sabato 31 dicembre 2011

E per finire......

Finisce così anche questo 2011, con qualche giretto tranquillo e al gelo, tra campi bianchi, coperti di brina e pozze ghiacciate sui letti dei fossi asciutti.
La mente proiettata verso la nuova stagione, come se mancasse ormai poco alla Primavera, è solo un inganno, il solito inganno che la mente del ciclista mette in atto per poter sopportare ancora questi due mesi di temperature rigide, certo è, che la ruota gira, e finirà anche questo inverno.
E allora via con i nuovi progetti, qualcuno nuovo e qualcuno li, nel cassetto, che fa paura e che aspetta di essere tirato fuori e trasformato in realtà, senza troppi se, senza troppi ma, senza forse o però, con la speranza che il nuovo anno ci dia la serenità e il tempo di poter fare.
Però un occhiata indietro la si può dare....Anche se come dice Guillaume Prébois:
"Su una bicicletta ci si volta indietro raramente. Non è per la paura di essere trasformati in statue di sale come la moglie di Lot, ma per l'ardua fattibilità del gesto quando si stringe il manubrio. Se si decide comunque di voltarsi, lo sguardo sarà a ogni modo fugace perchè bisogna rapidamente tornare a guardare davanti a sè. Una filosofia di vita?"

E così, con uno sguardo fugace alla stagione passata, non posso che essere soddisfatto della strada fatta, e quando dico "Strada fatta", intendo proprio....La strada....Quella fisica e non filosofica.
Quasi 12.000 i km percorsi in questo 2011, non molti, rispetto ad altri, ma ci si può accontentare, e mi posso accontentare anche dei più di 60.000 metri dislivello accumulati tra Appennino, Alpi e Prealpi, da Barbagelata a Casa del Romano, attraversando il Gran Canyon delle Capanne di Marcarolo, passando dal nostro Oltrepò, da Valcava e il Culmine di San Pietro, Maniva e Crocedomini e sempre più su, fino a Re Stelvio.
Ed emblematiche le facce dei miei compagni in alcuni momenti, da quella di Andrea, in un ristoro sulla salita dello Stelvio, che addentava uno strudel come un leone famelico, a quella di Picozz, costantemente sofferente, con la pretesa di affrontare simili percorsi con il suo scarso allenamento.
Ma adesso basta, lo sguardo fugace al passato finisce qui, perchè ormai non esiste più, e allora.... Che il nuovo anno vi sia propizio, correte, passeggiate, sfidate la vostra volontà su percorsi estremi, tremate dal freddo, sudate sotto il sole, bagnatevi sotto la pioggia, scalate, scapicollatevi giù dalle discese, sporcatevi le mani, urlate e godetevi il silenzio, ascoltate il respiro e il battito del cuore.....E tutti i cazzo di rumorini fastidiosi delle vostre biciclette, che se anche vi sono costate un capitale continuano a cigolare in qualche non ben definito punto.......Ma soprattutto.....Soprattutto......Portate sempre con voi......E dico "SEMPRE"......Un panino con gorgonzola e pancetta del Chiarone......Ma stagionata giusta è!!!.

Cesco

giovedì 22 dicembre 2011

DIMENTICAVO!!

Stamane....Improvvisamente....Ho realizzato che Domenica è Natale...
E allora non posso sottrarmi al mio dovere di fare gli auguri
a tutti quelli che passano di qui.
Quindi.....

BUON NATALE
E
BUON NUOVO ANNO.

Scusate se quest'anno
non faccio poemi o cose
particolari.
Ma da quando mi hanno
circonciso è come
se le idee mi fossero
volate via
dalla testa.

Cesco

domenica 18 dicembre 2011

17/18 Dicembre.

Freddo!!! Freddo!!!
Anche se Sabato.....Se non ci fosse stato quel venticello maledetto e freddo.....Sarebbe stata una giornata quasi perfetta, sempre nel contesto in cui ormai ci troviamo, con l' Inverno alle porte.
E invece no, del resto è uno sport così.....Tè esci....E quel che c'è ti pigli.
E infatti Sabato mi son beccato sto pomeriggio di bel sole e di venticello maligno, in compagnia dei miei più fidati compagni Andrea e Marcosiz.....Ormai come ogni Sabato a rimpiguar le fila dei LacchiarellaBoy, sempre a battere il solito circuito invernale.
Qualche ventaglio lungo l'argine, visto il vento, il solito passaggio da barbari a Vigevano...Stavolta mettendo un po' il naso davanti, che a stare sempre dietro non si fa mica bella figura.
Ed è sempre sempre con Andrea che si sfrutta anche questa Domenica mattina, un giretto breve a dir la verità, una 50ina di Km al gelo, visto che l'amico deve rientrare presto e visto che ho lasciato la borraccia a casa, dimenticata sul davanzale....Che è una cosa che fa sempre girare i coglioni.

Cesco

domenica 11 dicembre 2011

Psicotour.

Conclusa questa settimana di festività, non c'era settimana migliore per riprendrere a pieno...O quasi, l'attività ciclistisca.
Freddo sole e nuvole, così è andata, rivedo in questi giorni anche Campo, Picozz e il grande vecchio Riccardo.
Dopo un paio di giretti tranquilli in quel di Miradolo e sulle solite strade, che seguendo il corso del Ticino portano a Bereguardo, mi ritrovo di Sabato con Marcosiz e Andrea in scia al gruppone dei LacchiarellaBoy, tra un dubbio e l'altro si porta a casa il giro completo, se pur senza protagonismi, almeno da parte mia.
Con sorpresa esce anche il sole che ci accompagna per quasi tutto il giro.
Niente sole invece in questa Domenica pomeriggio, MTB oggi, con Andrea e Riccardo, restiamo vicini a casa, tra le campagne comprese nel quadrilatero tra Siziano, Lacchiarella, Milano 3 e Pieve Emanuele.
Incredibile come i due siano riusciti a strappare 5o km, quasi completamente sterrati in questo lembo di terra.....E ancor più incredibile vedere il tracciato scaricato dal GPS.....Roba da psicopatici.

