefano e davanti Samuele con qualche ritardatario alle prese, pure lui, con una foratura.
Alla fine, ci troviamo in un gruppetto, c'è Paolo ad aspettarci al bivio con Bereguardo, Ezio e Daniele invece sono andati per la loro strada, visto che sono stati in gruppo fino a lì in mtb, oggi già un impresa.
Comunque noi si decide d' intercettare il gruppo al bivio con Caselle ma niente da fare, altra foratura, questa volta per Stefano a Motta V., basta! A questo punto rotta verso casa.
Sempre più difficile trovare l' equilibrio tra quello che può essere un momento di trance agonistica, che comunque è naturale che s' inneschi in certi contesti, con il fatto che resta pur sempre un giro in bicicletta tra ciclisti.
Forse è venuto il momento di sganciarsi da certe situazioni e ritrovare la mia vera dimensione di cazzaro delle due ruote in cui, dopo tutto, ci sto anche bene.

Domenica 10 Novembre

A proposito di cazzari... grande rimpatriata questa mattina, io e Andrea si va a battere i sentieri del Ticino con Barba, già ritrovato un paio di settimane fa, Picozz e Dedè.
Giretto tranquillo con qualche chiacchiera in una mattinata che riesce a regalarci anche un po' di sole, purtroppo con una nota dolente.
Al giro di boa del ponte di barche Dedè commette il grosso errore di passare con le ruote sopra le placche di ferro che fissano le tavole di legno, alle mie spalle l' orribile rumore dell' amico che rovina a terra.
Il ritorno verso Pavia ci vede con un Dedè sempre più dolorante, spero non ci siano lunghi strascichi e tutto si risolva alla svelta.
Salutati i due Operesi, che fortunatamente hanno il mezzo appena al di là della città ci accodiamo al resto del Team incrociato lungo il percorso... classica tiratona finale e anche oggi mi tocca vedere i 46 orari, ma in mtb non ci sto proprio dentro.

Cesco

martedì 5 novembre 2013

Inizio Novembre...

Primi tre giorni di Novembre tutti in bici, non se ne salta uno, anche se il cielo non è dei più invitanti, pare voglia essere fedele alla ricorrenza dei defunti.

Si scaldano i  motori Venerdì, con Marco e Andrea sulla classica 60ina di km del circuito di Bereguardo, andatura di crociera e tante parole, e non solo ciclistiche.

Sabato ci si porta in quel di Lacchiarella, terzetto del giorno precedente con l' aggiunta di Stefano.
Gruppo numeroso anche oggi, manca giusto qualche testa di... serie, ma vedo già qualche brutto cliente che si aggiunge al gruppo.
Buona velocità fin da subito e ci si da da fare anche sull'argine e passato S. Biagio si innesca la classica doppia fino a che si stacca un fuggitivo... che voglia!
Il ragazzo, non c'è che dire tiene bene, se ne sta là davanti tutto solo, intanto dietro si decide per riprenderlo e sempre in doppia si alza un po' la velocità.
La pazienza non dev'essere nostra compagna, infatti dopo la Sforzesca... momento follia.
Sempre più forte, la doppia salta, ci si frantuma e poi mi accorgo che il resto del gruppo è staccato, un momento di distrazione e prendo qualche metro e decido di aspettarlo.
I giochi sono fatti, davanti c'è un sestetto di brutti clienti fuggitivi e collaborativi, dietro, nonostante si sia più numerosi si è in pochi a tirare, due o tre si spremono per benino, io faccio ciò che posso ma ormai la distanza è incolmabile e quindi... Bye! Bye!... Ci si vede al traguardo,ma non c'è che dire, come direbbe certa gente che conosco... "Abbiamo fatto un bel lavoretto!".

Domenica lasciamo l'asfalto, almeno io e Andrea, ci si va a sporcare un po' sui sentieri del Ticino, la stanchezza del giorno prima si fa sentire ma un buon giro bucolico e alla giusta andatura mi rimetterà in sesto, per lo meno questa era l' idea.
Via per i sentieri, si scavalca il cancello, buca con accqua, bosco, strada bianca e siamo pronti a saltare sull' altra sponda al ponte delle barche, tecnico, ponte in ferro, bosco e ponte in legno salita ed eccoli sbucare... tre bestie del Team, Paolo, Ezio e Daniele... eccoci... già in mtb non gli sto dietro in condizioni normali... figurati oggi.
Infatti passo il resto del giro all' inseguimento e ad una curva: "Vai col lissiooo".
Mi ritrovo sdraiato su un letto di foglie con successiva ricerca del cell. che mi si è sfilato di tasca.
Ultima tiratona da S.Genesio a casa e finisco queste tre giornate in linea con la ricorrenza... morto.












