giovedì 6 agosto 2009

Non c'è due senza tre.

Passati i primi due giorni di ferie a tinteggiare la sala e il successivo a scarrozzare mia suocera al paesino d' origine nel bergamasco, oggi mi voglio fare un bel giretto.
Dopo aver scorso tutte le possibilità non posso che optare per il Penice.....Ma che palle!!!....Almeno devo cercare di fare una strada alternativa....Sì.....Ma quale???
C'è poco da fare..... Broni....Valle Scuropasso....Carmine.....Ed ecco la trovata!...Torre degli alberi, Valverde, Pietragavina, resto in cresta finch'è possibile, ovvero fino a quando la strada piega e perde quota prepotentemente per agganciarsi alla solita via che sale da Varzi, e da qui.....La solita zuppa.
Rieccoci.....Di nuovo al passo, visto che ci sono decido di farmi del male del tutto e vado in cima, del resto.... Non c'è due senza tre! Infatti è la terza volta quest' anno che mi trovo davanti alla chiesetta in cima al Monte.....Ma sta volta......Paninazzo con la coppa, birra e per finire un maxicono seduto sulla terrazza del barettino sul cocuzzolo, mangio e bevo mentre sovrasto il mondo.....Vabbè.....Si fa per dire.
Ma ora si deve tornare, ed eccoci sulla classica via del ritorno, giù a Romagnese e via per la val Tidone......Mi sembra di essere in un forno e devo farmi ancora una salita per tornare in Oltrepò e infilarmi nella Scuropasso per guadagnare la strada di casa.
Salire al Carmine?......No.....Basta, mi a rotto.
Caminata?......Lunga e sotto il sole, certo la più pedalabile.
Non so perchè alla fine tra le due scelgo la terza, la più corta e bastarda, così il dolore sarà breve e intenso.....Ruino!
Da qui in poi la mia sofferenza sarà massima, sono le ore centrali, quelle che l' esperto dei telegiornali invita ad evitare, ma sono un ciclopirla, devo assecondare il mio istinto autodistruttivo, e soprattutto devo tornare a casa.
Arrivato ad Albaredo la mia velocità comincia a calare.....E calare.....E calare.
Arrivo a casa trascinandomi sui gomiti....170 km in solitaria, ho incrociato 2/3 ciclisti e anche i paeselli in collina sembravano villaggi fantasma.
Avevo detto quest' inverno di mandarmi a quel paese se mi fossi lamentato del caldo estivo.....Bè.....Cominciate ad insultarmi.
VIVA LE MEZZE STAGIONI!!!!!!
Che non ci sono più.....

Cesco

1 commento:

  1. Grande Cesco. Anzi Ciclopirla Cesco. L'hai detto tu di insultarti. Vai in giro in bici quando volano gli avvoltoi nel cielo. Dopo non ti lamentare. Grande, davvero. E matto, come sempre. La chiesetta del Penice, guarda un pò, è sempre lì che ti chiama. E tu non sai resistere. L'hai detta almeno un'Ave Maria?

    RispondiElimina

Dai, scrivi qualcosa anche tu!