Cesco

lunedì 5 dicembre 2011

E già..

Eeeeeeee già..........Sono ancora qua.
Niente di particolare da raccontare, del resto la stagione che abbiamo davanti è quella che è, e quest'anno sono più insofferente che mai all' idea di affrontare l'inverno, viste tutte le sue limitazioni e costrizioni, o forse perchè il lungo protrarsi del clima mite ci ha abituati troppo bene e nel profondo si sperava che continuasse all'infinito, ma tant'è.........
Dopo questo fermo forzato e con le dovute cautele si torna in sella in un fine settimana tutt'altro che invitante, si sta mangiando troppa nebbia da queste parti.
Un girettino in bdc per il Sabato in compagnia di Andrea e Marcosiz, e sempre con Andrea, la Domenica mattina, non ci facciamo mancare un tranquillo Ticinocrazytour, anche perchè la forte nebbia sconsiglia di battere l' asfalto, incrociati anche qualche altro elemento del Team che è sempre presente.
Ci si vede in giro......
Faccia pure freddo ma che almeno questa stagione infame ci regali un po' di sole.

Cesco

giovedì 17 novembre 2011

Torno subito!

Appena mi rimetto dall' intervento.
E già!.... Ride poco il pagliaccio ciclista qualunque, un ernia più circoncisione mi metteranno fuori gioco per qualche tempo, e resterà in stad by anche il blog, nel frattempo buon divertimento.
E a presto il video !!!:-)

domenica 13 novembre 2011

Sull' acque..






Dopo un Sabato stancante, del resto il giro con i Lacchiarella fa arrivare il contakm a più di 100, io, ma anche Andrea, ci si rende conto di essere un po' a corto d' energie, ma la Domenica c'è in programma il Ticinocrazytor.
Dopo un ultimo summit, decidiamo all'ultimo minuto di evitare la partenza con il resto del Team, una 15ina di minuti di vantaggio ci permetterà di percorrere la sponda d'andata con tranquillità e vederli sopraggiungere più o meno al ponte delle barche di Bereguardo........Almeno i piani erano quelli....Ma purtroppo non li abbiamo intercettati.
Quel ch' è certo, è che comunque, come spesso capita, il giretto ha preso una piega inaspettata.
Qualche sorpresa c'era d'aspettarsela, del resto il fiume azzurro in settimana s'è fatto grosso e la piena provocata dalle piogge ha lasciato qualche traccia.
Sulla sponda d'andata, quella di Zerbolò, c'è qualche grossa pozzanghera fangosa prima del Canarazzo, e un allagamento, facilmente aggirabile, nel canale d' attraversare nel bosco del Mezzanone, più un paio di alberi caduti , ma per il resto tutto è posto.
Anche nella sponda di ritorno, quella di Torre d'Isola, tutto sembra normale, almeno fino al caro ponticello di legno, infatti l'avvallamento da superare prima del comodo passaggio è completamente allagato, lo aggiriamo MTB in spalla passando tra la vegetazione, del resto...............Non vorremmo mica bagnarci i piedi?........E no!....Noi le cose o le facciamo bene o niente.
Ed è così che dopo aver passato Torre d'Isola puntiamo dritti al ultimo tratto di fuori strada con entrata al campo da golf.
Anche qui tutto ok....Ma è alla famosa chicane....Quella della discesina veloce con parabolica che....Dobbiamo fermarci....La conca davanti a noi, ancora invasa dall' acqua, forma un bel laghetto.
Andrea non ha dubbi...."Non si può tornare indietro".....????....
Per farla breve mi trovo a pedalare con l'acqua che arriva al mozzo e la parte più profonda deve ancora arrivare, infatti......Dopo parecchi metri riemergo con le gambe fradice fin sopra il ginocchio, meno male che pur essendo a metà Novembre non fa poi così freddo!
E non è finita, un paio di metri d'asciutto e altre decine di metri sommerse d'acqua....Vabbè! Cosa vuoi che siano 20 cm...Ormai!...Tanto vale fare due foto.
E ormai tanto vale gettarci anche verso l'ultimo tratto di sentiero basso che costeggia il fiume, ma oggi è come starci dentro, e le acque torbide di questa giornata nascondono fin troppo bene il bordo del sentiero....Sarà meglio stare il più possibile verso sinistra per evitare il bagno completo.
Ma anche questa volta c' ha detto bene, giusto un ultima scivolata sulla ripida salitella coperta di fango che ci permette di riemerge definitivamente dalle acque e un ultima sosta al lavaggio.
Oggi non se ne poteva proprio fare a meno....Sia per i mezzi...Che per gi uomini.

Cesco

sabato 12 novembre 2011

Che careta!!!

Sabato 12 Novembre

Ancora un Sabato con i Lacchiarella Boys in compagnia di Andrea, Campo, Marcosiz e Picozz.
Il giro è sempre quello, il classico anello invernale con passaggio da Vigevano.
Si parte tranquilli e la velocità resta calma fino a Pavia, poi sull'argine comincia il divertimento. Anch'io mi sento bene e indugio nelle prime posizioni, tappo un buco, qualche giro.... E così fino a Vigevano......Grossissssimo sbaglio, ho speso troppo e quando spero di poter tirare il fiato c'è sempre qualcuno a rilanciare.
Com'è come non è a Vigevano il momento follia raggiunge il culmine, anche per la fuga che s'è creata, ma è dopo il ponte sul Ticino che mentre mi prodigo in un accelerata mi coglie un dolore acuto al fianco....Che careta!!! ...Già a corto di fiato è per me il colpo di grazia, devo rialzarmi e respirare a fondo, giusto quei classici 30 secondi che bastano per prendere 50 metri irrecuperabili, del resto le bestie vanno sempre forte e i ciuciaroda sanno come preservare le forze, poi arrivo io che sono un coglione......
Fortunatamente dietro di me sopraggiunge Michele, oggi compagno di crisi, una buona compagnia per arrivare fino a Binasco dove ritrovo gli altri....Primo fra tutti Andrea, ad aspettarmi, ed ecco anche Campo e Marcosiz, mentre Picozz molto saggiamente a tagliato da Parasacco.
Minchia che fatica!!!

