Sabato mattina, uno degli specchi di bel tempo di questo ennesimo fine settimana d'instabilità metereologica.
Io, Andrea e Marcosiz si parte direzione Broni, giunti ai piedi delle colline minacciose nuvole nere ci danno il benvenuto.
Ne guardiamo lo spostamento per inventarci il giro che ormai disegneremo cercando di aggirare l'eventuale pioggia, del resto ho lavorato sulla bici alla grande, smontata e rimontata completamente, pulita a fondo, sostituiti: pignoni, catena, movimento centrale, pattini freno, cavi, smontato anche lo sterzo e il cambio per pulire bene le pulegge, rifasciato il manubrio e chi più ne più ne metta, e quindi non ho molta voglia di sporcarla subito.
Imbocchiamo la valle Scuropasso sotto qualche goccia di pioggia, la prima svolta per evitare le nere nuvolone è sulla Scorzoletta dopo di che passato Pietra de Giorgi l'indecisione ci assale.....Vabbè! A questo punto puntiamo a Montalto, è proprio li che ci guarda, tra l'altro bellissima luce questa mattina sulle piccole valli tra le prime colline.
Sì..Andiamo a Montalto ma per quale strada?
Dopo qualche e esitazione prendiamo a destra, scendiamo a Santa Giulietta via Castello e fatti poi un paio di km sulla via Emilia si svolta a sinistra per Oliva Gessi.
Da Oliva la strada per Montalto vien da sè, e infatti eccoci giunti a destinazione, classica sosta in piazza, oggi anche una capatina dal panettiere per una focaccina con i pomodorini, e con la panza piena discesa verso Lirio.
E' presto, possiamo fare altro, ancora salita, su a Francia via Michelazza e poi discesa verso Santa Maria.
Che si fa?....Ma si c'è ancora tempo, svoltiamo per Donelasco.
Eccoci lì di nuovo in salita, io come al solito chiudo la fila, ma ecco un auto dietro di me mi mette un po' d'ansia, cerco di dare spazio e....Dai spazio e dai spazio, la ghiaietta al bordo strada confonde il confine dell' asfalto e la mia ruota scivola e sprofonda nella sabbietta, la bici si blocca e il tutto da luogo ad una caduta a rallentatore e mentre rovino al suolo sul fianco sinistro la mia mente ha tutto il tempo per formulare il seguente pensiero:" Ma sei proprio un grandissimo coglioneeeeeeeeeeee!"
Mi rialzo alla svelta e faccio segno all' auto di passare, così posso vedere la signora alla guida che se la sghignazza, cosa che del resto faccio anch'io.....Ma che figura di....!
Ma via in sella, c'è da raggiungere Montù e poi scesi di nuovo in val Versa imboccare la panoramica....Ma c'è ancora tempo....Ed è Marcosiz che propone Torre sacchetti.
Io che sono davanti prendo la cosa alla lettera, fuori il braccio per indicare la svolta e via ancora in salita...Stavolta speriamo di stare in piedi.....
Sali sali ancora ed eccoci a Canneto.
Andrea mi guarda e mi dice:"Abbiamo fatto trenta facciamo trentuno"......Via Crucis.
OOOOOOOOOOOOOOK. Ma ecco che mentre imbocchiamo la discesa per Broni incrociamo un ciclista di pois rossi vestito, è Paolo che si sta facendo un giretto veloce e si unisce al gruppo.
Eccoci quindi lì, sul muro che porta alla cappella di San Contardo sull' omonimo monte che domina Broni.
Un attimo per riprendersi dalle dure pendenze, spesso sopra il 20% della breve ma faticosa erta e riprendiamo la via per casa.
E' Paolo che essendo il più fresco del gruppetto si sacrifica in una lunga tiratona combattendo contro il vento che soffia lateralmente contro, certo è stato un bel aiuto per noi un po' stanchi dal continuo saltare da una valle all'altra, e che alla fine abbiamo accumulando il discreto dislivello di 1400 m per 130 km.
Ma finiamo in gloria, raggiunta Pavia ed imboccata la Vigentina il vento ci da una mano e le gambe liberate dallo sforzo continuo dell' aria contraria cominciano a girare veloci e si raggiunge Siziano in un volo..Sembra d'essere quasi dei professionisti.
Cesco
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