Buon fine settimana ciclistico, tutto vissuto in Oltrepò, e oltre, con qualche piccola novità.
Sabato in compagnia di Andrea e Marcosiz, e fin qui nessuna novità, destinazione Pianello val Tidone per incontrare la salita che porta al passo Caldarola, vecchia conoscenza che però non ho mai affrontato partendo da casa, e infatti fanno un po' più male i primi km d'ascesa, dove viene colmata la maggior parte del dislivello.
Discesa verso Mezzano Scotti, davanti a noi c'è il Penice che stamane sembra un vulcano, con una enorme nube nera che circonda la cima.
Ed ecco prima d' entrare nel paese la svolta per la prossima salita, fino a poco tempo fa non percorribile in bdc, dato che sterrata nella parte finale, ma avvisati dall'esploratore Leo, del rimaneggiamento è ormai ora di andare a percorrerla.
Da Mezzano la strada sale in bella valle sfiorano piccoli centri abitati fino a Schiavi, dove la salita si fa un po' più impegnativa e poi all'ombra della Pietra Corva arriviamo a Praticchia dove puntiamo a Romagnese per imboccare la strada di casa che comprende ancora la salita al Carmine e la classica via della valle Scuropasso.
Alla fine un buon 170 km e circa 1700m di dislivello.
Dopo vari dubbi, la mattina di Domenica sono pronto per il giro con il Team, lo zoccolo duro è tutto al completo.
E via a battere ancora la strada che porta a Stradella per raggiungere Santa Maria, la destinazione è Pometo, il gruppo si divide in due, c'è chi prende la classica via di Crocetta e Canevino, mentre io e Marcosiz seguiamo Paolo e Capo per Golferenzo, deviando poi per Volpara e seguendo le indicazioni per Nibbiano.
La strada sale per poi con discesa molto panoramica, bel colpo d'occhio sulla val Tidone ed il lago di Trebecco, agganciarsi alla salita di Caminata, transitando per gli abitati di Cà Nova e Moncasacco, anche questa non l'avevo mai fatta....Chissà perchè!
Ricompattato il gruppo a Pometo si decide di tornare di nuovo per la val Versa, del resto la discesa in valle Scuropasso è sempre più problematica con quel fondo stradale.
Dopo non esereci fatti mancare ancora una salitella....Quella di Montescano, discesa a Broni e si punta a casa.
Il ritorno sembra aver preso una piega tranquilla, ma il sopraggiungere dei Maghernini fa pian piano nascere un po' di bagarre, e così si gioca fino a Prado dove salutati tutti ritorniamo nei ranghi per affrontare gli ultimi km con calma.
Cesco
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