Come da programma anche quest'anno si è voluto ripetere il pellegrinaggio a Castellania, paese di Fausto Coppi, c'è chi si affida alla Madonna andando a Lourdes, chi a San Francesco andando ad Assisi, ma per noi ciclisti cosa ci può essere di meglio di una capatina a Castellania, poi per chi abita dalle nostre parti.......E' a un tiro di sasso......
Niente pseudo cartine fatte a matita stavolta, ormai super tecnologico il ciclista si è dotato anche di gps che gli segna la rotta, e quindi studiato il percorso........Questo: http://www.openrunner.com/index.php?id=796664 e caricatolo sull' aggeggio siamo sicuri di non sbagliare.
Al punto di ritrovo io , Andrea, Picozz, MarcoP. e Riccardo Bross al secolo culo tonante, già ci si lamenta per il tempo, certo non doveva essere una giornata di pieno sole, ma la nebbia......La nebbia non ci voleva.
Bastano poche centinaia di metri per fermare la nostra corsa, è Riccardo, forse non capisce che se indico una buca lui dovrebbe schivarla, ma detto fatto siamo fermi per la prima foratura.
Forza e coraggio, si riprende a pedalare, la strada d'andata è lunga, dritta e immersa nella nebbia, unico svago è attraversare i paesi sul nostro cammino per scoprire la bella piazza di Castelnuovo Scrivia e il ponte di ferro sul Po dopo Sannazzaro con tanto di pavè.
Si transita anche sotto la gigantesca statua della Madonna di Tortona, e finalmente si svolta per le colline.
Cominciamo a salire, e più saliamo e più la nebbia è fitta, viste le condizioni, breve visita alla tomba e alla casa di Coppi, ci ingurgitiamo un panino e si riparte.
Siamo al giro di boa e nella parte più dura ma bella, peccato per la nebbia, del percorso.
Scendiamo verso Costa Vescovado, sulla discesa le scritte che riportano tutte le vittorie e piazzamenti del Campionissimo.
Prossima tappa, Cerreto Grue per poi scendere nell'omonima valle: Val Grue per l'appunto, che più avanti diventa Val Bordera, la risaliamo un poco ed ecco l'attacco della prossima salita, puntiamo per Casasco, questa strada ci porterà in Val Curone e all' ultima fatica: la salita di Zebedassi, poi Pozzol Groppo e finalmente la planata sulla Valle Staffora.
Raggiunto così Rivanazzano non ci resta che imboccare la classica strada del ritorno, non prima di aver dato un' occhiata alla gara che è in pieno svolgimento e quattro chiacchiere con MaverJunior che aspetta di scendere in pista.
Montebello, una foratura anche per me, Lungavilla, Castelleto di Branduzzo e Pavia............GELATO per affrontare gli ultimi Km e concludere in gloria questo giro che sarebbe stato senz'altro meglio con un bel sole e senza il venticello che ci ha soffiato contro per la maggior parte del tempo.
Un grazie alla compagnia e alla prossima
Cesco(Il Pagliaccio)
Niente pseudo cartine fatte a matita stavolta, ormai super tecnologico il ciclista si è dotato anche di gps che gli segna la rotta, e quindi studiato il percorso........Questo: http://www.openrunner.com/index.php?id=796664 e caricatolo sull' aggeggio siamo sicuri di non sbagliare.
Al punto di ritrovo io , Andrea, Picozz, MarcoP. e Riccardo Bross al secolo culo tonante, già ci si lamenta per il tempo, certo non doveva essere una giornata di pieno sole, ma la nebbia......La nebbia non ci voleva.
Bastano poche centinaia di metri per fermare la nostra corsa, è Riccardo, forse non capisce che se indico una buca lui dovrebbe schivarla, ma detto fatto siamo fermi per la prima foratura.
Forza e coraggio, si riprende a pedalare, la strada d'andata è lunga, dritta e immersa nella nebbia, unico svago è attraversare i paesi sul nostro cammino per scoprire la bella piazza di Castelnuovo Scrivia e il ponte di ferro sul Po dopo Sannazzaro con tanto di pavè.
Si transita anche sotto la gigantesca statua della Madonna di Tortona, e finalmente si svolta per le colline.
