mercoledì 29 aprile 2009

Venerdì...tutti qui !


Allora OK?
Venerdì partenza alle prime luci dell' alba per pedalare sul percorso della Bugno.

lunedì 27 aprile 2009

Dedè, alzati e pedala !!






Qualcuno, ad un cadavere, disse: alzati e cammina. Ora, lungi da me il volermi paragonare a colui che pronunciò tale frase. Però le condizioni di colui al quale la frase fù rivolta in questo caso sono abbastanza simili.... ciclisticamente parlando, s'intende ;-) Un grande e coraggioso Dedè ricompare magicamente dopo un inverno di letargo Sabato mattina 25 Aprile, per la cicloturistica di Pieve. E dopo le solite gustose battute sulla linea (non quella del traguardo) del magicamente ricomparso, iscrizione e partenza. Via verso Broni, i pericoli sono le rotonde, con le solite frenate improvvise. Raccomandazioni di Andrea ad evitare di stare a meno di 10 metri da me e Francesco (uhm.... chissà perchè!?), arriviamo in valle Scuropasso, dove decido di stare in fondo per gustarmi un cinema tutto diverso: i paracarri che arrancano, i cardiofrequenzimetri che inscenano un concerto soave si trilli, squilli ed allarmi tipo: carica a 200..... LIBERA! Carica a 300...LIBERA!!. I mantici polmonari di alcuni sembrano scoppiare, vedi personaggi scandalosi che scendono dalla bici e spingono... incredibile. E mentre Andrea schizza in avanti per tenere alto l'onore dell'Armofer Team (sarà ottavo al GPM, non male davvero, con davanti sei!! Teampievebike!!), e Francesco si muove a centrogruppo a cercare le sue sensazioni, ecco che io divento testimone di uno dei più commuoventi ed eroici gesti che il ciclismo ricordi: un Dedè scandalosamente fuoriforma ma incredibilmente grintoso che lotta con l'ambulanza per non farsi sopravanzare: onta ed infamia da evitare a tutti i costi. E ce la fa, nonostante ripetuti tentativi del mezzo di soccorso di sopravanzarlo in tutti i modi. Giungiamo in cima insieme, a braccia alzate. E' l'impresa dell'anno, ragazzi, e le foto sono lì a testimoniare: questa è la bicicletta, questa è passione. Grande Dedè, entri di diritto nel mito. Fammi avere al più presto una tua immaginetta autografata, la terrò sempre sul cuore. Al rientro saranno circa 110 km, non male, ma è soprattutto il divertimento provato che resterà negli occhi durante il weekend. Magnifico, ragazzi.




Marco

domenica 19 aprile 2009

Un fine settimana a metà.

Certo io non posso lamentarmi, Venerdì grazie alle ferie mi son fatto i miei 132 km,
raggiunto Broni ,via verso Montalto passando da Cigognola, Pietra de Giorgi, Mornico e Oliva Gessi. Da li si scende, e si risale al Carmine per la Canavera, per poi con un rapido passaggio in Val Tidone raggiungere Pometo da Caminata. Per concludere.... Canevino, Crocetta, Santa Maria, un ultimo sforzo sulla panoramica e il resto è normale amministrazione.
Devo dire che risento ancora della caduta e Sabato Picozz e Andrea si devono essere divertiti a farmi soffrire, più di 90 km con delle belle stiracchiate a 40 orari e io a fare da zavorra nei rilanci, dove praticamente ero fermo, sono ridotto a un povero sciancato, speriamo di ripigliarci alla svelta. In compenso gli altri due volano, Picozz ormai a fatto un gran salto di qualità e delego a loro il ruolo di battistrada, a me sta volta non resta che cercare di stare aggrappato con le unghie e coi denti alle loro ruote posteriori, tra l'altro quella di Andrea è ancora leggermente storta dopo il mio tamponamento:-(
La Domenica si spera in un uscita in gruppo, ci dovrebbero essere anche Marco Ps e Stefano che abbiamo sentito al cell mentre anche loro erano a zonzo in quale punto non precisato.....Bè....Il resto è storia, la mattina piove e si resta a casina.
Non so cosa avete fatto voi, ma io da perfetto infame ho fatto la vittima e ho portato mia moglie all' autlet di Serravalle sperando che il prossimo fine settimana il tempo sia migliore e di godere della giusta libertà dopo essermi sacrificato questa Domenica.
Ovvio che lei ha già capito tutto, mica è scema.

Cesco

lunedì 13 aprile 2009

Giro solitario...