martedì 29 ottobre 2013

26/27 Ottobre


Sabato 26 Ottobre

Oggi si va dai Lacchiarellaboys, vestiario ibrido tra estivo e autunnale visto che siamo a fine Ottobre ma il termometro segna più di 20°.
Con Andrea, Marco, Paolo, Daniele e Daniele... Gulmini si va tranquilli al punto di partenza dove si rivedono vecchie facce, da Piero, tornato barbuto a Carlo, Michele e tutti gli altri abituè.
Subito Marco e Samuele regolano l'andatura di partenza poi, raggiunta la statale ci pensa Paolo seguito da Piero ad alzare l' andatura e dopo Certosa tiratona di Angelo che ci porta alle porte di Pavia.
Mi metto dietro per testare la condizione, una tiratina verso la rotonda del S.Matteo e capisco che non sono proprio messo bene... ragazzi mi metto dietro poi si vedrà.
Argine in doppia là davanti, c'è un bel gruppetto di gente accanita e anche Paolo e Daniele si danno da fare, si vogliono sfogare in gruppo prima della deviazione con Bereguardo visto che poi ci lasceranno.
Fortunatamente sullo strappetto di S. Biagio si va tranquilli e poi si da il tempo a tutti di rientrare, io intanto comincio a portarmi davanti, non posso fare il ciuciaroda tutto il giro.
Pian piano si ritorna alla doppia, ma oggi pare che si sia sempre qualcuno deciso a rompere gli equilibri, infatti il giro passa tra momenti tranquilli a sfiammate ad alta velocità. Sono un po' confuso senza contachilometri, il mio vecchio e già usato gps mi ha lasciato e la cosa mi toglie qualche punto di riferimento, se sono in testa non so se vado piano o se posso rallentare e tirare il fiato... sicuro che più di così non posso.
Passato Ozzero, altra breve asperità del percorso affrontata abbastanza con tranquillità, comincia la danza delle fughe, subito Piero in duo con un altro fuggitivo... gli si da un po' di corda ma Francesco di nero vestito alla fine decide di chiudere il gap con una tiratina da 50 orari.
Poi c'è sempre qualcuno che tenta l'allungo, mi diverto a stare a ruota dei fuggitivi fino a che mi trovo davanti come un pirla, ormai in prossimità di quel ch'è il traguardo virtuale... sì, ma ragazzi... io sono alla frutta.
Tiro, tiro, poi rallento e penso..."Dai che adesso partono per la volata"... e niente, dietro di me la calma prima della tempesta e poi finalmente si scatena la bagarre che mi godo dalle retrovie.
Ripreso fiato recupero il gruppo, oggi devo dire abbastanza numeroso, c'è ancora qualche km da fare ed è meglio stare in compagnia.

Domenica 27 Ottobre

Ancora un po' provato dalla uscita del Sabato mi metto in sella direzione Siziano, Andrea è già per strada e insieme si pedala verso Opera, oggi si va a ritrovare la vecchia faccia del Barba, ormai ritrovato ciclista, c' ha pure la bicicletta nuova, e con lui l' amico Roberto, neociclista che tentenna un poco, visto la pioviggine del momento, ma poi si fa facilmente convincere a farci compagnia.
Giretto tra chiacchere e qualche solito giochetto da ciclisti, una tirata, una volata, ma nel complesso una mattinata al cazzeggio, comunque sempre più di 80 km e oggi bastano per farmi esaurire le ultime energie, meno male che c'è un bel piatto di risotto ad aspettarmi... Bella Barba! Alla prossima.

Cesco

martedì 22 ottobre 2013

19/20 Ottobre.

Sabato 19 Ottobre.

Fine settimana di nuvole e pioggia, si cala sempre più nella routine invernale.
Sabato al punto di ritrovo il Team è quasi al completo, c'è in più un collega non ben identificato e il Gulmi di cui sento la voce da lontano narrare della sua forma fisica decaduta e di come non riesca ad andare e bla bla bla, insomma le classiche stronzate  da ciclista con cui ci si potrebbe concimare campagne intere... infatti...
Sul percorso classico da Sabato pomeriggio di Broni, Colombarone con discesa da Montescano e passaggio in quel di Montù con ritorno da Stradella l'amico pensa ad alzare la velocità all' andata e a dare il meglio si sé al ritorno dove, balzato in testa alla rotonda con S. Leonardo si propone in una tiratona sfiorando i 50 orari con ulteriore scatto sulla salitella del bivio vela.
Passata la breve asperità vedo dalle retrovie il gruppetto un po' frantumato mentre l' amico, ormai perso in un proprio trip personale che ha guadagnato qualche decina di metri... tutto da manuale.
Mentre si tenta di ricomporre con fatica... fisica, almeno da parte mia, il gruppo... foratura di Marco così, mentre chi a i minuti contati continua la corsa verso casa, io, Andrea, Capo e Paolo ci fermiamo ad aspettarlo.
Non ci resta che recuperare la strada del ritorno con un po' più di tranquillità, ma mica tanta.

Domenica 20 Ottobre.

Girettino da minimo sindacale invece in questa Domenica mattina con i soliti Andrea e Marco.
Sotto un cielo che promette pioggia si pedala tranquilli con qualche sporadica accelerata, ma stamattina tiene banco la discussione su quel che si poteva fare e non si è fatto, per vari impedimenti, e quel che si vorrebbe o si potrà fare l' anno prossimo in sella alle nostre biciclette.
Ma intanto davanti c'è l' inverno che spero non sia lungo come quello passato.

Cesco

lunedì 14 ottobre 2013

12/13 Ottobre.

Sabato 12 Ottobre.

Si torna in sella in questo fine settimana dopo una breve pausa e piegato dalla cena aziendale di Venerdì sera, ormai non reggo più i bagordi come una volta... e si vede.
Il minimo sindacale questa mattina per me, Andrea e Marco sul percorso bereguardino, e a me già è bastato, ancora mezzo annebbiato dai postumi rientro a casa stanchissimo e senza neanche aver tirato un metro... Vergogna!


