lunedì 1 ottobre 2012

Questa Domenica in Settembre...

Non sarebbe pesata così...
Se in questo periodo il divario tra me e le bestie del Team non fosse così ampio, così non mi resta che rubare le parole al grande cantautore per cominciare questo post che parla di fatica e sofferenza... Almeno per me.
Altra Domenica all' insegna delle martellate sulle gonadi, e sempre le mie, al fine sempre ben spiaccicate a forza di restare agganciato con le unghie e coi denti al gruppo, cosa che oggi però non mi è riuscita.
Stradella e Montù e mentre salutiamo Carlo e Dario che tornano prima verso casa, io ed il resto della marmaglia, cioè: Andrea, Marco(siz), Paolo, Ezio, Daniele, Angelo, Capo con l'aggiunta di Leo, Gianluca e Fabrizio, ci dirigiamo verso il Torrone per la traversata fino a Vicobarone, che raggiungiamo tranquillamente, ma mica per altro, Gianluca a forato per grazia divina e mentre si attende che recuperi contatto con il gruppo ce la si può prendere comoda.
Successivamente, rotta per Rovescala attraverso la "Campana", temuto avvallamento dalle dure erte.
Da lì si torna a Montù attraverso Fornace e Colombaia con successiva discesa in Val Versa.
C'è ancora tempo per una salita, si sale a Castana via Cà dei Colombi per puntare rapidamente verso Canneto con veloce discesa a Broni.
Comincia la galoppata di ritorno, cerco subito la testa del gruppo per testare le mie possibilità che mi è subito chiaro essere vicino allo zero, sarà più dura del previsto.
Il gruppo si muove rapido. scivola sul bitume con eleganza e ordine nella doppia fila che anche oggi s'è formata spontanea e dove tutti, o quasi, vogliono esser protagonisti e aiuto nel ritorno.
Tutti tranne me... Oggi non ce la posso fare e mi accontento dello stare agganciato, e con fatica, alle ruote dei compagni.
Bivio Vela, Fossarmato, giusto una tiratina per non fare il totale ciucciaroda, brusca frenata tra Prado e S. Alessio causa incrocio auto sulla strada stretta e dissestata che in verità si potrebbe affrontare con più calma e di nuovo al rilancio e a Lardirago l'ultima fucilata.
Mentre il mio corpo continua a cercare energie dove ormai non ne trova e non ne troverà più, mi lascio sfilare, è ora di tirare i remi in barca e anche Andrea mi segue così possiamo farci gli ulti km in tranquillità tra una battuta e l'altra sul nostro stato fisico in decadenza.
E se qualcuno vuol sapere com'è andata a finire là davanti... Chiedete a qualcun' altro... Io non c'ero.

Cesco

Nessun commento:

Posta un commento

Dai, scrivi qualcosa anche tu!