Eh, già. E' brutto saper che la Domenica sarai tutto il giorno impegnato coi parenti. E' ancor più brutto sapere che Lunedì di Pasquetta sarà una bella giornata, ma tu sarai chiuso come un topo in laboratorio. E' ancor più brutto, infine, sapere che devi per forza uscire il Sabato, da solo, se non vuoi saltare la bici. E' una schifezza poi costatare che fuori... pioviggina sottile. Con questi pensieri esco, mantellina, e scruto il cielo. Parto, e subito a Pontelungo incrocio Cesco che torna da Destro. L'umore non è il massimo, ma vedo già un miglioramento in lui. Peccato, oggi potevamo uscire insieme. Un saluto e via, verso Pavia. A Zeccone le pozzanghere cominciano a farmi tirar su troppa acqua. Mi chiedo cosa sto facendo. Ha senso? A san Genesio l'asfalto è più asciutto. Bene. Al rotondone di Pavia il primo dilemma. Argine e giro corto, o Oltrepò? Vada per quest'ultimo. Se devo prendere acqua, pazienza. E' buio all'orizzonte, ma tiene. Peccato, nessuno va nella mia direzione. Tutto solo fino a Broni, dove sento ancora gocce di pioggia. Si torna indietro? Proviamo ad addentrarci, e vediamo come butta. Infilo la Valle Scuropasso speranzoso. Vengo premiato: infatti incrocio qualche ciclista che mi grida che il Carmine è asciutto. Vado sù regolare, adesso capisco che forse la giornata sarà lunga, e mi conviene fare economia di energie. Non dò retta a due scalatori che mi passano agili, il mio cammino è lungo. Al ristorante, l'idea: giù per la diga, Caminata e Nibbiano, per prendermi una piccola rivincita: casa Bazzarri viene spianata con la "tradizionale 39". E' un osso duro, ed il 27 sta su dal primo all'ultimo metro. Però è fatta. Che soddisfazione. Sosta alla fontana, benedetta fontane, e pranzo con due pezzi di focaccia casalinga della Dony. Sono le 13:00. Il sole fà capolino su Caselle, la discesa al bivio per Romagnese è veloce come al solito. Lo è ancor di più il tratto verso Pometo. L'ultima volta qui con i ragazzi si volava a 50 orari. Io sono solo, meglio non esagerare. E' sempre un piacere però sgasare un pò, quando lo stradone ti si apre davanti. Giunto a Pometo si risale, con calma, ed al primo bivio vado per Casteggio. Torre degli Alberi, Fortunago. Sì, c'ero stato con gli altri la settimana prima, ed ora mi concedo il bis. Sosta per mangiare l'unica banana superstite. Ho finito tutte le scorte, e casa è ancora così lontana. Mentre mastico seduto davanti alla chiesetta (saranno 10 metri quadri di chiesa, incredibile!), l'orrore: ho il copertone posteriore completamente aperto per circa 50/60 cm, longitudinalmente. Rimane esposta la carcassa sotto. Soluzione rapida: mi infilo nella chiesetta, recito un Ave Maria, e chiedo una benedizione fino a casa. Funzionerà. Lo consiglio vivamente a tutti, per il futuro. Un pò preoccupato riparto, e perdo quota fino a Montebello, quindi verso Casteggio. Le gambe sono ancora buone, il tempo si è aperto. Ora devo solo contare sulle mie gambe, per arrivare a casa, e sperare di non sentire brutti rumori "dietro". Supero il Pò, su quel ponte osceno che tutti ben conosciamo, ed alle porte di Pavia, con una buona media, comincio a sentirmi vuoto. Un euro per un arancio da un fruttivendolo ambulante non mi sembra speso male, in quest'occasione, tanto che ne spendo un altro subito: pancia piena, e via dentro Pavia. La Vigentina non riserva sorprese, il vento è clemente: se non aiuta, almeno non è d'ostacolo. A Pontelungo finisco tutto ciò che ho. 155 km. Da solo. Ma perchè l'ho fatto? Mah, non so. Sotto la doccia riprendo vita, ma sarà solo la sera dopo cena che comincerò a riprendermi. Spiegatemi perchè accadono queste cose, per favore, perchè io a volte non mi capisco.
Marco

domenica 12 aprile 2009

Quando il ciclismo passa alla cassa.