Domenica 13 Ottobre.

Mtb per questa mattina, sì, ma tranzi, e infatti io e Andrea ce la godiamo fatto salvo per qualche foratura, una a testa così siamo pari.
Percorriamo l' intero percorso tra Pavia e Bereguardo senza farci mancare anche l'anello di S. Sofia, oggi il tracciato è spezzato in vari punti dagli alberi caduti durante il violento temporale di Giovedì che costringono a scendere da sella per essere scavalcati o aggirati.
Oggi il cielo molto coperto, del resto queste erano le previsioni meteo ma si spera sempre anche se è evidente che la brutta stagione sta bussando alle porte... Che palle!!

Cesco

martedì 1 ottobre 2013

28/29 Settembre


Sabato 28 Settembre

Ma porca t.... Ma chi c.... c'è davanti che si stava andando bene... 35/36 all'ora non bastavano? E poi anche oggi pomeriggio c'è il solito venticello. E lo sai che sta gente si fa prendere... è come gettare acqua sul fuoco, è come dare fuoco alle polveri, è come cacare sulle ortiche, ma chi è sto pirla là davanti che ha fatto alzare così l' andatura? Ma chi è sto coglionazzo? Ma lo conosco?.....E sì... sono io.
Non so cosa mi sia preso, io che son sempre tranquillo mi son fatto prendere dal demone del pedale e questo ha ovviamente scatenato la reazione del gruppetto dei compagni del Team che non si fanno attendere, Andrea, Ezio poi Paolo, Daniele e Mellu, si arriva a Broni già belli caldi, un po' troppo... sì lo so, sta volta è colpa mia.
Salita a Colombarone e appuntamento alla fontana di Montescano, breve discussione sul da farsi ma alla fine vince Paolo che dalla partenza è fermamente deciso a darsi e a darci una martellata sui maroni, e sia la Caccialupo, del resto come farsi mancare anche oggi una rampetta da 20% e oltre.
Ma si dai, tanto è un giretto breve, breve ma a quanto pare intenso, anche la via del ritorno sembra aver preso una brutta piega, siamo sempre lì, intorno ai 40 orari, Daniele forza per chiudere su un ciclista davanti a noi che poi ci scatta in faccia...Ahi! So già come va a finire... Infatti dopo un' altra bella accelerata per chiudere sul fuggitivo... questi svolta... VelavevodettoVelavevodetto...Hi Hi Hi!
Sì, ma qui si continua a galoppare e l' onere della malefica salitella del bivio vela questa volta tocca ad Andrea ed eccolo... Paolo oggi fa il bastardone e scatta seguito da Daniele, prendono qualche decina di metri e a me, Andrea ed Ezio non resta che tentare di chiudere, l'azione comunque risulta un po' confusa e purtroppo non riusciamo a collaborare al meglio... ma che minchia sto facendo? 55 orari, sono fuori da tutti i mie parametri e anche dalla grazia...Basta.
Intanto il gioco si esaurisce e ci ricompattiamo al rotondone della Vigentina per affrontare gli ultimi km, magari un po' più tranquillamente... OK... scherzavo.

Domenica 29 Settembre.

Il meteo ha promesso tuoni e fulmini e in effetti c'è nuvoloso e la strada umida, Andrea mi contatta e si decide di partire subito per un giretto veloce e sfruttare il momento, se poi si metterà a piovere si vedrà il da farsi.
Ci troviamo a Pontelungo in mtb, se dovesse diluviare non mi va di sporcare la bdc appena pulita.
Andrea sembra bello pimpante, la sgasata di ieri deve aver risvegliato la bestia.
Dopo la Vernavola ed il tratto che ci porta al golf si punta a Torre d'Isola per affrontare la parte che conduce al ponte di barche, eccoci alla discesa prima del ponticello di legno che porta al bosco, Andre si getta in picchiata, dev'essere posseduto, io nelle retrovie lo assecondo ma è un attimo e assisto impotente al fattaccio, mentre la mtb di Andrea procede dritta vedo il compagno prendere il volo verso sinistra  e con prodigioso tuffo a testa piantarsi nel terreno.
Qualche minuto per controllare i danni, un ginocchio un po' dolorante ma l'amico può tornare a casa con i suoi pedali, anzi, pare che la cosa non abbia influito negativamente sulla voglia di darci dentro, infatti nel ritorno il ragazzo continua a voler forzare, a saperlo gli avrei dato il colpo di grazia.
Con questa sale a 5 il numero dei componenti del Team che in quest' anno nefasto hanno spiccato il volo dai loro sellini atterrando, chi sulla nuda terra, forse i più fortunati? Chi sul duro asfalto.
Con un centinaio di km di pianura si va e si torna da Caravaggio... Fate voi.

Cesco

martedì 24 settembre 2013

22 Settembre


Domenica 22 Settembre.

