lunedì 13 maggio 2013

L' aspro territorio fra le quattro regioni.





Sabato 11 Maggio

Ancora una volta all' incrocio delle quattro regioni, terra difficile, dove il ciclista pedala sul nastro di catrame che corre, ora in profonde valli, ora in fitti boschi, ora su verdi pascoli o al fianco di tortuosi torrenti, non senza dure pendenze e lunghe salite.
Oggi affrontiamo un percorso a toccare tutte e quattro le regioni, non proprio quello classico, ma uno un po' più cattivo, con la ciliegina sulla torta finale, la salita da Zerba ai piani del Lesima.
Io, Andrea e Marco, il solito trio, e con noi Leo, già citato su queste pagine e già profondo conoscitore della zona, nonchè del lato idrogeologicogeografico, senza tralasciare flora e fauna, e Franco, altro conoscitore del territorio che vanta invece una profondossima conoscenza del lato enogastronomico, un gruppetto eterogeneo, non c'è che dire.
Varzi, il punto di partenza, ed è subito salita se pur breve per raggiungere, dopo poco più di 7 km, Fabbrica in val Curone, che risaliamo fino a Morigliassi dove deviamo, risalendo le pendici del monte Giarolo, all' omonimo abitato.
La strada continua con qualche saliscendi e un suggestivo passaggio nel castello di Borgo Adorno fino alla discesa finale a Cantalupo Ligure dove comincia la risalita della val Borbera, oltre Cabella Ligure e Comareto, la valle si fa sempre più stretta e passati sull' altra sponda del torrente comincia la dura ascesa verso Casa del Romano, oltre 16 i km da percorrere, si pedala chiusi nella stretta valle tra pendenze medie che vanno dai 4 fino al 10% e oltre, e passata Carrega Ligure il panorama si apre sul monte Antola e dopo il valico eccoci sulla cima Coppi di quest' oggi, a 1400 m.s.l.m. da dove si domina la val Trebbia.
Si comincia la discesa, direzione Torriglia, mentre il cielo è sempre più nuvoloso, la discesa, vista lago del Brugneto, è spezzata dopo località Bavastri da vari saliscendi e la salita che attraversa Garaventa fino al tunnel che preannuncia di nuovo la discesa, stavolta vista Torriglia, fino al fondo valle in località Ponte Trebbia.
Qualche km e la sosta ristoro è d' obbligo, si approfitta del piccolo alimentari sulla strada, anche Leo approfitta incredibilmente della tortina mandorlata che acquistiamo per fare rifornimento.
30 i km da percorrere in valle, e intanto anche le nubi nere che sembrano accompagnarci ormai da un po', decidono anche di bagnarci, un po',  tanto che è necessario infilare le mantelline.
la pioggia e un pallido sole si alternano in continuazione e intanto siamo a Traschio e comincia la seconda tremenda ascesa di oggi, altri 16 i km in salita, 9 per arrivare a Zerba, si sale nella val Boreca, sotto la pioggia e un cielo che comincia a tuonare, e dopo Zerba i km più terribili della giornata, quelli che ci dividono dai Piani del Lesima, pendenze spesso sopra al 10, ma anche spesso sopra il 15, leggo anche un 21% nel punto più duro, e quando spiana siamo a minimi del 9, ogni tanto un accenno di pioggia e anche qualche chicco di grandine.
Ma tutto a una fine e quando la strada spiana ancora panorami sulla lontana valle e dopo una discesa su stretta strada ai Piani ci si può rilassare un po', il fondo stradale infatti migliora e si arriva comodamene a Brallo di Pregola dove l' ultima lunga discesa ci porta al punto di partenza, Varzi.
Alla fine 150 km percorsi e ben oltre 3000 m di dislivello, duro dislivello accumulato tra lunghe salite e infiniti saliscendi, ancora una volta questa terra ci ha fatto assaggiare la fatica e ci ha fatto godere dei suoi panorami e dei suoi piccoli angoli nascosti che solo la bicicletta permette di gustare.




Prossimamente il video.

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