Cesco

lunedì 31 ottobre 2011

Monte Alpe Tour 3rd edition

Qualche foto, in attesa dei video e di altre testimonianze, del bel giro del 30/10/2011 che ha visto impegnati ben 11 ardimentosi..... eccoli qui, ci sono quasi tutti!!









































domenica 30 ottobre 2011

MTBMonteAlpeTour....Third Edition.

Ancora una volta in sella alle nostre MTB si da la scalata alla dura salita del Monte Alpe, non prima di aver affrontato, dopo la partenza dal rifugio Pietra corva, il crinale tra val Tidone e Tidoncello , con i suoi numerosi saliscendi e l' impegnativa discesa a Panigà.
Anche sulla cima ci aspetta la lunga cresta del Monte Alpe che sale e sale tra boschi e prati, da cui oggi si gode dello splendido panorama autunnale.
E' ancora discesa dura, non priva di scossoni, fino al passo del Penice per poi regalarsi, si fa per dire, un po' di relax sui sentieri che corrono sui fianchi delle colline fino al punto di partenza e ora di arrivo.
Numerosa compagnia per questa edizione, ben 11 i partecipanti che si sono guadagnati il titolo di CinghioRider del Monte Alpe, sette appartenenti al Team.....Oltre a me, Andrea, Andrea(Campo), Marco(Picozz), Ezio, Daniele, Angelo(Mellu), Carlo, e tre gli stranieri: Marco(MaverJunior), Michele e Paolo da Belgioso.
Stupenda giornata di sole e di clima piacevole, infatti continua questo strano Autunno, ci si accorge presto che ci si poteva alleggerire nel vestiario, bastano i primi strappetti per portare i corpi in ebollizione, si suda copiosamente, specialmente Paolo che scopriamo essere, per quel che riguarda la sudorazione, un valido antagonista per Ezio.
Iniziamo il giro tra gli spari dei cacciatori che con incredibile tempistica esplodono quasi conteporaneamente alla prima caduta della giornata, è così che Mellu sembra colpito a morte sotto lo sguardo perplesso di chi lo segue, ma niente paura, la cosa resterà solo un aneddoto divertente, specialmente per Carlo.
E certo non si risparmiano le cadute o i numeri da circo sui ripidi sentieri di discesa, basta un errore di valutazione o una piccola indecisione, a volte la traccia che sembra più difficile è la via giusta, a volte si frena ma bisognerebbe solo lasciare andare il mezzo, questione di allenamento, ma per le cadute più spettacolari è sempre Mellu in compagnia di Paolo in testa alla classifica.
E finalmente si conclude tutti il giro, spezzando quella che sembrava essere una maledizione che voleve almeno un componenete della spedizione appiedato definitivamente, si finisce tutti ma non senza vari problemi tecnici, dall'esplosione della camera di Picozz, ai pattini del freno di Paolo e alla catena di Maver Junior che s'incastra tra le corone come non aveveo mai visto prima.
Per quel che riguarda il terreno.....Non proprio ottimale il fondo, umido e qua e là coperto di fogliame è risultato a volte troppo scivoloso.....Diciamo che sarebbe anche ora che cambiassi i pneumatici.... E anche quest'anno molti i punti fangosi, anche se non paragonabili a quella mitica prima edizione.
Per quel che mi riguarda posso dire di aver faticato parecchio, brutta crisi per me sul Monte Alpe che viene scacciata grazie all' incredibile intervento di Paolo che estrae dallo zaino degli stupefacenti panozzi che potrebbero sfamare l' intero gruppo.......Grandissssimo...
Ma basta con le parole....Prossimamente il video..


Cesco

mercoledì 26 ottobre 2011

martedì 25 ottobre 2011

Mont'AlpePeniceTour...

Fissato per Domenica, meteo e terreno permettendo,
la terza edizione del Mont'AlpePeniceTour.
Sperando che questa volta non ci siano
rotture di cambi o raggi.
Accorrete numerosi!

Programma ufficiale.
Partenza ore 07:00
Possiamo contare su Ezio per il
trasporto mezzi.
Il percorso sarà un incrocio tra
primo e secondo anno.
Passaggio sul crinale
discesa in val Tidone
salita al Mont'Alpe
discesa.....E salita al Passo Penice
per imboccare il sentiero
della faggeta
ritorno al punto di partenza
per mangiare qualcosa al rifugio.


domenica 23 ottobre 2011

La sera leoni......

Mai come questa volta......
Mentre sto cercado di strappare un video decente alle poche riprese buone del giro serale.......Qualche parola su Sabato.
Nonostante la serata passata in MTB conclusasi poche ore fa, ed il successivo scarso recupero, io e Andrea ci presentiamo alla partenza con i LacchiarellaBoys, vista anche la presenza di Picozz che ultimamente è un po' una rarità.
Ma niente protagonismi, ci si mette in coda sperando di stare coperti.
Ma anche in questa giornata arriva puntuale il vento che soffia traverso e costringe parecchie volte il gruppo al pericoloso ventaglio invadendo completamente la corsia con la solita lotta con gli automobilisti, poca scia da sfruttare.
E così la giornata ventosa ma anche un po' di sfortuna esauriscono il poco allenamento di Picozz che cede a Vigevano, non che io fossi molto più fresco, non ci resta che staccarci e ingranare la velocità di crociera, solo negli ultimi km rialziamo l'andatura, e comunque ci portiamo a casa i nostri bei 100 Kilometrini.
Bè!.....Per quel che mi riguarda la Domenica ho lasciato i mezzi ben chiusi in garage....
Le gambette ringraziano....

Cesco.

P.S.
Mont'AlpePeniceTour?
A qualcuno piacerebbe ripetere anche questo giretto,
tendenzialmente la prossima Domenica.
Se ha qualcuno interessa si faccia vivo.
Siete avvisati.

sabato 22 ottobre 2011

Ticinocrazytour.............ByNight!