Periodaccio, da una settimana che non pedalo, tra lavoro, lavoretti casalinghi e se non riesco a far le cose come dico io mi scogliono subito, Sabato ho litigato due ore con il cambio, pare prorprio che la gabbia non voglia fare il suo lavoro di tensore della catena, pensare che il gruppo è nuovo, avrà sei massimo sette anni, non ricordo...Comunque... oggi si esce, zoccolo duro del Team presente e in 42 minuti siamo a Broni, si viaggia bene contando su qualche elemento in buona forma che abbassa la media quando si propone come battistrada del gruppo.
Partiti in una mattinata di sole dal paesello ci ritroviamo all' improvviso Pavia ci troviamo all' improvviso avvolti nella nebbia, lo spazio di 500 metri ed è subito Autunno... che palle.
La nebbietta ci accompagna fitta fino a Pietra de Giorgi che raggiungiamo passando da Vicomune, intanto si sono uniti al gruppo Paolo di B. ed un paio di di suoi compagni.
Direzione Montalto per la classica via di Mornico ed il Rosso ma con deviazio a Oliva gessi per la breve ma bella traversata della piccola valle che culmina con la dura salitella che porta a Calvignano e da lì Montalto vien da sè.
Anche oggi Paolo non si smentisce e lo vedo infilarsi nella tasca un bel salame appena acquistato alla bancarella sempre presente in piazza... cosa dire... viva i ciclisti migliori che vanno a pane salame.
Ok, è ora di tornare verso casa, un po' di calma e poi l' andatura comincia ad aumentare, discesa abbastanza veloce e in valle Scuropasso il falso piano aiuta a mantenere alta la velocità,ma anche guadagnata la pianura, nonostante il solito venticello, ci si da dentro... no dai, ragazzi, non lasciatemi davanti a tirare sulla salita del bivio vela che poi mi piglian per il culo...vabbè! giusto perchè siamo inter nos ( e che minchia... era da un po' che volevo scrivere una locuzione in latino... e che volevo scrivere locuzione).
Ma via che che si pedala, sembra si punti alla Vigentina ma il Team non si smentisce mai, momento confusione, raptus ed a un certo punto si devia su stretta strada piena di curve, forse non siete abbastanza stanchi e volete fare qualche rilancio?
Sbuca ti a Cà della Terra si punta Lardirago ma a Due Porte per classici disguidi c'è chi devia nuovamente per la Vigentina, come darvi torto, sicuro la strada è migliore... insomma... ma avvertire prima.
Comunque noi si va dritti e arrivati al rettilineo finale... ragazzi se volete fare i pirla e giocare alla volata finale, prego, io sono cotto...no... nessuno, tutti stanchi.

Cesco

lunedì 16 settembre 2013

14 e 15 Settembre



Sabato 14 Settembre

Uscita pomeridiana con il Team, subito partenza allegra e veloce arrivo a Broni.
Salita a Colombarone(Canneto) e discesa da Palazzina a Montescano, poi la salita di Montù e la discesa verso Stradella per la panoramica.
Viste le previsioni per la Domenica io e Andrea decidiamo di trattenerci ancora un po' in collina e salutato il resto della banda deviamo per Torre Sacchetti, ricalchiamo per pochi km i nostri passi e scendiamo dalla Martinasca per raggiungere la salita che sale a Cigognola dalla strada del cimitero per poi raggiungere la sua sommità dove si trova la bella piazza del castello per il rifornimento idrico.
Discesa dalla ripida stradina che poi si collega alla classica via per Broni e si comincia il ritorno devo dire a buon passo.

Domenica 15 Settembre

Il cielo non sembra così brutto, specialmente verso l' Oltrepò sembra un po' più chiaro, si può tentare.
Il ritrovo però è stranamente poco affollato ed infine alle 8:00 siamo in cinque a partire, io e Andrea, Stefano, Paolo e stamattina c'è anche Gulmini.
Si parte ancora a discreta velocità e la si tiene fino a che Gulmini, preso da raptus, si propone in una tiratona oltre i 40 orari, aveva detto che voleva farsi un giro tranquillo... ma tanto chi ci crede? Le solite frasi a cazzo..."Oggi voglio andare tranquillo"... "Attaccati che andiamo piano"... "Vado avanti piano"...Tutte balle, non credeteci mai.
Intanto si scopre che per un disguido, che non ho ben capito, il resto del Team è partito alle 8:30 e




                                                Dopo una serie di eventi confusi




Io, Andrea e Stefano con un ritrovato Paolo di Belgioioso si sale a Colombarone per  seguire la classica via della costa, è l' occasione per scambiare quattro chiacchiere e qualche battuta con l'amico che ci accompagna fino al bivio per S. Maria, salutatolo noi ci dirigiamo a Crocetta dove decidiamo il percorso di ritorno.
Discesa verso S. Maria con deviazione a Volpara per salire poi a Golferenzo, da lì Pizzo Freddo e la classica cavalcata sulla costa verso Montù e come al solito Stradella e la panoramica vengono da sè.
Ci mettiamo in assetto di ritorno, troviamo un buon equilibrio per la velocità e... ma pare che non si possa stare tranquilli nel nostro brodo, alle nostre spalle un quarto elemento si unisce a noi, poi salta davanti a tirare... poi salta dietro... poi fa strani segni... non lo sooooooooo... non lo soooooooo... sono un cialtrone che sta andando in bicicletta mica uno dell' F.B.I.
La cosa comunque dura fino a Pavia dove il personaggio ci saluta e noi si ritorna nei ranghi, o quasi, visto che sto venticello rompe un po' i coglioni e ci sarà da fare un poco più di fatica per rincasare.

