lunedì 26 agosto 2013

Delle ferie un po' così...

Accadimenti dall' 8 al 25 Agosto.


Questo post comincia con la storia triste.
Con un ruzzolone, il mio, avvenuto in circostanze più o meno misteriose e drammatiche in quel di Miradolo, con atterraggio su spalla destra e conseguente contatto diretto pelle asfalto visto che indossavo smanicato.
Messi via i grandi progetti e passati una decina di giorni per far guarire le varie botte, soprattutto aspettando che si affievolisse il dolore alla spalla, decido di rimettermi in movimento, ma con calma, un giretto tra argine San Biagio e Parasacco, una capatina a Castana e Scorzoletta, una capatina al mare... senza bici, insomma niente di nuovo.
Però rimessomi un po' in sesto almeno qualche salitella mai fatta in Oltrepò... magari su qualche stradina ai margini dei soliti raid la si può trovare.

Giovedì 22 Agosto

Da un po' sto pensando a Montacuto quindi metto giù un percorsino.
Caso raro raggiungo Casteggio da San Martino e Bressana per poi infilarmi nella cara vecchia val Schizzola. Superato l' omonimo paese e poi a seguire località Carbone seguo l' indicazione per Gravanago, si corre per poco nel fondo valle poi la strada sale. Pendenze intorno al 7/8% con qualche punta a 10 fino al paese.
Sto pedalando parallelamente alla via Schizzola, infatti oltre la valle è chiaramente visibile il castello di Stefanago.
Oltre Gravanago la strada si piazza costante su pendenze del 10% e oltre, ma manca poco alla fine di questa salita di circa 4 km, poi la strada spiana e si ha il panorama sulla val Ardivestra dominata dal castello di Montesegale.
Si scende a Sant'Eusebio, qualche km nel fondo della Andivestra e a Molino della Signore ecco l' indicazione per Montacuto dove si sale su pendenze più o meno dure fino ad attraversarlo, ma la salita continua, sono circa 7 i km da percorrere per arrivare a Sant' Albano dove poi la strada del ritorno è segnata: Torre degli alberi, Carmine e Valle Scuropasso.

Domenica 25 Agosto.

Partenza anche oggi per raggiungere le terre al di là dell' Eridano, arrivo a Stradella e risalgo la valle Versa, deviazione per Golferenzo, poi per Volpara dove salgo ancora fino a Cà Nova e Moncasacco sulla stradina che poi scende su Pometo.
Oggi sembra autunno inoltrato, si pedala tra le nuvole basse, un po' di pioviggine e non incontro anima viva, inteso come ciclisti, fino a Crocetta.
Proseguo fino a Francia poi decido, c'è ancora tempo per una discesa su Bosco Casella e una salita da Scorzoletta per poi raggiungere Broni da Cigognola.
A questo punto si punta verso casa, l' ora dovrebbe essere propizia per trovare compagnia per il ritorno, ho incrociato Ezio, stranamente da solo, possibile che non ci sia in giro nessun altro del Team?
Detto fatto tra Moranda e Mezzanino sento una voce famigliare, Michele che mi urla di entrare, e c'è anche Paolo, Capo e Daniele, più qualche altra faccia amica e sembrano tutti belli in forma... e non sono soli, sono parte di un bel bel gruppetto di assatanati.
Non era proprio nei miei piani ma alla fine mi ritrovo a farmi maltrattare.
La strada passa veloce, non so neanche che velocità si stanno toccando, oggi ho pure lasciato a casa il contachilometri perchè non volevo avere il minimo condizionamento.
Giunti a Mirabello il gruppo svolta e c'è chi mi ragguaglia sulla media tenuta fino a quel momento che è ben oltre i 40 orari, e comunque i miei compagni, e non solo, ci danno ancora dentro... non mi resta che soffrire un altro poco

Cesco

martedì 6 agosto 2013

Foto giro mtb.






                                      


                                     





                                                                                 
                                   
















lunedì 5 agosto 2013

MTB a spinta...









Domenica 4 Agosto.


Raggiunto Andrea, al solito posto in collina, e dopo aver sistemato il mezzo cominciamo a pedalare direzione Pietra Corva, in poco tempo siamo già sui sentieri che aggirando il roccione ci portano sul già battuto sentiero 101.
Oggi siamo in sella alle nostre mtb, il percorso, da me creato, nasce per desiderio di chiudere il cerchio che l' anno scorso ci ha visto "perderci" nel bosco sopra il lago di Trebecco e tornare mesti sui nostri passi.
Ma questa volta tutto è pianificato, traccia costruita sulla rete sentieristica ufficiale dell' Emilia-Romagna, si va a botta sicura... quasi...
Raggiunto il 101 lo seguiamo sulla cima del monte Mosso e poi del monte Lazzaro dove al bivio prendiamo a sinistra verso Sevizzano.
La discesa dal Lazzaro comincia con un tratto molto ripido passato il quale la discesa, fatta eccezione per qualche momento pietroso, si fa abbastanza scorrevole.
Passato Sevizzano ancora un po' di discesa, attraversiamo l' asfalto e siamo subito in faticosa salita tra i campi, mtb a spinta, verso Marzonago.
Stiamo puntando verso la rocca d' Olgisio che ogni tanto appare all' orizzonte, procediamo con fatica tra strade di campagna, sentieri più o meno pedalabili e per nulla pedalabili, ma niente in confronto a quello che ci aspetta.
Incrociata la strada che da Pianello sale a Pecorara, testardamente decisi a seguire la traccia creata, prendiamo di petto il sentiero che sale al monte Aldone, sentiero prettamente escursionistico, quindi ancora mtb a spinta fin sotto alla cima dove,  finalmente imbocchiamo il sentiero di discesa che dopo un po' di pietrume, anche qui si fa più scorrevole e divertente.
Ora dobbiamo risolvere il problema idratazione, scarso d' acqua durante il percorso abbiamo esaurito le scorte idriche, riusciamo a riempire le borracce presso la prima casa che troviamo lungo la discesa e poi sosta a Nibbiano per qualcosa di fresco.
Ripresa la via tagliamo lungo i campi fino ad incrociare la strada che sale a Trebecco, fatto un po' d' asfalto insistiamo e tagliamo per un sentiero che fa parte dell' ippovia, ippovia di sto c---o, semi invaso dalle erbacce ci ritroviamo ancora a spingere la mtb su campi con pendenze improponibili così giunti finalmente a Trebecco completamente disidratati rieccoci al bar a bere come due cammelli... e non è finita.
Ricominciamo a pedalare, dobbiamo traversare le colline direzione monte Lazzarello, la strada sterrata, lasciato Trebecco, sale con pendenze pedalabili, intanto il sole è proprio sopra le nostre teste, ma ecco che ad una curva la nostra traccia ci porta di nuovo sulla ippovia di sto... ma la smettete di far fare tutta sta fatica a sti cavalli?
Comunque eccoci di nuovo a spingere e non poco, sfruttiamo appena possibile i tratti pedalabili, fino a che ci agganciamo al sentiero che dal Lazzarello ci porta rapidamente e in sella, alla chiusura dell' anello.
Percorso di 40 km e circa 1600 m. di dislivello, pochissimi tratti d'asfalto, può però essere reso più pedalabile nella parte del monte Aldone, seguendo il sentiero n°2 per mtb e secondo me anche, in parte, nella traversata da Trebecco al Lazzarello.

Cesco