domenica 7 giugno 2009

Sfondato il muro dei 200 km
































Questo fine settimana io e Picozz, orfani di Andrea, in trasferta familiare, senz'altro si sarà portato la bici e chissà cos' avrà fatto, e chissà cos' avranno fatto gli altri.
Comunque, vista la sua assenza decidiamo di seguire le sue orme, o quasi, che un paio di settimane fa è salito a Pian dell' Armà.
Bè...Questa volta a Pian dell'Armà ci andiamo noi.
Oggi si va a raggiungere l' estremo sud della provincia di Pavia, dove ci sono monti che arrivano a quota 1700 m, così si passa dalla pianura e dalle risaie a cui siamo abituati, ad un paesaggio completamente diverso.
6:30, partenza da Vidigulfo, ci accompagna fino alla Becca anche il Diliè, poca bicicletta per lui quest' anno.
Ci salutiamo e svoltiamo per raggiungere Bressana seguendo l' argine del Po, quindi via Casteggio e Montebello ci infiliamo in val Staffora per raggiungere Varzi.
Una decina di km per arrivare a Casanova Staffora, dove comincia la salita vera per Pian dell' Armà.
Qui incontriamo due eroici partecipanti alla 340 km in 24 ore della val Bordera partita la sera prima da Arquata Scrivia.
Saliamo in compagnia di uno di loro, Aldo, mentre il suo compagno se la prende comoda.
Cogliamo l' occasione per chiedergli come ci si organizza e prepara per distanze così lunghe, ne viene fuori un mondo di notti insonni e fine settimana dedicati alla bicicletta.
Il suo mezzo è munito di un bel portapacchi capiente dove trova posto tutto l' occorrente e moooooooolto da mangiare.
Attira la nostra attenzione la sua ruota anteriore montata con un mozzo strano, almeno per noi, è praticamente una dinamo per alimentare una potente luce anteriore.
Bè......Cosa dire...........Complimenti.
Ma eccoci alla nostra prima tappa, sosta per rifornimento idrico e per mangiare qualcosa, c'è il sole ma un vento forte e freddo ci costringe a cercar riparo e prima di ripartire ci si infila anche la mantellina.
Salutiamo Aldo ,che si ferma per aspettare l' amico, e si scende al passo del Giovà, per poi ricominciare a salire.
Si aggira il monte Lesima, 1725 m, la cima più alta della provincia di Pavia, la si riconosce subito per il radar posto sulla sua cima, una specie di enorme pallone.
A questo punto Picozz lancia l' idea.....Salire fino in cima.....Chissà perchè non ne sono per niente stupito, il problema è che mi faccio convincere.
Sulla prima rampa al 20%, l' asfalto sgretolato, detriti di vario genere, la bici che s'impenna ad ogni pedalata e la difficoltà nel riuscire a tenere la traiettoria, ci costringe a posare il piede a terra, facciamo una 10ina di metri a piedi per guadagnare il tornante e rimontare in sella, la cosa si ripeterà ancora, ma poi più sù il fondo stradale migliora e la cosa è più gestibile.
Infatti con fatica si arriva al primo scollinamento, ecco che la strada scende un poco per poi trovare un dosso e subito dopo l' ultimo muro, affrontato con un vento trasversale che insidia la nostra già precaria stabilità.
Non so come, ma siamo in cima, 2 foto e via, fa freddo.
Si scende al Brallo e da qui risaliamo al Penice , sono quasi stufo di vederli.
Se prima avevamo freddo adesso il caldo si fa sentire, e sarà sempre peggio, visto che si va, via via, a quote basse.
Transitati sul passo scendiamo e sostiamo alla fontana di Casa Matti, per poi percorrere la val Tidone e arrivati a Casa Marchese salire al Carmine.
Qui il caldo è insopportabile, ci promettiamo che a Broni ci fermeremo a mangiarci un bel gelato, la cosa ci da vigore.
La valle Scuropasso non finisce mai, ma quando finisce prendiamo d' assalto la prima gelateria, gelato buono.....Però un po' scarsino.
Vabbè....Consoliamoci con una birra.
Ora non ci resta che affrontare gli ultimi km, fa proprio caldo, ma a casa ci dovremo pur arrivare.
E quando ci arriviamo il conta km segna 215, dislivello.....Non so, so che sono stanco morto.
Alla prossima.