Cesco

martedì 10 settembre 2013

8 Settembre






Domenica 8 Settembre

Giretto con il Team, e non, in questa mattina domenicale.
Partenza in discreto numero si punta verso Broni con buon ritmo pensando al percorso da poter fare.
Visto le varie indecisioni propongo di andare ad affrontare una salita che per i compagni di stamattina è un inedito, quella che da Canavera porta a Sant' Antonio vicinissimo a Torre degli Alberi.
Bisogna raggiungere Montalto, alla fine sotto la pressione di Ezio si decide per la via che passa da Cigognola, decido per la scalata alla piazza dalla scorciatoia seguito da un ignaro Aberto che non conosce questo tratto d' asfalto.
Procediamo poi per Pietra dè Giorgi e la bella cresta di Boffalora e così si arriva a  un Montalto affollato di ciclisti tra cui Leo e Franco che già reduci da un super giro del giorno prima anche oggi non si fanno mancare il sellino sotto al culo.
Per quanto ci riguarda il gruppo si assottiglia, salutati Mellu, Luigi e Alberto e rimasto in compagnia di Marco, Michele, Ezio e Daniele si scende in val Ghiaia per raggiungere Canavera e la svolta per la salita.
Lasciata alle spalle Canavera un paio di saliscendi e poi la stradina scende decisa ed è sempre un brutto segno perchè, come sentenziato da Daniele alla fine della faticaccia:"Non c'è salita più bastarda di quella che comincia in discesa".
Ed infatti eccoci lì a farci prendere a bastonate dalla strada, cinque belle rampe, 21, 20, 18, 19 e ancora un 20% alternate da brevi tratti più dolci... ma neanche tanto.
Ricompattato il gruppetto non ci resta che salire al Carmine e fare rotta su Pometo dove chi t' incontriamo? Dinuovo Leo e Franco, a volte sembra proprio che a girare per l' Oltrepò siano sempre i soliti quattro pirla.
Risalutiamo gli amici e cominciamo la cavalcata verso casa, evitiamo la brutta discesa della valle Scuropasso e puntiamo Santa Maria per discendere la val Versa verso Stradella e guadagnare la via di casa.
Ritorno bello allegro con gruppo compatto e bel lavoro di squadra, mi son divertito.

Cesco

lunedì 2 settembre 2013

31 Agosto

Sabato 31 Agosto

Questa mattina, unico specchio utile per uscire in bici, voglio andare a toccare con mano, o meglio, con le ruote, una salitella di cui narra la leggenda essere molto dura, ma che non mi è mai capitato di affrontare quindi... raggiunto Broni mi dirigo e successivamente imbocco la salita per Cigognola, ancora su a Pietra de Giorgi e poi, dopo il breve passaggio in Valsorda e l' altrettanto breve salita a Mornico, scendo a Losana.
Snobbata la svolta per il Rosso, mi inoltro nella piccola valle del torrente Verzate, e dopo aver pedalato per un po' nel fondo valle ecco la chiara indicazione per Montalto, appena dopo località Coraggioso ... sarà un complimento ai ciclisti che voglion oaffrontare questa salita?
Comunque imboccata la via è subito panico, davanti  a me una rampone da togliere il respiro che il Garmin mi dice toccare il 24%, è in effetti la parte più dura che lascia spazio poi ad un tratto in cui si può riprendere un po' di fiato, proprio poco, poi si ricomincia con pendenze a due cifre.
Si sale per un tratto ancora intorno al 9/10 prima di affrontare l' ultima dura parte dove leggo, nei metri peggiori un 19, poi la pendenza si assesta intorno al 14 fino all' incontro della strada che sale dal Rosso, ormai quasi a Montalto Pavese attraversato il quale mi dirigo in Valle Scuropasso  con classica discesa da Lirio.
Decido di passare in Val Versa, la vicina salita di Michelazza mi porta a Francia dov'è facile poi planare su S. Maria, segue Donelasco via Casale Denari per raggiungere la classica via di Montù e panoramica di Stradella per il ritorno.
Ritorno in compagnia, prima con un trio che all' inizio fa fuoco e fiamme ma esaurisce l' entusiamo dopo qualche km, poi, raggiunto un altro collega, un bel ciclistone di alta statura e anche simpatico, si scambiano due parole, l' amico dovrebbe svoltare ma decide di darmi una mano fino al bivio vela con una bella tiratona, ma vuoi darmi una mano o vuoi uccidermi? Comunque grazie e il resto è storia.

Cesco

lunedì 26 agosto 2013

Delle ferie un po' così...

Accadimenti dall' 8 al 25 Agosto.


Questo post comincia con la storia triste.
Con un ruzzolone, il mio, avvenuto in circostanze più o meno misteriose e drammatiche in quel di Miradolo, con atterraggio su spalla destra e conseguente contatto diretto pelle asfalto visto che indossavo smanicato.
Messi via i grandi progetti e passati una decina di giorni per far guarire le varie botte, soprattutto aspettando che si affievolisse il dolore alla spalla, decido di rimettermi in movimento, ma con calma, un giretto tra argine San Biagio e Parasacco, una capatina a Castana e Scorzoletta, una capatina al mare... senza bici, insomma niente di nuovo.
Però rimessomi un po' in sesto almeno qualche salitella mai fatta in Oltrepò... magari su qualche stradina ai margini dei soliti raid la si può trovare.