Mia moglie sta cucinando, aspettando di cenare faccio un giro nel blog, sono circa le 19:00......
sono passate 72 ore.
Abbiamo scritto molti post, raccontando di imprese che ci hanno messo alla prova, le abbiamo affrontate e vinte, o per lo meno abbiamo pareggiato, ma il ciclismo, che ci da tanto, a volte vuole la sua parte.
Giovedì sera.....dopo essermi fatto 6 giorni consecutivi di uscite in bici per un totale di 400 km, sono ormai a 500 metri da casa, dopo 50 km con Andrea.... 50 km belli sostenuti.
Il mio cervello ha le endorfine a mille, e questo mi ha trasformato in un emerito "COGLIONE".
Il confine è oltrepassato e non me ne rendo conto, ecco che scorgo sul marciapiede Paolo, alzo il braccio in segno di saluto e mi metto a sparare cazzate, la mia prospettiva è falsata, per una manciata di secondi sono una mina vagante, tampono Andrea che è davanti a me, le nostre bici si agganciano, sono completamente sbilanciato e quasi senza mani sul manubrio, ed eccomi rovinare a terra.
Il mio fianco sinistro ne fa le spese, spalla dolorante, mega botta sulla coscia, il mio orgoglio distrutto e meno male che ancora una volta il casco mi è stato utile.
Ma non è tutto, due raggi da sostituire,e il mio amato telaio, praticamente nuovo irrimediabilmente ammaccato.
E' tre giorni che non mi do pace, ma adesso basta, così è stato, e non posso farci niente, fanculo il telaio, fanculo le botte e le abrasioni, voglio solo tornare a pedalare.
Certo due cose le ho imparate,anche se pensavo di saperle.
Primo, mai distrarsi fino a quando si scende dalla bicicletta.
Secondo, l' asfalto è molto, ma molto duro.

Cesco


giovedì 9 aprile 2009

Addio o arrivederci?


Ciao ragazzi, volevo salutarvi ed auguravi Buona Pasqua.
Parto per una vacanza con famiglia...
Senza bici.
Porterò con me solo le scarpe per correre.
La corsa, di solito, mi fa venire voglia di bici...
Se quando torno continuo a non averne...
Beh...chissà...
Ciao a tutti.
Barba.

domenica 5 aprile 2009

Cameriere!!! Il menù completo,grazie.

E così è stato , non ci si è fatti mancare nulla nel giro di Sabato, un po' di sole, salite, discese ardite e risalite, il cielo coperto e poi....... pioggia e vento, ma sì, è così che si fa, essere un tutt'uno con gli elementi.
Riccardo Bros prende in mano subito la situazione, io, Andrea, Marco Pz e il Tricca non tentiamo nemmeno di contraddirlo, via per Pavia e Stradella, la panoramica e Montù Beccaria, si scende a Santa Maria e riprende quota a Crocetta, su su fino al Carmine.
Il cielo è scuro promette acqua, infatti pioviggina, ma la pioggia vera arriverà dopo.
Con un salto siamo a Costa Cavalieri e subito dopo a Fortunago per poi scendere per la pittoresca via Schizzola, che ci regala qualche panorama nuovo, non ci si viene molto spesso da queste parti, l'Oltrepò ha ancora piccoli angoli da mostrarci.
Ci ritroviamo a Casteggio, la strada per casa è segnata dalla pioggia che ci accompagna fino a Pavia per poi smettere e darci il tempo di asciugare un po' prima di rincasare.
Che dire, mi sono divertito, i km sono più o meno 140, anche stavolta il nostro dovere l' abbiamo fatto.
E non poteva mancare il giretto Domenicale, prima una sgambatina con Andrea, per poi ripassare da Siziano dove ci sono Marco Ps, sorprendentemente c'è anche Cesare, incredibile che non sia reperibile, e Stefano, che ritenta di mettersi in bicicletta dopo i suoi problemi di sottosella,
sarà la volta buona? Speriamo!
Io un 80ina di km me li sono sparati anche oggi, sempre in buona compagnia.
Ancora grazie a tutti.

Cesco

mercoledì 1 aprile 2009

Weekend per veri uomini

Che facciamo 'sto weekend? Alcuni di noi hanno impegni collaterali con le famiglie, quindi abbiamo pensato: c'è uno spazio Sabato mattina fino alle 14:30, con probabile presenti: Tricca e Sartori. Picozzi potrebbe solo dopo le 10:00, ma a questo punto preferisce salvare la gambina delicata per Domenica, quando ha tutta la mattina libera (e anche il primo pomeriggio). Per cui Picoz domenica potrebbe fare un mega giro spaccasedere, mangiando anche in bici. Accompagnati nella prima parte da Tricca e Sartori che rientrano alla base alle 10:30 circa. Tutto chiaro, eh? se avete domande, fatevi sotto gente, siamo qui per chiarire i vostri dubbi!!

Marco