E per la seconda volta, rinnovando anche quest'anno l'esperienza già fatta un anno fa, si risponde al richiamo della notte più buia.
Là dove le tenebre sono ancora più scure e profonde.
Là dove nel silenzio s'ode solo il lento scorrere delle acque del fiume azzurro, che la notte però diventa nero come la pece.
Là dove la notte i boschi si popolano di creature leggendarie.
Là, e solo là.......Corre il BatRider.
6 BatRider in questa escursione notturna...666... Si pedala illuminando i sentieri con fioche luci che nella maggior parte dei casi sembrano lottare invano contro le tenebre.
Tutti i sentieri al fine vengono solcati dalle roventi ruote, tutti i sentieri da San Genesio al Ponte di barche di Bereguardo su ambedue le sponde.
Sfrecciando tra gli alberi che appaiono d' improvviso, a volte sentendosi persi, a volte cadendo per un indecisione, perchè sarà pur vero che l'hai fatto tante volte, ma nella notte.....
Tutto cambia.
Anche la Luna è quasi assente, solo una piccola falce che non serve ai nostri occhi.
E quando rimani indietro.............E quando rimani indietro ti guardi le spalle.....Che non si sa mai, e vedi le piccole luci dei tuoi compagni di viaggio, sparse tra la vegetazione, che appaiono e scompaiono e tu sei lì.......Che non ci vedi un cazzo!!!!
Ma quando le luci si uniscono, per deboli che siano.......Allora diventano faro nella notte e noi i cavalieri che ne squarciano il velo.

Quest'anno i componenti del Team che si sono guadagnato il titolo di BatRider sono:
Andrea
Andrea(Campo)
Ezio
Riccardo
Cesco

E lo straniero......MaverJunior.

Cesco

Vediamo se riesco a mettere insieme un video.......

domenica 16 ottobre 2011

Ottobre caldo e freddo

In barba allo sbalzo termico dello scorso fine settimana che sembrava ormai spazzare definitivamente via l' Estate, ancora una settimana di giornate con clima piacevole e invitante.
Si continuano le uscite serali, le maglie del Team sfrecciano insistenti sul tracciato, sempre uguale nelle ultime sere, di Siziano, Pavia, Binasco per l'alzaia, e poi verso Lacchiarella, dove la velocità si alza per il momento follia con volatina, e infine ritorno a Siziano dove la compagnia si divide.
Si saluta Campo che riprende la strada per Opera, Andrea e Marcosiz che ormai sono a casa, mentre io, Capo e Paolo si torna a Vidigulfo, unico problema, il giorno sempre più corto, e così si rincasa all'imbrunire. Sarà questa l'ultima settimana di pacchia per noi ciclisti?

SABATO
A vedere la mattinata di Sabato si direbbe di sì.........Nuovo abbassamento delle temperature e ritorna il vento. Giretto con i Lacchiarella Boys per me e Marcosiz con l' assenza forzata per qualche compagno di squadra in questa giornata comunque di pieno sole. Si torna al giro invernale: Pavia, San Biagio via argine, Vigevano per poi tornare verso Lacchiarella passando da Ozzero, Rosate, Noviglio e Binasco. Giretto che si è rivelato nervoso, il vento ha influito sulle dinamiche di gruppo, già sui Giovi un paio di accelerate che hanno fatto male e poi a Pavia esce la fuga, troppo ritardo nel ricucire e si comincia un inseguimento inutile e quasi sempre controvento. A peggiorare non c'è intesa, si tenta di girare ma in testa al gruppo pochi si battono e non si riesce ad innescare la scintilla giusta, anch'io, nonostante non avessi buone sensazioni mi trovo nelle prime posizioni e cerco di dare il mio apporto, purtroppo confidando in uno stato di forma che non esiste. E' così che alla buca di Ozzero cedo di schianto.......Ma per fortuna c'è Marco che avendo saputo gestire molto meglio di me le forze mi viene ad agganciare ed in una irresistibile progressione ci riaggancia al gruppo.

DOMENICA
Ed è forse in questa Domenica mattina che diremo definitivamente addio al bel clima di questa lunga Estate? Temperatura ad una cifra e brina sui campi. E con il freddo vero c'è chi tira fuori le MTB e comincia a battere i sentieri del Ticino. Io preferisco stare ancora in sella alla BDC e mi aggrego a Capo e Paolo, si va ad accodarsi al gruppo in partenza da Binasco, vorrà dire che bisserò il percorso di Sabato. Dopo un po' d'attesa ecco che arrivano......Dai che siamo pronti all' aggancio.....Vaaaaaaaaaaaai.....Bucato!!!!...Bye bye a tutti, mi trovo solo a cambiarmi la camera d'aria, non mi resta che farmi un giretto in solitudine, ma arrivato Bereguardo incrocio Carlo che ha lasciato il gruppo degli sciammannati in MTB per tornare un po' prima e così ci si fa compagnia fino a casa. E finisce qui anche questo fine settimana ciclistico.

domenica 9 ottobre 2011

Ottobre di freddo e fuoco.