Giovedì 22 Agosto

Da un po' sto pensando a Montacuto quindi metto giù un percorsino.
Caso raro raggiungo Casteggio da San Martino e Bressana per poi infilarmi nella cara vecchia val Schizzola. Superato l' omonimo paese e poi a seguire località Carbone seguo l' indicazione per Gravanago, si corre per poco nel fondo valle poi la strada sale. Pendenze intorno al 7/8% con qualche punta a 10 fino al paese.
Sto pedalando parallelamente alla via Schizzola, infatti oltre la valle è chiaramente visibile il castello di Stefanago.
Oltre Gravanago la strada si piazza costante su pendenze del 10% e oltre, ma manca poco alla fine di questa salita di circa 4 km, poi la strada spiana e si ha il panorama sulla val Ardivestra dominata dal castello di Montesegale.
Si scende a Sant'Eusebio, qualche km nel fondo della Andivestra e a Molino della Signore ecco l' indicazione per Montacuto dove si sale su pendenze più o meno dure fino ad attraversarlo, ma la salita continua, sono circa 7 i km da percorrere per arrivare a Sant' Albano dove poi la strada del ritorno è segnata: Torre degli alberi, Carmine e Valle Scuropasso.

Domenica 25 Agosto.

Partenza anche oggi per raggiungere le terre al di là dell' Eridano, arrivo a Stradella e risalgo la valle Versa, deviazione per Golferenzo, poi per Volpara dove salgo ancora fino a Cà Nova e Moncasacco sulla stradina che poi scende su Pometo.
Oggi sembra autunno inoltrato, si pedala tra le nuvole basse, un po' di pioviggine e non incontro anima viva, inteso come ciclisti, fino a Crocetta.
Proseguo fino a Francia poi decido, c'è ancora tempo per una discesa su Bosco Casella e una salita da Scorzoletta per poi raggiungere Broni da Cigognola.
A questo punto si punta verso casa, l' ora dovrebbe essere propizia per trovare compagnia per il ritorno, ho incrociato Ezio, stranamente da solo, possibile che non ci sia in giro nessun altro del Team?
Detto fatto tra Moranda e Mezzanino sento una voce famigliare, Michele che mi urla di entrare, e c'è anche Paolo, Capo e Daniele, più qualche altra faccia amica e sembrano tutti belli in forma... e non sono soli, sono parte di un bel bel gruppetto di assatanati.
Non era proprio nei miei piani ma alla fine mi ritrovo a farmi maltrattare.
La strada passa veloce, non so neanche che velocità si stanno toccando, oggi ho pure lasciato a casa il contachilometri perchè non volevo avere il minimo condizionamento.
Giunti a Mirabello il gruppo svolta e c'è chi mi ragguaglia sulla media tenuta fino a quel momento che è ben oltre i 40 orari, e comunque i miei compagni, e non solo, ci danno ancora dentro... non mi resta che soffrire un altro poco

Cesco

martedì 6 agosto 2013

Foto giro mtb.






                                      


                                     





                                                                                 
                                   
















lunedì 5 agosto 2013

MTB a spinta...









Domenica 4 Agosto.


Raggiunto Andrea, al solito posto in collina, e dopo aver sistemato il mezzo cominciamo a pedalare direzione Pietra Corva, in poco tempo siamo già sui sentieri che aggirando il roccione ci portano sul già battuto sentiero 101.
Oggi siamo in sella alle nostre mtb, il percorso, da me creato, nasce per desiderio di chiudere il cerchio che l' anno scorso ci ha visto "perderci" nel bosco sopra il lago di Trebecco e tornare mesti sui nostri passi.
Ma questa volta tutto è pianificato, traccia costruita sulla rete sentieristica ufficiale dell' Emilia-Romagna, si va a botta sicura... quasi...
Raggiunto il 101 lo seguiamo sulla cima del monte Mosso e poi del monte Lazzaro dove al bivio prendiamo a sinistra verso Sevizzano.
La discesa dal Lazzaro comincia con un tratto molto ripido passato il quale la discesa, fatta eccezione per qualche momento pietroso, si fa abbastanza scorrevole.
Passato Sevizzano ancora un po' di discesa, attraversiamo l' asfalto e siamo subito in faticosa salita tra i campi, mtb a spinta, verso Marzonago.
Stiamo puntando verso la rocca d' Olgisio che ogni tanto appare all' orizzonte, procediamo con fatica tra strade di campagna, sentieri più o meno pedalabili e per nulla pedalabili, ma niente in confronto a quello che ci aspetta.
Incrociata la strada che da Pianello sale a Pecorara, testardamente decisi a seguire la traccia creata, prendiamo di petto il sentiero che sale al monte Aldone, sentiero prettamente escursionistico, quindi ancora mtb a spinta fin sotto alla cima dove,  finalmente imbocchiamo il sentiero di discesa che dopo un po' di pietrume, anche qui si fa più scorrevole e divertente.
Ora dobbiamo risolvere il problema idratazione, scarso d' acqua durante il percorso abbiamo esaurito le scorte idriche, riusciamo a riempire le borracce presso la prima casa che troviamo lungo la discesa e poi sosta a Nibbiano per qualcosa di fresco.
Ripresa la via tagliamo lungo i campi fino ad incrociare la strada che sale a Trebecco, fatto un po' d' asfalto insistiamo e tagliamo per un sentiero che fa parte dell' ippovia, ippovia di sto c---o, semi invaso dalle erbacce ci ritroviamo ancora a spingere la mtb su campi con pendenze improponibili così giunti finalmente a Trebecco completamente disidratati rieccoci al bar a bere come due cammelli... e non è finita.
Ricominciamo a pedalare, dobbiamo traversare le colline direzione monte Lazzarello, la strada sterrata, lasciato Trebecco, sale con pendenze pedalabili, intanto il sole è proprio sopra le nostre teste, ma ecco che ad una curva la nostra traccia ci porta di nuovo sulla ippovia di sto... ma la smettete di far fare tutta sta fatica a sti cavalli?
Comunque eccoci di nuovo a spingere e non poco, sfruttiamo appena possibile i tratti pedalabili, fino a che ci agganciamo al sentiero che dal Lazzarello ci porta rapidamente e in sella, alla chiusura dell' anello.
Percorso di 40 km e circa 1600 m. di dislivello, pochissimi tratti d'asfalto, può però essere reso più pedalabile nella parte del monte Aldone, seguendo il sentiero n°2 per mtb e secondo me anche, in parte, nella traversata da Trebecco al Lazzarello.

