Volerò via lontano
sulle ali del vento
imitando un gabbiano.
Sopra il grigio più scuro
che impregna la terra
senza darci respiro.
Spezzerò le catene
che a noi schiavi del mondo
hanno messo alle ali.
Scapperò dal rumore
delle sudicie strade
senza farmi vedere.
Troverò ancora il sole
a illuminarmi la strada
e scaldare il mio cuore.
E dal cielo più azzurro
urlerò solitario...
LIBERTA'!
Mi sto rotolando per terra dalle risate.
RispondiEliminaNon per la poesia, sia chiaro, ma per la piega che sta prendendo questo blog.
Ma cosa siamo?
Filosofi della bicicletta?
Poeti dei pedali?
La prossima volta che si va in giro ci fermeremo in un campo fiorito per intrecciare delle ghirlande.
HA AH AH AH AH AH AH!!!!
Potrebbe essere interessante....
RispondiEliminaTuttavia quando sono in sella sono ben poco poetico e Andrea te lo può confermare se già non te ne sei accorto da te.
Presto nuove poesie nel blog dei ciclisti estinti...
Sì, sì......
RispondiEliminaMe ne andai in bicicletta,
per vivere in saggezza e profondità,
e succhiare tutto il midollo della vita,
e sbaragliare tutto ciò che non fosse vita,
per non giungere in punto di morte
e scoprire di non aver mai vissuto.
PROFONDO come il piantone di un telaio!!!!
RispondiEliminaHo scoperto le bici Canyon che si vendono solo via internet, ce ne é una completamente montata dura ace, con i mavic ksyrium e il telaio in alluminio (il carbonio continua a non convincermi completamente) a 1999 euri, buono no?
RispondiEliminaSe l'anno prossimo faccio una buona stagione potrei frci un pensierino per il 2011!!!!!
Buono!
RispondiEliminaLe conoscevo già.
Sono con te, io che il carbonio l' ho provato dico che non è sta gran cosa.
Meglio risparmiare sul telaio, con l' alluminio e avere un bel paio di ruote.
Notizia di stamattina, pare che i telai in carbonio di una nota casa stiano avendo grossi problemi di crepe.
Io sono figlio e nipote di fonditori, sono cresciuto in mezzo all'alluminio è un materiale che amo a prescindere, ma comunque piuttosto che il carbonio mi farei ancora un bel telaio in acciao che secondo me per quelli come me che non hanno grandi interessi di peso é ancora il materiale migliore per stare in sella oltre le quattro ore.
RispondiEliminaChi è sta nota casa???
Già, devo dire che questa mia seconda (ricordate la Oliva?) stagione con l'alluminio è stata una riscoperta, e di giri lunghi ne abbiamo fatti, ah se ne abbiamo fatti! Meglio un bel paio di ruote, davvero. Credo che saranno il mio prossimo acquisto x il 2010.
RispondiEliminaPer Barba: ottime le Canyon, le vendono solo su Internet per tenere basso il prezzo. Non male davvero. Ma pensa ancora al 2009, perchè possiamo fare ancora molto. Ti sei rimesso ora?
Devo metabolizzare la quantità di medicinali che ho nel sangue e veder come và domani dal dentista, ho fatto una settimana di riposo assoluto.
RispondiEliminaPer le vacanze mi dedicherò alla moglie che sta diventando una podista a tutti gli effetti, scortandola nei suoi allenamenti giornalieri, niente bici...
Voglio desiderarla...(la bici)
E sì, l' acciaio piace tanto anche a me.
RispondiEliminaMi piace il Casati Laser, quello tutto in acciaio, adesso ne fanno anche un modello con il carro post. in carbonio, mi sembra un po' una c....a.
Anche se ormai anche un telaio in acciaio costa l' ira di Dio. e lasciamo stare il titanio.
Cmq non sono contrario al carbonio, tutti ormai montiamo la forcella in carbonio, io anche la piega e il reggisella, ma ha tutto c'è un limite, a volte sembra che prima del carbonio non si potesse andare in giro in bici.
Eppure, come ah già detto Picozz, abbiamo fatto km su km sui nostri "rigidissimi" telai in alluminio e personalmente non ho mai avuto problemi.
Alla fine ciò che conta è la posizione.
giusto, e il feeling col mezzo che viene solo facendoci sopra km e km.
RispondiEliminaAnch'io ho la forc. e il reggisella in carbonio.
La mia prima bici era una ESPOSITO in alluminio,tutta in alluminio. Ed era uno spettacolo, avevamo raggiunto un feeling fantastico, ma ero io ad essere diverso....