venerdì 31 dicembre 2010

BUON ANNO!!!!

Eccomi qui,
ancora una volta ad augurare,
che il prossimo anno sia benevolo
e ci offra tempo e voglia
per pedalare.
Deciso ho,
di ripeter l'esperimento,
sperando che le idee nascano senza tormento,
e per guadagnar la vostra stima,
anche questa volta,
le canterò in rima.
Che ognuno di noi possa trovare,
pedalando sul proprio mezzo,
la sua giusta dimensione,
di distanza,
velocità
oppure passeggio.
Auguri ai velocisti,
testa bassa e andare,
scie da seguire e avversari da sfidare,
quadricipiti tonanti,
pronti a scatenare,
devastanti bagarre,
in ogni momento,
che sia pianura,
salita
oppure controvento.
Auguri a chi della distanza è profeta e adepto,
che non si stanca di aggiunger chilometri a quel suo giretto,
e magari nel mezzo,
per complicarsi la vita,
ci mette anche
qualche bella e infinita salita.
Ma che si vada a tutta,
per un veloce ritorno,
o più lentamente
per l' intero giorno,
formato il fisico c'è la mente da educare,
perché quel che facciamo abbia un solo finale,
un poco di libertà e divertimento,
a volte da soli
o con altri cento,
che come noi
lascian della vita gli agi,
e pedalando scorrazzano
come cani randagi.
Quel che ho scritto
val quel che vale,
meglio finir qui,
questo filosofeggiare
ma si sa,
passato il Natale,
serviva pur una scusa
senza pretese e senza inganno,
per augurare a tutti….
BUON NUOVO ANNO!!


Cesco(Il Pagliaccio)

domenica 19 dicembre 2010

Freddo!

MTB per un fine settimana tutto di sterrato nel tentativo di non prendere troppo freddo.
Certo Sabato c'era il sole, ma nonostante tutto la temperatura vicina allo zero non era certo invitante.
Odio l'inverno, non fosse altro per la costrizione del vestiario, divisa lunga, copriscarpe, passamontagna ecc. ecc. Ma niente lamentele, la Primavera è lontana, le nostre chiappe se ne staranno al freddo ancora per un po'.
E non solo le nostre chiappe, ci ho messo del tempo per scongelare il mio stelo di giada rincasando stamattina dal classico TicinoCrazyTour della Domenica.
Un bel meno 2 alla partenza, mi avvio un quarto d'ora prima dei velocisti con Maver and Son per godermi la gelida mattinata alla mia velocità.
Affrontiamo la classica sponda d'andata con piacevole regolarità, e arrivati al ponte delle barche ecco sopraggiungere il resto della marmaglia, i due Daniele lanciati a razzo e poco dietro Ezio, Mellu e Carlo.
Un ritorno con il classico tira molla, chi va avanti, chi resta indietro e chi devia per riprender fiato e ritrovo ai classici punti di raccolta come la sbarra del cascinale di Torre d'isola e il ponte dell'Impero.
Un passaggio tranquillo per corso Cavour dove c'è sempre qualche bella f.....emmina da vedere............E anche in Vernavola stranamente vengo lasciato davanti a dettare l'andatura fino a che sull'odiato ultimo pezzo d'asfalto le belve danno libero sfogo alla loro rabbia.
Ma prima dell'entrata in paese c'è ancora il tempo di ricomporre la compagnia.
Non mi resta che concludere augurando a tutti buon Natale, ai miei compagni e alle loro famiglie, a tutti gli amici di bicicletta, a chi magari legge questo blog e non conosco e a quelli che ci capitano per caso.
BUON NATALE!!!

Cesco(Il Pagliaccio)

domenica 12 dicembre 2010

Traditor fu lo gesto....