Cesco


lunedì 29 luglio 2013

Qualche foto del giretto...










Doppio passo Penice, passo Crociglia e Mercatello.




Sabato 27 Luglio


Idee tante ma i pianeti non sono ancora allineati e bisogna aspettare... quindi... butto giù un itinerario al volo e come gli assassini, che tornano sempre sul luogo del delitto, sarà ancora la val d'Aveto ad ospitarci, almeno per un po'.
Parto di buon ora e lasciato il mezzo motorizzato poco prima di Romagnese mi dirigo pedalando verso il paesello dove c'è Andrea ad attendermi.
Subito al passo del Penice, raggiungiamo Bobbio e poi, come al solito, si percorre la val Trebbia fino a Marsaglia dove la val d'Aveto ci attende.
La risaliamo, anche oggi, fino al punto più panoramico della Madonna del roccione, dove il torrente corre parecchi metri sotto di noi, da lì proseguiamo fino ad un tunnel, passato il quale, sulla destra troviamo le indicazioni per l'abitato di Boschi e Torrio.
La svolta a destra fa pensare erroneamente che la direzione vada verso la val Trebbia, ma la piccola stradina sale e subito curva verso la val di Nure, tra l'altro sale decisa, con  pendenze intorno al 10%, fino a Boschi dove si fa più pedalabile.
La stradina prosegue per diversi chilometri sotto l' ombra di un bel bosco che pian piano si dirada lasciandoci pian piano saggiare il calore del sole che oggi non promette nulla di buono, infatti, a Torrio, la sosta alla fresca fonte del paese con doccia incorporata è d' obbligo.
Siamo circa a metà dei 10 km della salita che ci porterà alla nostra meta, il passo Crociglia, e a quanto pare Torrio segna la fine delle dolci pendenze, infatti gli ultimi chilometri passano dal 9 all' 11% fino ad arrivare ai quasi 1500 metri del passo con vista sul vicino monte, che se non erro si chiama,  Ciapa Liscia... bellissimo nome.
Una breve discesa e siamo nell' alta val di Nure che continuiamo a discendere fino alla svolta per il passo del Mercatello, intanto il clima si fa sempre più torrido.
Siamo già saliti al Mercatello qualche anno fa da Ferriere, oggi però svoltiamo sulla strada che porta al passo transitando da Casaldonato dove speriamo di trovare un bar... serve qualcosa di fresco.
Niente da fare, no bar no party e quindi altra doccia a una delle fonti del paese prima di affrontare gli ultimi km di salita
Passato il Mercatello sosta coca cola assolutamente necessaria in quel di Noce per poi continuare la discesa verso Marsaglia per riguadagnare la val Trebbia e la via del ritorno.
Scendendo si percepisce il calore che aumenta, ad ogni tornante sembra che la temperatura si alzi di un grado e arrivati in valle la stretta del caldo è decisamente poco piacevole, ennesima doccia a Marsaglia e raggiunto Bobbio ci prendiamo qualche minuto buono per ristorarci al bar dove decidiamo il da farsi.
Ok, decisione presa, si sale ancora al passo Penice, oggi doppia ascesa, ma adesso la cosa si fa dura, il sole è allo zenit, pedalare diventa un impresa e in più la salita da Bobbio proprio non mi piace, non mi è mai piaciuta, noiosa e assolata... sempre... oggi più che mai.
A metà strada altra doccia in un lavatoio, peccato che l' acqua non sia potabile, ma un autoctono ci offre di riempirci la borraccia che più che per dissetarci usiamo per rinfrescarci il coppino.
Qui si rischia la disidratazione, facciamo che per sicurezza ci fermiamo allo chalet della volpe per bere qualcosa... magari una birretta... e adesso sì che si può finalmente arrivare al passo in allegria e spararsi gli ultimi km in discesa in scioltezza eeeeeeeeeee voilà... finito.
Quasi 140 km per circa 3600 metri di dislivello, temperature torride, una doccia ad ogni fontanella e una bibita ad ogni bar per portar a casa la pelle, sto giretto c'è costato un patrimonio...