E finisce l'Estate, del resto era ormai inevitabile, come preannunciato con un brusco calo delle temperature.
Bella sorpresa Sabato uscendo di casa ad annusare l'aria, non solo freddo ma anche ventoso. Dopo aver contattato Marcosiz si decide di fare un giretto, ma si aspettano quasi le 10:00, con il sole alto si può finalmente godere di una temperatura accettabile.
Poteva essere un giretto rilassante ma il vento non ha dato molta tregua e nonostante tutto pensavo mi sarei stancato di meno, visto il percorso pianeggiante e non troppo lungo, poco più di 70 km.
Ma dopo un Sabato di relativa calma come sarà il giro della Domenica?
Intanto al ritrovo c'è mancanza dei locatesi e di qualche elemento del Team ad assottigliare le fila.
Io, Marcosiz, Daniele, Ezio, Carlo e Luigi i partenti e al fine ci raggiunge un ritardatario Lacchiarella boy Michele.
In questa prima Domenica di freddo, o quasi, l'abbigliamento spazia dall'estivo dello Yeti Ezio, che trova in questa stagione il clima ideale, all' invernale e passamontagnato Michele, a quanto pare il più traumatizzato dallo sbalzo termico, e in mezzo le varie sfumature tra manicotti, gambali a 3/4, antivento ecc. ecc..
Strada facendo raccattiamo anche due stranieri che ci terranno compagnia per un po', così, con questa compagnia ci dirigiamo a Montù e poi via verso Rovescala e Vicobarone per la "Campana", uno degli strappi più duri dei dintorni, tanto duro che a Luigi, dopo la fatica, salta il pneumatico, copertone tagliato con relativa foratura.
Dopo il breve sconfinamento nella provincia di Piacenza rotta verso Santa Maria della Versa e discesa velocemente la valle, grazie a una bella sparata ai 50 orari di Daniele, si decide anche di salire a Montescano per poi planare su Broni via Canneto.
Riprendiamo la strada di casa con la visione di un inquietante nube nera all'orizzonte, sempre più vicina, il mistero è svelato ad Albaredo, dove vediamo un enorme fienile in fiamme, speriamo che nessuno si sia fatto male.
Ma continuiamo il viaggio verso casa, ad andatura più o meno sostenuta, a secondo del capofila e del vento, che anche oggi ci mette lo zampino, fatta eccezione per un breve rallentamento dovuto al cellulare di Michele che schizza per terra, e ho pure rischiato di passarci sopra.....Ma va ancora?
Momento finale vivace con volata, Daniele ed Ezio scattano con prepotenza, dietro succhiamo le ruote stando attaccati con i denti alla fine il gruppo si spezza ma Luigi raccolte le ultime forze la spunta sul filo di lana......Sì......Insomma..... Il solito branco di pirla.
Alla fine bel giro, andata ad una velocità ragionevole, poi salite, discese, e ritorno con qualche momento follia fino al gran finale, e mettiamoci in tasca anche questi 100 e passa km.

Cesco

domenica 2 ottobre 2011

Ottobre caldo.

Sabato


Riposte nel cassetto le varie idee di imprese cicliste alla conquista di colli e passi e via discorrendo siamo sicuramente avviati verso il solito tran tran invernale, certo è che il clima ancora regge, e bene, visto i gradi che ancora segna il termometro.
Un Sabato all'insegna dei Lacchiarella Boys con Andrea e Camporelli, troviamo anche i Gulmini Senior e Junior a rinforza re le fila del gruppo.
Montalto via Bressana e Casteggio con ritorno classico da Broni e Becca, si parte con tranquillità e via via la velocità si alza, ma è sempre con andatura regolare che arriviamo alla salita, salita su cui si patisce ancora tanto per il caldo in questo inizio d'Autunno che sembra Luglio, anche il paesaggio non ha niente d' autunnale.
Ma se l'andata è stata regolare, tutt'altra piega prende il ritorno, diversi i momenti follia, grazie soprattutto ad Ivan il teribbbile, alias Putrella, che subito da Broni inprime al gruppo una velocità sostenuta e si propone in un altra devastante progressione dopo la Becca prendendo il largo di forza.
Il dado è tratto e il gruppo di frantuma, diversi tentativi di ricucire, ma alla fine io e Andrea ci stacchiamo, accortici della mancanza di Camporelli che a perso il treno per un eccesso d'altruismo.

Domenica

Giusto il tempo di riposarsi un poco ed è già Domenica mattina, e nonostante siano le 8:00 ci si presenta al punto di ritrovo ancora in corto, giusto qualche manicotto e qualche antivento.
Il gruppetto sembra tranquillo, più o meno stanchi per il Sabato e manca anche qualche cavallo da corsa.
Infatti al contrario della scorsa Domenica si viaggia regolari, solo quando è il suo turno di capofila, Ezio, che sembra il più vitale del Team, alza la velocità.
Per questa mattinata, arrivati a Broni, percorriamo per qualche Km la Padana inf. in direzione Casteggio, fino a Redavalle dove svoltiamo verso le colline e successivamente verso Castello, bella salita che poi, tra qualche sali scendi ci porterà a Pietra Dè Giorgi, da qui discesa via Scorzoletta e la cara vecchia Bosco Casella……Canneto……Broni e ritorno.
Sulle salite classico scatto di Fabrizio, sempre in forma, un vivace Ezio, ecco Fabio e via via tutti gli altri, nelle retrovie un MarcoSiz e Capo che si risparmiano e degli insolitamente defilati e stanchi Mellu e Paolo…….Vabbè dai!……Oggi è andata così, del resto a volte succede…..Al Sabato leoni e la Domenica…….C------i!….

Cesco

domenica 25 settembre 2011

Inedito trio.

Ancora bel tempo e temperatura favorevole in quest' ultima Domenica di Settembre che continua a regalarci belle giornate di sole, anche se in questa mattinata qualche brivido di freddo nelle discese s'è fatto sentire.
Al solito punto di ritrovo il Team si presenta con qualche assenza ma in compenso Locate arriva in forze e abbiamo anche la compagnia del landrianino Leo.
Tra i locatesi c'è Ravasio, corridore di tutto rispetto che però imprime subito, dalla partenza, un buon ritmo, cerchiamo di arginare la cosa ma ormai gli animi sono caldi e c'è gente che non si tira sicuramente indietro se c'è da tenere i 40 e oltre orari.
Risultato in un battibaleno siamo a Broni, personalmente con la lingua di fuori, torniamo a cavalcare lo spartiacque tra Versa e Scuropasso fino a Pometo, me la prendo più o meno comoda in compagnia di Luigi, che è tornato a farsi vivo negli ultimi w.e..
Ricompattato il gruppo intorno alla fontanella del paesello, punto strategico per tutti i ciclisti di passaggio si pensa alla strada del ritorno, la maggioranza decide di ritornare sui propri passi e scendere dalla val Versa, io decido di accettare l'invito di Leo e Fabrizio che hanno deciso di allungare un po' e fare almeno un altra salitella.
Infatti saliamo ancora un poco e affrontiamo la Canavera in discesa, prossima meta Montalto, ci arriviamo salendo dalla breve ma intensa salita che passa da Cella, rispettabile con le sue pendenze al 10% e più, vedo i miei compagni schizzare via, del resto sono buoni scalatori....A pensarci bene sono tutti buoni scalatori tranne me, del resto io mi definisco solo "Uno che va in salita", ma non preoccupatevi......Sono come la Morte: prima o dopo...............Arrivo.
Da Montalto si pedala verso Pietra De' Giorgi via Boffalora e poi Cigognola, vien da sè.....E rieccoci a Broni.
Ritorno faticoso, almeno per me, ma devo dire che abbiamo collaborato al meglio, cambi regolari, ritmo costante, sempre sopra i 35 orari con qualche allungo e una piccola emozione alla rotonda per Valle Salimbene, dove, secondo il parere di Leo, sono entrato un po' troppo allegro fermando un Cherokee.........Non preoccuparti, sappi che io e i Cherokee siamo in confidenza......Uno mi ha pure investito!