Ancor qui a raccontare di questa sgangherata armata, che cavalcando su pedalati destrieri va sferragliando su strade e sentieri.
Finalmente il sole bacia lo volto e chiama a raccolta da ogni dove eroi erranti ad unirsi e formar eserciti, sudore e fatica loro compagne, che si passi per città oppure campagne.
Ma di uno di loro vado a raccontare, la brutta avventura, che per sua fortuna, non finisce male.
In coda allo variopinto plotone stavamo io, Andrea, Picozz e l'uomo in questione, ch'altri non è che Marco, Granduca di Siziano, uomo di provato valor, seppur uno poco balzano.
In maniera scomposta corre la numerosa marmaglia, intesa non si trova nel combatter quell'aria che soffia, incessante, gelida e contraria.
Ma si sa che il freddo fa colar lo naso, e da qui comincia lo tristo caso.
Troppa è la voglia di liberar dal muco l'amata nappa, e troppo in fretta dalla guida la mano stacca.
E fu così che mentre lo gesto dello snariciare lui s'apprestava a fare, non immaginava certo che una vil buca lo stava ad aspettare.
Ghiaietta e sabbia han fatto lo resto, facendo scivolar per metri e metri lo poveretto.
Oibò! Sul nero bitume rotea anche un contenitore, giallo blu mi par fosse lo suo colore, ch'abbia avuto qualche parte in codest'orrore?
Dal mio canto, nello sentir alle spalle lo sinistro rumore, girai lo capo con preoccupato stupore.
Ma non ci volle molto che con grande coraggio, lo malcapitato si rialzò per continuar lo viaggio.
E anche questa volta lo fato, qualcosa a cui pensare ci ha donato, dopo tanti chilometri, passati a pedalare, non v'è dubbio, che c'è sempre da imparare.

Cesco(Il Pagliaccio)

mercoledì 8 dicembre 2010

Problema risolto.

Certo che un Sabato di sole l'abbiamo pagato caro, quattro giorni pessimi, neve, acqua, ed oggi, niete pioggia, almeno questa mattina, ma l'atmosfera è sempre grigia e buia.
Ma visto l'alto tasso di coglioni del gruppo, qualcuno che si mette in sella c'è.
Anche Maver The President, che ha ripreso da poco a pedalare, si fa convincere, un girettino al circuito del poligono si può fare, anche se si sa....Il terreno sarà pessimo e se non piove dal cielo, pioverà dal basso.
Si attraversa la Vernavola zizzagando tra i podisti, oggi è giorno di gara, e quanti sono!
Pedalin pedalando si prosegue fino a che sostiamo un momento alla fine del circuito, giusto il tempo di far danni, visto che Andrea stamane si ritrova con la sella bassa e a pedalare con le ginocchia in bocca, nonostante non ci siano le condizioni ottimali per fare un lavoro "pulito" gli porgo le brugole per sistemare il tutto....Ma si dai!...Siamo un po' lerci ma c'è solo d'alzare una sella.....E la vite si spana!!!!!!
Recuperiamo l'asfalto e......Ehi!!....Ma siamo quasi a Natale......I negozi saranno aperti!
Lasciamo che Paolo, Ezio e Maver and Son, proseguano il giro e cerchiamo una soluzione.
Forse un ferramenta, pessima idea, c'infiliamo nella prima che troviamo e cadiamo ostaggio di una donnetta che se è vero che prova ad aiutarci, alla fine ci fa perdere un sacco di tempo inutilmente.
Forse il Brico?......Machè Brico e Brico.....C'è anche Zamai aperto che ci da una mano, grazie ancora.
Comunque aggiungerei un paio di viti a brugola al parco attrezzi da portarsi dietro, oppure.........Non toccate niente!!!

Cesco(Il Pagliaccio)

domenica 5 dicembre 2010

R.I.P.

Mentre siedo comodamente sul divano corre un brivido lungo la schiena sentendo la terribile notizia dell'incidente accaduto in località Sant'Eufemia in quel di Lamezia Terme provincia di Catanzaro.
Ciclisti come noi, insieme per la pedalata domenicale.
Pare che l'auto guidata da un marocchino abbia azzardato un sorpasso ad alta velocità falciando il gruppo, risultato 7 morti, e speriamo che il conto si fermi qui, e 3 feriti.
Il pensiero corre a ieri, al bel giro, finalmente baciato dal sole, al folto gruppo, e soprattuto ai momenti in cui si è osato e si osa troppo, ai momenti in cui ci si fida troppo, come se fosse impossibile fermarsi 30 secondi ad aspettare il semaforo verde o 10 secondi a dar la precedenza al rondò.
In questo caso gli amici di Lamezia non hanno avuto colpe, ma se le cose succedono in casi come questo, quando tutto sembra essere sicuro, forse sarebbe meglio non andarsele a cercare, visto che non c'è niente da vincere e tutto da perdere, ma il discorso è ormai vecchio.
Però questa volta c'è qualcuno che non è tornato a casa, un saluto a loro.

Cesco