sabato 28 agosto 2010

(3 Guadi X 2) + 1

Ancora un Sabato in balia del burattinaio della MTB, che ha studiato un bel percorsino, alla fine 70 Km e 1900 i metri di dislivello, mi sembra che non c'è male per una pedalata su ruote grasse.
Si parte dal campo base di Andrea, giusto poche centinaia di metri e siamo già su sterrato diretti al rifugio Pietra Corva, da qui ripercorreremo in senso contrario il percorso di 2 settimane fa fino al passo Penice, si pensava peggio, ma in questo senso il sentiero si presenta molto pedalabile, a parte il passaggio roccioso e l'ultimo tratto, sotto il passo che è in forte pendenza.
Il divertimento continua, scesi appena un poco verso Bobbio, proprio al primo tornante, ci infiliamo subito su un altro sentiero che aggira il monte e corre sui suoi fianchi finendo con una lunga discesa pietrosa, ma non troppo, che ci porta allo Scaparina.
Ora direzione Brallo per strada asfaltata, per poco, infatti prima che cominci la discesa per il paese si riprende la bucolica via infilandoci in un bosco , che tra un dubbio e l'altro sulla direzione giusta da prendere ci porta fino alla ridente località.
E qui scatta la "CAROGNA".......Il sentiero molto bello presenta numerosi tratti rovinati dal passaggio delle moto da cross che come una malattia feriscono questi vie che sono anche di chi cammina o di chi pedala.......BRUTTI DEBOSCIATI, VISTO CHE VI PIACE FARE I FIGHI CON LE VOSTRE MOTO DEL CAZZO E ROVINARE TUTTI I SENTIERI, PRENDETE CON LE VOSTRE SANTE MANINE ZAPPA E BADILE E METTETE A POSTO I VOSTRI SFACELI!!!!!!.
Arrivati al Brallo, il nostro prossimo passo è percorrere il sentiero chiamato "3 guadi"....Sarà, ma alla fine, come da titolo, io ne ho contati 7.
Infatti si scende seguendo il corso del torrente Montagnola, che ci fa anche da segnavia, fino al paese di Fego.
Il sentiero varia, da prima ripida discesa pietrosa, poi si fa piccolo e di terra battuta, poi strada bianca, sicuramente interessante, sale e scende e pedalin pedalando si attraversa il torrente più volte,7 per l'appunto, che da piccolo rigagnolo si fa sempre più largo, niente di che, ma c'è il tempo per bagnarsi i piedi.
Vorrei soffermarmi di più su questo tratto ma la strada è ancora lunga.
Raggiunto Fego si scende per Varzi, si passa da Santa Margherita Staffora e si lambisce il paese di Bosmenso, di qui parte il sentirero del "Grillo", Andrea attirato dall'idea di percorrerlo mi trascina sul tracciato, dopo aver chiesto informazioni che risultano contrastanti dobbiamo dare ragione a chi ci aveva scoraggiato, infatti ci ritroviamo a spingere le MTB per un lungo tratto di salita su pendenze improbabili e sotto il sole, la fine della salita coincide con l' inizio di un bosco, così ci godiamo un tratto di sentiero ombreggiato in quota che poi con ripida discesa ci porta a Monteforte, paesino toccato proprio una settimana fa.
Decidiamo di conservare un po' d'energia e continuiamo la discesa verso Varzi via bitume, la strada corre proprio sul crinale tra val Staffora e val Curone e ci porta dritto dritto alla piazza di Varzi.
Ora si punta a Pietra Gavina, prendiamo la piccola via Verdi che dopo poche centinaia di metri diventa sentiero pietroso il cui fondo migliora molto quando si trasforma in sentiero interdetto ai mezzi non autorizzati e quindi anche alle moto, nell'ultimo tratto percorriamo una vecchia mulattiera di cui possiamo apprezzare la pavimentazione originale.
Da Pietra Gavina poco da dire, si torna alla base via asfalto, quindi: Zavattarello, Romagnese e l'ultima salita per Casella, anche sta volta belli stanchi e appagati dal giretto.

Cesco (Il Pagliaccio)

P.S. Voglio ribadire che questi sentieri senza il passaggio di 4 coglioni in moto lasciati liberi di far danni sarebbero una vera FIGATA.

3 commenti:

  1. fantastico , bella idea quella di fare qualche bel giro in mtb in questa stagione .. anche perche' su strada a questo punto c'e poco da scoprire ... ciao, e a presto con tutti gli altri ..

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  2. Pienamente daccordo con te,per quello che riguarda i motociclisti,il giro mi è piaciuto anche se alla fine eravamo distrutti e abbiamo dovuto evitare l'ultimo pezzo di sterrato.Alla prossima

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  3. Cesco(Il Pagliaccio)30 agosto 2010 alle ore 17:30

    Sarebbe stato meglio seguire la tua idea originale ed evitare il "Grillo".

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