domenica 27 gennaio 2013

Mezzo ciclista qualunque...

Sabato 26, Lacchiarella, che te lo dico a fare...
Continuano gli appuntamenti invernali, oggi sole sul circuito e vari dubbi sullo stato fisico, tutti confermati.
Dopo 2 settimane d' inattività, visto che in settimana si lavora e lo scorso week end il meteo è stato quel ch'è stato, si rimonta in sella, la voglia c'è anche se con in gruppo non si sa mai quel che può succedere, la speranza è di riuscire a tener botta.
Piccolo contrattempo ancor prima del ritrovo, becco un grosso sasso che mi fa saltar la valvola, grande prova da meccanici esperti per me e Andrea che in perfetta sinergia in tempo record si riesce a sistemare il problemino, mentre Marco ci precede per fermare il gruppo per un nostro eventuale ritardo, comunque puntuali alle 13:30 si parte.
Subito nelle prime posizione, la solita fretta di testare la forma, sensazioni non buonissime, c'è anche un fastidioso vento contrario, ma si tiene fino a Pavia e sull'argine partecipo alla doppia fila, fin che dura.
Al bivio con Bereguardo il gruppo si assottiglia, ma rimaniamo in un buon numero,  com'è come non è mi trovo in testa e a guardarmi le spalle Marco, bisogna tenere la testa e controllare il gruppo e cercare di recuperare un po, c'è lo strappo di S. Biagio, tengo per quel che posso, solo pochi elementi tentano lo scatto, tra cui Andrea, oggi in gran spolvero, e comunque alla fine della salitella il gruppo è ancora integro, ... Via verso Vigevano.
Sempre nelle prime posizioni ma brevi tirate per quel che mi riguarda, al contrario Andrea c'è e si da da fare, io comincio ad accusare il colpo.
Momento follia a Vigevano, un elemento non ben identificato si mette in testa e comincia  a menare come un dannato, forse cercando la fuga, ma intanto il conta km supera i 50 orari e le nie gambe cominciano a diventare come quelle di Pinocchio... Di legno.
Sul ponte del Ticino il tipo è domato ma si continua ad andatura sostenuta e Ozzero si avvicina, in maniera inversa che a S. Biagio, Marco in testa ed io alle sue spalle si tiene un andatura antifuga, bruciate le ultime forze comincia il calvario.
Non mi resta che stringere denti, chiappe e tutto quel che posso per restare nel gruppo fino alla fine, spero quella del giro e non la mia.
Solita andatura tranquilla dopo Lacchiarella mentre si scambiano quattro parole con i compagni della giornata, e tra una parola e una risata e qualche crampo che ogni tanto fa capolino vedo finalmente la porta di casa... Distrutto.

Cesco


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