Cesco

domenica 18 settembre 2011

17/18 Settembre

Perturbazione in arrivo per Domenica, meglio sfruttare la giornata di Sabato, è il momento per ritornare ad unirci ai Lacchiarella Boys, ed eccomi con Andrea e Marcosiz in viaggio con il gruppo che è abbastanza numeroso e con qualche elemento di disturbo che mantiene vivace l'andatura, a rendere il tutto più faticoso c'è anche un venticello fastidioso ed il caldo che ancora tiene duro.
Menù del giorno: salita di Canneto, discesa da Montescano, si sale a Montù e discesa a ritrovare la solita panoramica di Stradella. Ritorno ancora sostenuto, cerco di fare quel che posso, ma devo dire che ho faticato, c'è troppa gente più in forma di me a tirarmi il collo. Comunque anche oggi i nostri 100 km ce li portiamo a casa.
La mattina di Domenica tutto come da previsioni meteo, il maltempo deve aver gettato nell'incertezza un po' tutti, al ritrovo ci sono in partenza solo Ezio, Daniele e Carlo che hanno optato per le MTB, mi ritrovo così solo con Andrea, è la buona occasione per una sgambatina tranquilla, una 70ina di km piani e in agilità, fortunatamente niente acqua dal cielo, solo gli schizzi alzati dal fondo stradale, sembra che la pioggia ci preceda preparandoci la via.

Cesco

domenica 11 settembre 2011

Ma che bel gruppone!

Non c'è che dire, groppone numeroso che in questa Domenica di Settembre si forma al solito punto di ritrovo in Vidigulfo.
Lo zoccolo duro del Team è quasi al completo, le zoccole di Locate, un pizzico di Magherno e Lacchiarella Boys e qualche dissidente, alla fine conto 17 atleti…..Però!!
Classico dei classici dei giretti in Oltrepò, almeno per noi, raggiunta Broni si risale la Scuropasso per poi salire a Montalto via Lirio, l'accoppiata con la Canavera è presto fatta e ritorno dalla val Versa con l'ultimo scoglio della panoramica di Stradella, alla fine più di 110 Km e più di 900 m di dislivello.
Una partenza tranquilla che viene subito movimentata da Michele, sto infame, che da fuoco alle polveri alzando la velocità.
Il passaggio tra le colline è al solito un po' in ordine sparso, c'è chi, come me, va un po' meno in salita e chi ha qualche problema con le discese, ma la val Versa vede transitare il gruppo compatto, un po' variato, qualcuno è tornato prima ma qualcuno si è aggiunto.
E il plotone si mantiene unito per tutta la strada del ritorno, con un finale combattuto che vede Daniele in fuga da lontano, qualcuno tenta di tenere la ruota, qualcuno tenta di rientrare, ma niente da fare, solo Capo insidia il suo primo posto.
Ma due parole sul sicuro protagonista di questa giornata, Fabio di Locate che non riesce proprio a prendere la giusta via, sbaglia all'imbocco della panoramica trascinandosi dietro qualche fesso…..Tra cui me…..La cosa da vita ad un faticoso rientro sul gruppo che…..Bontà sua…..Ci aspetta.
E ancora Fabio, alla testa del gruppo a Sant'Alessio dove seguendo un po' troppo alla lettera le indicazioni svolta repentinamente in un posteggio…………….
Vabbè!!!….. Assorbire la botta della basculante del garage in fronte, sarà più lungo del previsto.

Cesco

venerdì 2 settembre 2011

lunedì 29 agosto 2011

Quattro regioni.




