lunedì 31 marzo 2014

29/30 Marzo

Dopo lo scorso fine settimana, tra lavoro e brutto tempo, dove son riuscito a guadagnare solo un giretto bagnato a Montebruciato, siamo giunti alla fine di Marzo.
Un po' più libero posso sfruttare le due giornate di sole e, finalmente alleggerito anche nel vestiario, è tutto un altro pedalare.

Sabato 29 Marzo.

Dopo varie trattative con Marcosiz mi ritrovo a fare avanti e indietro sulla Vigentina mentre aspetto il compagno che, appena arriva, mi propone di aspettare il fantomatico gruppo in partenza da Pieve che dovrebbe passare di qui tra breve.
Ci assicuriamo di non aspettare inutilmente grazie ad un collega fermo a bordo strada in quel di Zeccone e dopo una decina di minuti ecco il gruppetto che arriva, alla fine una 15/20ina di personaggi noti tra cui Piero e Michele in buona forma, soprattutto il secondo.
Percorso... Broni, Colombarone, giù da Montescano, Montù... un po' di costa e discesa a S. Maria e risalita da Montescano per ripercorrere la stessa strada per il ritorno.
Ritorno con velocità abbastanza sostenuta grazie ai più in forma, già citati, per me una tiratina all'andata, giusto per non fare brutta figura, ma un ritorno da ciuciaroda, anche volendo impossibile per me mettere il muso davanti.

Domenica 30 Marzo

Nonostante il cambio dell'ora mi voglio godere anche questa bella mattinata.
Appuntamento con Picozz alle 7:45... azz!!! Ruota forata... ma prima delle 8:00 siamo comunque in sella puntando di nuovo l'Oltrepò.
Vediamo cosa possiamo fare... intanto arriviamo a Broni poi... Cigognola, Pietra e Mornico e via per il Rosso. Passati poi sotto l'arco di Oliva Gessi tagliamo per la piccola strada che attraversando una piccola valle porta a Calvignano e a questo punto Montalto è dietro l'angolo.
Discesa in valle Scuropasso da un altra piccola strada che sbuca tra Villa Fornace e Carolo... questa da fare in salita dev'essere bella saporita... la prossima volta.
Qualche km in valle evitando i partecipanti alla G.F. di Sant'Angelo che riusciamo ad incrociare nonostante gli sforzi per evitarli, e poi ci rimettiamo in salita per Bosco Casella, da qui tanto vale restare sulla costa per tornare a Broni.
Ritorno con venticello contrario ma nonostante tutto ad una velocità rispettabile, relativamente alla preparazione atletica... e agli "atleti" stessi.

Cesco

mercoledì 19 marzo 2014

16 Marzo

Domenica 16 marzo

Lavoro, lavoro e lavoro, qualche rogna casalinga e anche questa settimana si esce solo la Domenica, cerchiamo almeno di fare un giretto saporito, anche se non è proprio l'approccio più sano alla bici star fermi dei giorni e poi martellarsi gli zebedei... ma tant'è.
Giornatona di sole e caldo e... di vento, le bandiere alle stazioni di servizio garriscono mica male e già l'andata verso Broni si preannuncia più faticosa del previsto e salito a Cigognola e Pietra dè Giorgi, sulla costa di Boffalora alle raffiche ci si può appoggiare.
Raggiungo Montalto e mi getto verso la val Ghiaia per risalirla... o deciso, oggi Canavera.
Lasciata alle spalle anche quest'ultima discendo per pochissimi km la valle Scuropasso fino a che non scorgo in lontananza un puntino bianco... dovrebbe essere lui, ritorno sui miei passi e mi concedo qualche minuto al sole nell'area pic-nic fino a quando ecco arrivare... Picozz con cui ero n contatto cell.
Proseguiamo verso Pometo per poi raggiungere Golferenzo attraverso la stretta strada che passa da Moncasacco e Ca' Nova.
Bei panorami oggi, la luce incidente risalta i particolari e in lontananza, dalla solita foschia che opprime la val Padana, si erge la cresta più alta del massiccio del monte Rosa.
A noi, intanto, non resta che scendere in val Versa e recuperare la strada di casa passando dalla panoramica di Stradella. Strada di casa che è ancora battuta dal tenace venticello, almeno siamo in due, potremo dividere la fatica anche se il rientro, sugli ultimi km, propone un fastidioso mal di gambette, una cosa così non la sentivo più dal 99.

Cesco

mercoledì 12 marzo 2014

9 Marzo

Domenica 9 Marzo

Un periodo d'intenso lavoro e un impegno pomeridiano mi costringono ai box e a rinunciare ad uscire di Sabato, poco male, che vuoi fare, mi accontenterò di questa bella mattinata domenicale.
Deciso a puntare su Pometo faccio la classica via della costa, Castana, Cella, Francia e Crocetta passando da Castelrotto ch'è... rotto, strada chiusa per frana ma in bici ci si passa tranquilli.
Da Pometo mi faccio cullare dai tornanti della discesa che porta a Caminata, un'occhiatina anche al val Tidone per poi guadagnare la val Versa da Stadera e Golferenzo da dove scendo a Santa Maria.
La discesa da Golferenzo mi sembra sempre più infida, pur se il fondo stradale non è male le numerose depressioni del manto stradale rischiano di farti trovare senza più presa tra ruote e asfalto, del resto non è l'unica.
Comincio ad incontrare qualche ciclista, vediamo se trovo qualcuno con cui condividere la strada del ritorno, riesco ad agganciare un duo prima di Abaredo ma giusto il tempo d'un cambio e ci si saluta, ma sì... buona così... nonostante lo scarso allenamento si faccia sentire, un bel giretto senza soste e sotto il sole, e chi m'ammazza...(Toccata di palle).

Cesco

mercoledì 5 marzo 2014

2 Marzo

Domenica 2 Marzo

Ma quant'acqua sta venendo giù quest'anno?
Questo fine settimana sembra non dover finire di piovere, alla fine, però, il cielo comincia ad aprirsi e questo pomeriggio si può pensare ad una sgambata.
Con Marco, Andrea e Stefano ci si dirige a Pavia e poi, visto che l'Oltrepò sembra ancora sotto una spessa coltre di nubi e vista la fame di sole, puntiamo dove il cielo sembra più blu.
Passata la città imbocchiamo l'argine e dopo qualche km ci ritroviamo facenti parte di un gruppetto di una quindicina d'elementi.
Il circuito di S. Biagio e Parasacco scorre via tranquillo, almeno fino alle Bozzole quando s'innesta l'elemento di rottura, casaccavintageaquadrisinglespeedverde, dopo aver passato qualche km nelle retrovie comincia una fuga solitaria, dietro il gruppetto pare non farci caso ma pian piano si scatena l'inseguimento, anch'io mi lascio un po' prendere, grosso sbaglio, per arrivare a Pavia mi tocca dar fondo a tutto ciò che ho, e anche oggi non ci resta che tornarcene a casetta.

Cesco