Cesco

10 commenti:

  1. Alcune riflessioni del giorno dopo: fino ai 200 ho retto bene, poi la stanchezza è arrivata tutta di colpo. Buono a sapersi per il futuro. Le escursioni termiche sono state notevoli, dal fortissimo vento freddo sul Lesima al caldo micidiale nella valle Scuropasso... peccato per il gelato scarsino, ma mi sono ampiamente rifatto la sera con le bambine nella gelateria nuova di Vidigulfo: 2 euro e un gelato che non finiva mai!!! Discorso calorie: per recuperare le energie, un totale di 2 gelati, 1 birra, 2 bicchieri di cocacola, 2 yogurt, 1 pizza, 1/2 litro d'acqua, 1 the alla sera. Ammazza che abbuffata!! Infine alle 22:00 già a nanna, non so da quanto non lo facevo!! Complimenti a Cesco per l'impresa, alla prossima!

    RispondiElimina
  2. Ah, discorso Lesima: restare dritti con quel vento era difficile, ma non tirarsi in testa la bici è stata una vera impresa. Il fondo rovinato ti impediva di alzarti in piedi, ma per stare seduti con quelle pendenze devi sdraiarti in avanti sulla bici: peccato che con quel vento non riuscivo a tenerla dritta, e non è che ci sia una autostrada a tre corsie su cui zigzagare. E' stata una grande manifestazione di ... equilibrismo, più che di ciclismo!!! eh eh eh Infatti si vede la faccia soddisfatta!!

    RispondiElimina
  3. Veramente complimenti, avete compiuto un'impresa che bramo da anni, ma che non ho mai avuto la birra per farla, un giro veramente da primi della classe, bravi bravi!!!
    Io weekend per la famiglia, domenica mi sono fatto anche male al ginocchio giocando a pallone (però che classe...)
    Ciao

    RispondiElimina
  4. Barba, la verità è che ero geloso della tua foto sul Lesima, e così ho raccolto subito la sfida ;-) No, è che davvero passarci sotto senza provare ad andar su non me la sarei mai perdonata. Peccato per il vento insopportabile, perchè il panorama meritava molto più tempo per essere ammirato. Pazienza, non sarà l'ultima volta. Comunque il muro finale prima del pallone fa davvero paura, (in una foto si vede Cesco che lo attacca!) alzando lo sguardo per un attimo ho pensato di fermarmi per farla a piedi... davvero! Poi ovviamente ci provi, stringi i denti, e via, su su verso il cielo!! Su Picasa web ho aggiunto le altre foto, x chi volesse. Augh

    RispondiElimina
  5. Oggi,ho riprovato un lungo 155 km,su e giu' per i monti campani,ma il ginocchio non va bene,fino ai 100 regge,poi comincia a dar noia,comunque staremo a vedere,si fa sempre piu' forte l'idea di pedalare una eventuale sportful con l'aulin in tasca.Comunque voglio fare i complimenti a Cesco e Marco,grande distanza e dislivello di tutto rispetto.Ciao

    RispondiElimina
  6. 29 arrivati.
    Io l'ho già montato e sembra che funzioni bene.
    Gli interessati sono pregati di prendere appuntamento per il montaggio sui loro mezzi....nella speranza che tutto vada liscio anche per le vostre ruote.

    RispondiElimina
  7. Graaaande Cesco!!!! Stasera forse dopo cena, prima non posso!! Te lo confermo + tardi.
    x Andrea: al posto dei sali metti l'aulin in borraccia!! Vedrai che non te ne accorgi nemmeno! Buone pedalate, laggiù, per te che puoi.

    RispondiElimina
  8. Cugghiu, hai provato a controllare le tacchette??
    La maggiorparte dei problemi all'articolazione del ginocchio in bici dipende da loro, ma che te lo sto a dire l'avrai fatto sicuramente, uno con la tua esperienza...
    Marco, io sul lesima ci sarò anche stato, ma in mtb e di certo non partendo da casa, ma da romagnese, quindi mi tolgo ancora il cappello.
    Domenica sarò a far volontariato con albertelli in mtb a miradolo settimana prossima esco un pome col dedè, poi parto per le alpi di casa, la Valle di ledro e non vedo l'ora...
    Besi

    RispondiElimina
  9. Ragazzi,sabato pomeriggio parto,in nottata sono a casa,se domenica mattina uscite,fatemi sapere"una sgambata,non 200 km",ovviamente dipende da che viaggio di ritorno faccio,"spero senza traffico".Cesco, io il 29 lo monto settimana prossima,se per te va bene?

    RispondiElimina
  10. Vai tranquillo, il 29 è qui che ti aspetta, quando vuoi.
    Per Domenica stavo pensando di portarci verso le colline in macchina, sul presto, per fare più strada in salita.
    Io devo essere a casa almeno per mezzo giorno, ho pranzo dai miei e poi devo andare via.

    RispondiElimina

Dai, scrivi qualcosa anche tu!