lunedì 1 giugno 2009

Tra Aveto e Trebbia per strade sconosciute.

























Partenza da Bobbio per Chiavari, litoranea fino a Recco e poi ritorno per la val Trebbia. Così doveva essere, ma durante la settimana, le ripetute visite nei siti meteo davano ormai poche speranze peggiorando di giorno in giorno le previsioni, almeno da quelle parti.
Ma noi....Ciclopirla D.O.C., non potevamo rinunciare a farci un bel giretto con 2/3 orette sotto la pioggia. Infatti alla buon ora siamo già a Bobbio, si scruta il cielo che non promette niente di buono, in special modo verso la nostra meta, ma ormai ci siamo e ci proviamo. Si imbocca la val d' Aveto, spettacolo naturale, monti coperti da boschi da cui spuntano coste e punte rocciose, e che tengono stretto il fiume nel loro abbraccio. La strada a volte corre a decine di metri sopra di esso e si a un po' di paura nel guardare al di là del guard rail, c'è un bel salto nel vuoto, meglio stare un metro più in qua. Ma intanto l' asfalto comincia a essere bagnato, segno che è piovuto, e il cielo continua a essere cupo, non passa molto che una pioggerellina insistente ci costringe a metterci le mantelline..... Che facciamo?.......Proviamo a proseguire. A Rezzoaglio la piogerella si è fatta pioggia, un rapido consulto sotto una tettoia e decidiamo, a malincuore, di cambiare i nostri piani.
Un paio di km prima abbiamo visto delle indicazioni tra cui quella per Ottone, un paese della val Trebbia, il percorso è subito ridisegnato, taglieremo per quella strada per poi ritornare verso Bobbio dove sappiamo che non piove. Dopo una breve discesa la strada comincia a salire. Passiamo i paesini di Alpepiana, Vicomezzano e Vicosoprano, per poi ancora salire fino al valico del Pescino, 1165 s.l.m., una decina di km sotto la pioggia che si è fatta davvero intensa.
Fatto il valico la pioggia ci da tregua e la strada, che resta in quota, ci porta nel cuore di questo territorio, l' entroterra ligure ci mostra il suo aspetto severo e selvaggio, boschi a perdita d' occhio che ricoprono i monti a cui si aggrappano nubi basse come se fossero fantasmi e valli profonde di cui non si vede il fondo, tutto incorniciato da questo cielo plumbeo che aggiunge drammaticità al panorama. Si pedala per diversi km tra i 900 e i 1000 m, fino a Orezzoli, dove affrontiamo un tratto in discesa, Picozz è avanti un centinaio di metri, così io e Andrea possiamo divertirci nel vederlo inseguito da un cane sbucato a tutta velocità da un cortile, noi si scende prudentemente dalla bici, la bestia tornata sui suoi passi ci viene incontro, annusa un po' l' aria e si allontana.
Dopo il fuori programma si comincia la lunga discesa........Sotto la pioggia, che giustamente ha ripreso con vigore, giusto il tempo per accompagnarci fino ad Ottone, nuovamente fradici e infreddoliti, imbocchiamo la val Trebbia verso Bobbio. Siamo a Ponte Organasco, il nostro giro ha subito un pesante ridimensionamento e dobbiamo, nonostante il nostro stato, salvare la giornata, detto fatto lasciamo la strada per Bobbio e puntiamo sul Brallo per poi scendere verso Varzi, nella discesa spunta finalmente il sole, ma riusciamo ugualmente a prenderci un ultimo spruzzo di pioggia. Arrivati a Varzi c'è poco da inventarsi, la macchina è a Bobbio quindi si fa rotta per il nostro caro e vecchio Penice, finalmente c'è pieno sole e si patisce un po' di caldo. Vabbè..... Abbiamo fatto 30.....Facciamo 31, arrivati al passo decidiamo di arrivare fino in cima, ed eccoci alla chiesetta sul cocuzzolo, una breve sosta, giusto il tempo di prendere ancora freddo e poi di nuovo al passo, come tre settimane fa, per salutarci davanti a una birra, infatti durante la discesa Andrea si stacca e punta verso Pecorara, alla casetta in collina. Alla fine 150 km circa, dislivello tra i 2000 e i 2500 m. Comunque è sicuro che presto ci riproveremo, pensare che già ci vedevamo a Recco mentre si addentava un trancio gigantesco di focaccia.

Cesco



10 commenti:

  1. Per Barba:
    che fine hai fatto?
    Purtroppo dobbiamo rinviare il tuo progetto per Oropa.

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  2. Bel giro, peccato solo per l'acqua, alla fine avevo i piedi cotti!! Comunque è un'esperienza anche questa, discese e salite sotto l'acqua non capitano tutti i giorni. Peccato solo per la focaccia, già la pregustavo!! E' solo un arrivederci, quelle valli sono davvero belle ed invitano a tornarvi.
    p.s. Quel cane mi ha fatto cagare addosso, ancora me lo vedo che accorcia le distanze a manetta e mi rincorre....che caga ragazzi!!!
    x Barba: io purtroppo non ci sono, ma tu continua a proporre e qualcosa insieme lo faremo presto!!

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  3. Ragazzi,che male alle ginocchia,secondo me è un problema di posizione in bici,comunque il giro che avevamo programmato dobbiamo farlo,mi devo mangiare un kg di focaccia.Dal punto di vista del panorama il giro di ieri è stato bellissimo,e non scherzava neppure dal punto di vista della fatica.

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  4. Scusate ragazzi, ma sabato si è sposata mia sorella e c'era grande agitazione in famiglia, poi ieri ho accompagnato moglie e figli al mare, oggi ho lavorato.
    Per domani credo non si possa fare anche perchè la strada specie al ritorno sarà moooolto trafficata e sinceramente non ho voglia di farmi code in macchina.
    Quasi sicuramente, se il tempo regge, domani esco tutto il giorno e vedrò cosa fare...
    Magari più avanti a Recco ci sarò anch'io...
    Ciao belli

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  5. Bella Barba, dai che andiamo a sbancare le focaccerie di Recco, comunque si vedrà anche per Oropa.
    Andre, come ti ho già consigliato dovresti sostituire le tue rotule con i tuoi testicoli, vedrai che ne trarrai giovamento:-)

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  6. Bè....Ragazzi, anche oggi giretto pesantino con brutta gente, c'erano i peggiori, Daniele, il Bianchini con un suo amico, il Leo, Mellu e Paolo, che però non era in forma, Ezio, Picozz e il Capo che ci hanno accompagnato per un po'.
    Alla Becca abbiamo girato per l' argine e siamo andati a Bressana, Casteggio, vai per la val Schizzola, Rocca Susella, giù e poi su a Fortunago, Costa Cavalieri, Carmine, valle Scuropasso, Broni e classica strada di ritorno.
    Poco più di 131 km alla media dei 30 e più.

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  7. Scusa cesco,ma chi è il bianchini,se intendi garzelli,fino a poco tempo fa si chiamava Gulmini.

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  8. Hai ragione, da dove mi è venuto fuori ??????
    Si vede che ieri quando ho scritto ero propio rinco.

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  9. Ieri quando hai scritto o tutti i giorni? mah... ho aggiunto qualche foto del giro di Domenica. Nonostante le nuvole, posti suggestivi. Sarebbe bello fare un giro così come squadra, tutti quanti. Se mettiamo un camion di focacce genovesi all'arrivo, mi sa che ce la facciamo tutti, io per primo!

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