Cesco

A preso qualche foto...



lunedì 22 luglio 2013

20 Luglio

Sabato 20 Luglio

Anche oggi Oltrepò in attesa di nuovi orizzonti, ho una mezza idea del giro ma sono partito un po' in ritardo rispetto a quel che avrei voluto e quindi vedrò quanto veloce corre il tempo, visto che ho promesso di rincasare per mezzogiorno.
Giunto a Broni mi dirigo in direzione Casteggio fino ad incrociare la salita per Oliva Gessi che seguo fino alla svolta per Calvignano.
Dopo una dura salitella raggiungo il paese e da qui scendo a Borgo Priolo e poi salgo, sotto lo sguardo attento di un capriolo, direzione Lago per la traversa che porta in val Schizzola.
Alla fine fatti due calcoli decido di risalirla fino a Fortunago, del resto stamattina su questa stradina c'è abbondanza di compagnia, tutti i ciclisti sembrano essere qui.
Fortunago, Costa Cavalieri, Torre degli alberi, Carmine e discesa dalla valle Scuropasso, sempre peggio sta discesa, non c'è che dire, e raggiunta Broni si torna a casa.
Sarà il caldo ma questi km che separano dalle colline cominciano a darmi la nausea, mi danno tanto la nausea che Domenica mi sveglio e il solo pensiero di rifarli mi fa lasciare la bicicletta in garage, e sarà meglio trovare qualche stimolo perchè altrimenti lì rimane.

Cesco

lunedì 15 luglio 2013

I piccoli piaceri della vita.


Una birra e un panino al bar fanno sempre piacere, ogni tanto, almeno almeno una volta all' anno, magari quando i compagni di pedale più fidati sono dispersi, una birra e un panino al bar sulla cima del monte Penice è un piccolo piacere che mi piace concedermi.
Seduto al sole, i piedi appoggiati sulla ringhiera a dominare le colline appena attraversate, e ancora d' attraversare con la fidata bicicletta.
Questa volta vediamo che percorso posso fare... Voglio includervi la stradina che da Canavera porta direttamente, o quasi, a Torre degli alberi.
Partenza all' alba, fino a Broni in compagnia del ciclista più mattutino della provincia Diliè, poi ci si saluta e proseguo in solitaria, rotta Montalto.
Classica salita da Lirio, classica discesa da Cella e poi, risalendo la val Ghiaia, eccomi a Canavera.
Appena parte la salita, proprio sulla curva che porta a sinistra, prima dell' abitato, imbocco la stradina che porta a destra direzione Brugneto.
Dopo un paio di saliscendi arriva la sorpresa, un muro con pendenza massima al 19 lascia posto, dopo pochi metri di respiro ad un secondo che arriva al 22, la strada poi spiana senza scendere mai sotto al 10, fino a Brugneto, dove s' impenna di nuovo per poi lasciare il tempo di tirare il fiato e prepararsi alle ultime rampe che portano nel piccolo centro di Sant' Antonio, vicinissimo a Torre degli alberi.
Di qui, dopo essere transitato per Calghera decido di puntare a Valverde e lasciatomi alle spalle anche questo paesino proseguo per qualche km fino ad incontrare la svolta per Pietragavina.
Superato anche quest' ultimo abitato seguo le indicazioni per il passo del Penice, si sale ancora fino a Santa Cristina e oltre con un bel passaggio in quota fino a scendere su ripida e, purtroppo, sporca discesa a Collegio dove incrocio la comoda strada che sale Varzi.
7 i km che dividono dal passo e poi gli ultimi 3,7 che mi portano in cima e finalmente mi posso sgargarozzare il mio birrozzo ancora una volta qui, in cima a quello ch'è un po' il monte di noi pavesi.
Bello bello, ma c'è da tornare a casa.
Val Tidone fino a Caminata e poi si sale a Stadera, voglio seguire il crinale fino a Montù, comincio a sentire caldo e restando un po' in quota mi fa sentire qualche anelito di vento.
Stradella e l' odiata panoramica segnano il confine, adesso c'è d'affrontare l' ultima trentina di km, piatti e assolati che mi separano da casa, non mi resta che armarmi di pazienza e lasciar fare alle mie gambe, che decidano loro la velocità, per quel che mi riguarda... missione compiuta.

Cesco


domenica 7 luglio 2013

6/7 Luglio

Niente di particolare in questo fine settimana.
Il caldo ha cominciato a mordere e ne approfitto per anticipare l' orario d'uscita e rincasare prima, cosa che serve anche ad Andrea e è facile incontrare ad orari mattutini il lone rider Diliè, ed è infatti che con questo trio si parte ore 6:30 per l' Oltrepò.
Si parte in tre si arriva a Broni in cinque ma alla fine restiamo in due.
Io e Andrea facciamo subito una sosta colazione... pizzette focaccia e cocacola, ci rimpinziamo ben bene così da proseguire per il giro senza fermate... o quasi.
Scuropasso, Lirio, a Montalto 30 secondi per rabbocco borraccia, Cella, Canavera, Zerbo e ritorno ancora dalla Scuropasso... Un classico dei classici, ma prima di imboccare la via di casa piombiamo ancora nella panetteria d'andata per prendere qualcosa di fresco da bere che l' afa comincia a farsi sentire. Ben fatto, rinvigoriti possiamo ricomciare a pedalare, buon ritorno a discreta velocità che permette, specialmente ad Andrea di rincasare all' ora esatta.
Mini giro per Domenica, sempre con il lone rider Diliè in quel di Miradolo, insomma un fine settimana tranquillo.

Cesco