Mem....Mem......Into the white.

Come da previsioni è il gelo che ci da il buongiorno in questa Domenica mattina.

Siamo abbondantemente sotto lo zero ma nonostante tutto la neve caduta di Venerdì è ancora soffice.

Al punto di ritrovo ci sono Daniele, Garzelli e Angelo, c'è anche Paolo ma in abiti civili, niete giro per lui oggi, la sua mtb ha deciso di cedere.

Ecco lo Yeti Ezio che sfoggia un bellissimo copricapo che lo fa sembrare un capellone biondo, vorrà forse emulare Lolita?

Sta di fatto che dopo aver tessuto gli elogi dei suoi tubeless lo vediamo trafficare subito con la ruota posteriore.....Ops!!!.....Valvola andata.

Mentre si recupera l' inconveniente ecco che arrivano Picozz e Maver the president.

Alla fine si parte, si entra subito alla Valle Ombrosa, Ezio lancia il suo urlo di battaglia.

Tra neve e grosse pozzanghere ormai diventate grosse lastre ghiacciate, come le mie mani del resto, si gioca col nostro equilibrio, qualche lastra si spezza ma altre invece sono belle spesse e reggono il peso, chiappe strette e guai a toccare i freni, anche se al ritorno qualcuno proverà il brivido della scivolata, roba da poco comunque.

Alla Vernavola il manto nevoso è quasi immacolato, si procede in ordine sparso, il nostro gruppetto è sgranato, io chiudo la fila, sto facendo una fatica bestia.

La meta è il golf e ritorno.

Si attraversa Strada Nuova e si punta verso il ponte dell' Impero per imboccare la discesona e lasciare di nuovo l' asfalto.

Mentre vedo Picozz che affronta in maniera spavalda la discesa io e il presidente optiamo per la prudenza.

Pedala e pedala, sempre, non c'è un momento di pausa, oggi il fiume è severo e grigio, lo guardo con rispetto, non vorrei sentire il suo gelido abbraccio proprio oggi.

Nell' ultimo tratto prima del golf c'è molta neve, davanti a ma Picozz si esibisce in una serie di sbandate che lo fanno sembrare una bandiera al vento, ma tutti abbiamo i nostri problemini a guidare le nostre mtb che sembrano un po' dei cavalli imbizzarriti.

Si ritorna per la stessa strada, dopo quasi 50 km riecco il paesello, piccola sosta allo stend di Vidigulfo Soccorso che ringraziamo per il vin brulè, un' ultimo sguardo alle facce paonazze dei compagni d' avventura e a casa.

Dopo la breve sosta il freddo si fa sentire, affronto l' ultimo tratto di strada verso casa stanco e dolorante, ombra del discreto ciclista che ero quest' Estate, ma so che nelle campagne silenziose, addormentate sotto la coperta di neve, tra i voli degli aironi, rieccheggia ancora il :"Mem.......Mem......." dello Yeti.

Cesco

P.S. Si avverte che per l' indisponibilità di alcuni componenti del team, la cena verrà fatta a Gennaio in data da destinarsi.