28 Agosto 2011

Ancora un bel giretto per me ed Andrea, il classico giro delle quattro regioni ma con qualcosa in più per renderlo un po' più saporito per palati come il nostro.
Partiamo da Bobbio, in Emilia Romagna, la mattina si rivela bella fresca, anche troppo, tanto che Andrea non rinuncia ad indossare per qualche km la mantellina.
Si risale per un po' la val Trebbia per deviare poi nella più stretta val d'Aveto che percorriamo fino a Parazzuolo, giusto un paio di km prima del passo della Forcella, dove poi la strada scende verso Chiavari, ormai è da un po' che si pedala nella provincia di Genova e quindi in Liguria.
Noi però si svolta a destra, verso i 926m s.m.l. del passo della Scoglina che raggiungiamo con un lieve falsopiano, visto che comunque è dalla partenza che si è in salita e siamo già in quota.
Dal passo il panorama si apre verso il mare che scorgiamo in lontananza, ma che potremo vedere ancor meglio, visto che dobbiamo salire, in 4 km, ai quasi 1200m di Babagelata .
Ora comincia la discesa verso Montebruno e così ci ritroveremo nuovamente in val Trebbia Qualche km in valle, fino alla svolta a sinistra dove comincia la prossima salita.
Si sale passando i paesi di Cassingheno e Fascia fino ai 1400m s.lm. di Casa del Romano, poco distante dalla cima del Monte Antola di cui stiamo attraversando il parco.
La salita si è rivelata lunga e di tutto rispetto, non tradisce l'Appennino con i suoi panorami a volte ampi e a volte stretti sulle profonde gole dei torrenti, il tutto su strade quasi prive di traffico che regalano spesso momenti di vero silenzio.
A Casa del Romano siamo sullo spartiacque tra Borbera e Trebbia e infatti dopo poco si entra nella provincia di Alessandria e quindi in Piemonte.
Ancora un poco di salita e si scende, discesa lunga e deserta, passato il piccolo abitato di Carrega Ligure più nulla, intanto siamo nelle ore centrali del giorno e comincia a farsi sentire il caldo.
Ecco il Borbera, appena attraversatolo la svolta secca a destra per il passo Giovà, comincia così l'ultima lunga salita di oggi.
Non c'è dubbio che fa caldo, ma per fortuna c'è un po' di vento a mantenere la temperatura corporea su livelli accettabili.
Fino a Cosola la salita è costante e presenta pendenze medie, ma da Cosola a Capanne di Cosola la "cosola" cambia e cominciamo a patire su pendenze più forti con qualche bello strappo.
Capanne di Cosola, 1500m s.l.m., un paio di km in discesa e si arriva al Giovà e di qui percorrendo l'anfiteatro che chiude la val Staffora, transitando sotto il Lesima e cima Colletta si scende con veloce ma pessima discesa al passo Brallo, e con questo passando di fatto in Lombardia.
Ultima fatica, qualche km in salita per arrivare al bivio dove svoltiamo verso Ceci e sulla discesona finale che ci riporterà a Bobbio e alla macchina.
Si chiude qui anche questo anello, sicuramente duro e denso di difficoltà, dalla lunga ascesa della val d'Aveto alle due salitone seguenti, per non parlare dei classici sali scendi che s'incontrano su ogni percorso, solo il passaggio in val Trebbia regala un po' di riposo.

Cesco

http://www.openrunner.com/index.php?id=1019097


Prossimamente il video.


domenica 21 agosto 2011

Ciclista al forno.

Sabato 20 Agosto 2011.

I ciclisti di pirlate ne fanno, è innegabile, la voglia di uscire a volte ci fa ritrovare in situazioni non proprio ottimali, dallo scatenarsi di un temporale annunciato, alle temperature rigide dell'inverno, ma questa volta.........Si parla di caldo.
Eppure lo dicevano e lo abbiamo constatato, caldo e afa e bla, bla, bla.....
Ma i ciclopirla a volte non possono sottrarsi al loro destino e così deciso a farmi un giretto contatto Andrea nella casetta al Penice e gli comunico il mio programma: cima del Penice.... Quest'anno mi manca.....Percorso: Sant'Albano, Pozzo Ferrato,dove c'è la fonte d'acqua sulfurea a lui tanto cara, Oramala, Varzi, Menconico e Varsaia per sbucare ai Tre Passi e arrivati al passo Penice senza indugiare imboccare la salita per la vetta.
Rendez-vous ore 8:45 al passo Carmine dove incontro il compagno di avventure dopo la solita valle Scuropasso.
Questo percorso per il Penice a me piace molto perchè si svolge su strade secondarie e un po' nascoste ma è sicuramente duro e si giunge sulla vetta con già più di 90 km nelle gambe.
Giunti in cima saluto Andrea che torna subito alla casetta, io invece, come al solito mi fermo al bar sotto la chiesetta per un buon ristoro, panini, birra, cocacola, gelato.........Non mi faccio mancare nulla, la strada di ritorno è lunga e solitaria......Ma non solo.
Dalla cima a Romagnese è già sbalzo termico, capisco subito che sarà un calvario, decido di tornare per la val Tidone, Castel San Giovanni, Santa Cristina e Magherno.
Procedo in un bagno di sudore, sento le vampate di caldo sulla faccia......Occhio alle fontanelle, non devo saltarne nessuna, e appena ne vedo una è doccia, dalla testa ai piedi, ma in 10 minuti si è asciutti, qualche euro anche per un paio di cocacola, mentre la strada sembra infinita e non aiutano certo quei bei rettilinei assolati che mi trovo davanti
185 km di cui la metà sotto un sole implacabile, ma si può essere più coglioni?
Comunque non c'è che dire, dopo quelle lunghe ore passate al caldo ho deciso di fare il bravo e dire sempre le preghiere perchè ho capito com'è l'Inferno.

