domenica 14 marzo 2010

Lugano Addio...

Sabato mattina è un'improvvisata: si decide di prendere l'auto per portare le ruote laddove nessuno di noi (eccetto il mitico Baffo Riccardo) è mai giunto prima: destinazione Como, x un giiretto sul lago alla ricerca di sole e clima mite. Mah, sarà, però la mattina è gelata, e quando arriviamo fuori Como al parcheggio di un Carrefour, per terra sono brina e strade bagnate a darci il benvenuto sul lago. Siamo io, Cesco, Riccà e Andrea (che non ricordo mai come fa di nome...) a lanciarci subito sui saliscendi di Chiasso, destinazione Lugano. Qualche allungo da sbruffoncelli per provocare l'inevitabile borbottìo del Baffo, l'atmosfera è allegra, e finalmente il sole inizia a scaldarci, anche se nei tratti all'ombra il lago si presenta ancora gelido e sonnecchione. Fuori dai cntri abitati non c'è molto traffico, a parte qualche piccola coda con automobilisti storditi (tutto il mondo è paese) al cellulare incuranti del resto del mondo. Ma vabbè, via verso Lugano, quattro foto, un filmino, e ci dirigiamo verso Porlezza, tra continui saliscendi e gallerie, con deviazioni sulla vecchia strada piuttosto piacevoli. Comincio a sentire il serbatoio un pò vuoto. Penso che sia ora di mangiare, ma sotto sotto comincio a sospettare che il problema sia un altro... speriamo bene. A Porlezza finalmente una bella pausa pranzo, con uno squisito gelato a fare da contorno e continue battute con i compagni di viaggio. Davvero una sosta piacevole, con capatina nel campeggio di Riccardo per controllare la sua piazzola. Bene, è ancora lì, nessuno l'ha rubata. Ripartiamo, decidendo di deviare a Menaggio, tornando quindi sul lago di Como per visitare la splendida piazzetta del posto. Il tempo scarseggia, e riprendismo presto la via di casa. Mancano ancora 30-40 km, comincia a fare caldo, e per me comincia una lunga crisi. Eccola, è arrivata LA COTTA, in maiuscolo. Sì, perchè davvero comincio a pensare di non farcela. Non vado + neanche a spinta. Ingurgito l'ultima banana, che mi aiuta, sì, ma sono soprattutto le tirate dei miei generosi compagni a salvarmi, questa volta, e il loro incoraggiamento mi spinge verso l'ultima difficoltà del giorno: la salita di San Fermo. Un tizio mi vede e mi dice: sei fermo, e come dargli torto?? Ingrano addirittura il 29!!!! Scollino dopo che gli altri si saranno fatti un caffè al bar con bisognini incorporati, penso, e finalmente inizia la discesa verso la macchina. 140 km di grandi emozioni, nel bene e nel male, con siparietti vari e risate finali davvero gustose. Grazie a tutti, amici, perchè oggi è stata davvero dura. Questa è la bicicletta che piace a me, nonostante tutto: una giornata da ricordare, con compagni-amici ad aspettarti nonostante tutto.
Beccatevi le foto e alla prossima!
Marco














































































































3 commenti:

  1. Grazie Picozz perchè mostri sempre il mio lato migliore!!!

    RispondiElimina
  2. Ah ah No, davvero, il siparietto finale è stato troppo spassoso!! E' stata una bella giornata, all'insegna della buona compagnia e dell'allegria, con Cesco e Riccardo a rimbeccarsi di continuo, con un "baffo" in splendida forma, sia fisica che umoristica. Grazie a tutti x il bel giro, e per il sostegno morale nel pieno della mia colossale cotta! Grazie a tutti sono arrivato in fondo. Stavolta me la sono vista davvero brutta.
    Belle le foto, eh? che ne dite? Rendono l'idea del giro o no??

    RispondiElimina
  3. E si!....Momenti indimenticabili.
    A Chiasso dove si stava tutti in silenzio.
    A Lugano dove duoleva l' ano.
    La "baraccopoli" di Porlezza e gli "amici" del baffo (A proposito di Lugano).
    E che dire di Laglio, dove tutti mi rincorrevano per chiedermi l' autografo, data la mia grande somiglianza con George...Clooney.
    Bella li!
    Alla prossima!

    RispondiElimina

Dai, scrivi qualcosa anche tu!