Cominciamo a salire, e più saliamo e più la nebbia è fitta, viste le condizioni, breve visita alla tomba e alla casa di Coppi, ci ingurgitiamo un panino e si riparte.
Siamo al giro di boa e nella parte più dura ma bella, peccato per la nebbia, del percorso.
Scendiamo verso Costa Vescovado, sulla discesa le scritte che riportano tutte le vittorie e piazzamenti del Campionissimo.
Prossima tappa, Cerreto Grue per poi scendere nell'omonima valle: Val Grue per l'appunto, che più avanti diventa Val Bordera, la risaliamo un poco ed ecco l'attacco della prossima salita, puntiamo per Casasco, questa strada ci porterà in Val Curone e all' ultima fatica: la salita di Zebedassi, poi Pozzol Groppo e finalmente la planata sulla Valle Staffora.
Raggiunto così Rivanazzano non ci resta che imboccare la classica strada del ritorno, non prima di aver dato un' occhiata alla gara che è in pieno svolgimento e quattro chiacchiere con MaverJunior che aspetta di scendere in pista.
Montebello, una foratura anche per me, Lungavilla, Castelleto di Branduzzo e Pavia............GELATO per affrontare gli ultimi Km e concludere in gloria questo giro che sarebbe stato senz'altro meglio con un bel sole e senza il venticello che ci ha soffiato contro per la maggior parte del tempo.
Un grazie alla compagnia e alla prossima
Cesco(Il Pagliaccio)
Bravo Cesco,bel montaggio.La prossima volta bisogna alzare ancora un po'la videocamera,mentre per le vibrazioni,sul casco va bene,perchè sul manubrio sarebbe peggio.
RispondiEliminaVabbè......Come primo video con montaggio ci si può accontentare.
RispondiEliminaLa posizione della videocamera comunque non mi convince.....Vedremo, intanto ci si diverte un po'.
Bravo Cesco, ottimo montaggio. Le riprese sono penalizzate dal meteo, con una giornata così penosa non si può pretendere + di tanto. E poi chiacchieravamo anche poco, perchè eravamo parecchio lontani da casa e forse un pò intimiditi dalla distanza. In ogni modo la strada è questa, appena becchiamo una bella giornata vedrai che spettacolo di video che vengono fuori! Tu portala dietro sempre, e avremo parecchie cosine da pubblicare sul blog. Bello il montaggio, bravo.
RispondiEliminaOvviamente, complimenti a tutti x il giro, al Baffo canna tonante che sta rapidamente tornando quello di una volta, a Marco che continua a sacramentare perchè lo trasciniamo a fare 'ste cose ma alla fine c'è, e Cesco e Andrea che non si tirano indietro (anche se qualcosina sul Garmin di Cesco ce l'avrei da dire....). Fino a quando riusciamo a tornare a casa interi e con le gambe che girano ancora, va bene.
RispondiEliminaL'anno prossimo riusciremo a essere di + ? mah, lo spero. Ciao a tutti, anche a chi legge e non lascia alcuna traccia di sè!
Cosa vuoi dire sul mio gps, la strada non l'abbiamo mai persa,anche tra quelle colline sconosciute, anche se.......Andrea ha avuto il coraggio di chiedere informazioni nonostante le mie rassicurazioni.....Sto infame.... E poi.....La strada al Garmin l'ho insegnata io.......:-)
RispondiEliminaDai Cesco,non fare il permaloso,anche perchè se non ricordo male,se seguivamo tutto il percorso disegnato da te,ci sarebbe stato da fare anche un pezzo di sterrato.Comunque chiariamo che non avevo dubbi sul garmin ma su chi gli ha inserito le rotte. Ciao sherpa
RispondiEliminaProbabilmente in antichità era asfaltata.
RispondiEliminaEh, già, mettiamoci anche un pò di sterrato, perchè già così com'è non va bene, 180 km con salite e discese nella nebbia ai primi di marzo. A giugno randonnee da 300 km con 10.000 metri di dislivello???? O direttamente l'Ironman, già che ci siamo....Quanto al gps, ho ancora qualche dubbio, perchè la durezza di certi tratti lui non le sente, ma le mie gambe sì. Ciao beduino
RispondiEliminaPrima di Giugno.....
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