Cesco

domenica 14 agosto 2011

Foscagno, Eira, Fuorn e per finire.......Re Stelvio



13-08-2011

Anni d' attesa per dar corpo a quest' idea, ma finalmente ci siamo, il meteo è favorevole e siamo riusciti a mettere insieme un bel gruppetto, peccato per la mancanza di qualche elemento di rilievo, ma non possiamo rinviare oltre, potremmo mancare l'occasione.
Alla fine io, Picozz, Andrea, Camporelli e Riccardo, che ci raggiunge da Porlezza.
Siamo a Bormio in questa bella mattinata, preparate le bici e dopo una colazione veloce si comincia a pedalare, ci aspettano i circa 140 Km e i circa 4000 m di dislivello di questo giro ad alta quota, tra i 1000 e i 2758 m s.l.m., e la portata finale è lui.....Re Stelvio e l' ascesa da Prato allo Stelvio con i suoi 25 Km e i 1842 m di dislivello da colmare a colpi di tornanti, da questo versante 48, in un implacabile conto alla rovescia.
Ma prima il menù ha altre portate, si comincia col salire ai 2291 m del passo Foscagno, sulla carta la sua pendenza media è bassa, un 4,4%, ma ci sono 24 km da scalare e anche questa salita ha i sui strappi e qualche km che mette alla prova, senza contare che dobbiamo pedalare con lo spettro del Re che ci sta aspettando, la parola d'ordine è: " Non forzare Mai".
E' così, con relativa calma che arriviamo al Foscagno, non c'è che dire, la giornata è eccezionale, il panorama è stupendo.
Breve discesa nel bel vallone d'alta quota, si scende ai 2000 per poi risalire, con passaggio dal comune di Trepalle, ai 2210 m del passo d'Eira, superato il quale ci aspetta la discesa verso Livigno, 1816 s.l.m..
Il nostro percorso ora ci porta a costeggiare il suo lago stretto tra le montagne, non c'è che dire, il posto è bello e la traversata fino alla diga ci permette di godere di qualche km di pianura.
Pedalando con la vista del lago che ci accompagna arriviamo in località Punt dal Gall, qui s'incontra il tunnel Munt La Schera, fino a 4 anni fa percorribile in bicicletta, ora è obbligatorio l'uso di un servizio navetta che trasporta biciclette e ciclisti fino alla dogana svizzera di La Drossa, 5 euro.
Dopo il breve e comodo viaggio, ci ritroviamo sulla strada che da Zernez porta ai 2149 m del Pass dal Fuorn, da La Drossa circa 10 i km, spettacolari, da percorrere per arrivarci e 400 i metri di dislivello, la salita alterna momenti duri a pendenze tranquille, fino agli ultimi 2 km che presentano il conto.
Di qui sarà parecchia discesa per arrivare in val Venosta, fino a Sluderno e poi fino a Prato e alla grande fatica.
Arriviamo all'attacco della salita di Re Stelvio con circa 100 km nelle gambe, per non parlare del dislivello fin qui accumulato, la cosa che preoccupa è che fa un gran caldo.
Già caldi per lo sforzo per almeno 10 km si pedala come in un forno, e questa valle è così stretta.
Solo più in su si ritrova un po' di fresco, ma chi lo sente, in compenso è chiaro che sto per andare in crisi di fame, mangio l'ultimo panino che mi riempie....Non molto..... La pancia, ma non mi da quello che mi serve...........Zuccheriiiiiiiii!!!.
E intanto si sale, il conto alla rovescia dei tornati che ci accompagna...48...47....Poi più nulla....Ecco il 46.....E via così.
Alte pareti di roccia e ghiacciai ci sovrastano e alla fine ecco l'ultima tremenda parete prima del passo, la strada che si arrampica con decine di tornanti, un gigantesco serpente che noi stiamo cavalcando in un bagno di sudore.
La cosa si mette male, borraccia vuota ed energie al minimo, appena sotto un tornate scorgo un albergo ristorante, è il caso di fare una piccola deviazione, arrivo e vedo che fuori c'è la bici di Andrea che ha già attaccato uno strudel e un bel bicchiere di coca, lo seguo a ruota.
Riempita la borraccia si riparte, uno sguardo alla strada ancora da percorrere, il passo sembra così vicino ma mancano ancora diversi km e più di 20 tornanti, tutti lì da vedere.
Via per lo sprint......Si fa per dire.....Finale...Percorro gli ultimi Km guardando l'altimentro salire metro dopo metro....Ancora 300...200...100 m di dislivello.....Ultimo tornante e finalmente ci siamo, Andrea e Camporelli sono già in cima, non ci resta che aspettare l'arrivo degli altri compagni.
Tanto caldo si è patito in valle e tanto freddo si patisce sul passo, finalmente il gruppo si riunisce, quattro foto battendo i denti e poi via, in discesa verso Bormio, ma dopo un paio di Km Andrea si accorge di aver dimenticato lo zainetto al passo e lo incrocio mentre torna indietro......Non ne avevi abbastanza di salita?
Eccolo di ritorno, stavolta zainetto in spalla.
Anche scendendo verso Bormio ci sono numerosi tornanti e pretendono un po' d'attenzione vari tunnel, stretti e bui che incontriamo più sotto, quando la valle si restringe per poi riaprirsi nel tratto finale.
Ancora poco per la conclusione di questo anello, inutile dire spettacolare, che ci ha messo a dura prova, dislivello, altitudine, caldo, freddo, lunghe salite, di tutto e di più, e anche il nostro allenamento un po' sottotono rispetto agli anni precedenti, ma comunque anche questa volta l'abbiamo portata a casa.

http://www.openrunner.com/index.php?id=812373

Qui di seguito le foto di Marco(Picozz) e prossimamente il video.

Cesco

Le foto del giro.... ESAGERATO !!!!


Le prime montagne intorno a Bormio

Il "quintetto base"


Verso la prima salitona, il passo Foscagno


Un inizio niente male





La lunga galleria aperta che vedevamo dalla valle


Ecco laggiù Bormio


Il laghetto alpino del Passo





Il primo è fatto !!


20 km e più di salita !!


La discesa che ci aspetta


Verso il passo d'Eira


E il secondo passo è in saccoccia !!!


Downhill sfruttando gli impianti di risalita


Giù verso Livigno


Livigno











Il lago di livigno ci porterà verso il tunnel





La vista dalla diga


La diga


Carichiamo le bici per passare il tunnel





Verso il duro passo del Forno








Evvai, sono tre, ma quanta fatica!!!





Il discesone che ci porterà a Prato allo Stelvio





La val Venosta con gli impianti eolici sullo sfondo


Una vallata stupenda


Ora il paesaggio cambia drasticamente!!


E' iniziata la lunga salita, la più dura


Su, piano piano, verso lo Stelvio


Uno dei 48 tornanti (durante una pausa!)


Montagne arcigne





Neve!


Il ristoro prima del muro finale di tornanti


Ecco lassù la meta! Ma quanta fatica ancora da fare!


Non guardare giù !!!


Paesaggi fantastici


Salirò, salirò...ma non finisce mai??


Una teleferica sulla cresta


Evvai !! Sua maestà è conquistato!!


L'impresa è compiuta!


La fredda discesa tra paesaggi e marmotte








Un ultimo sguardo indietro...


E allora giù, verso Bormio!!





Ecco la salita dal versante di Bormio
































Le foto credo rendano giustizia della bellezza e della durezza dei luogui che abbiamo visitato, nonchè della gioia dei partecipanti/compagni/amici per aver portato a termine una così bella impresa, con lo Stelvio (lo STELVIO!!!!) come ricompensa FINALE dopo un giro con altri 3 "passettini" inanellati in precedenza uno dietro l'altro, per un girone svoltosi quasi sempre a quote altissime per noi abituati ai piattoni della nostra zona o alle "collinette" dell'oltrepò. SODDISFAZIONE!!!