Neve in arrivo nel pomeriggio, un rapido giro di opinioni e poi si decide per esser sicuri di non perdere il giro di uscire un po' in anticipo, che non si sa mai.
Terzetto collaudato, io, Andrea e Marco si parte direzione Pavia, l' aria è bella fresca. si sente già la neve che arriverà, ancor di più sull' argine dove un venticello fastidioso comincia a soffiare e si aggiunge alla compagnia in maniera stabile e costante.
Su da San Biagio e poi giù, direzione Parasacco.
C'è un ciclista, là davanti, l' amico ha la gambetta allegra e dietro scatta il gioco dell' inseguimento, a dir la verità il raptus prende Andrea, che già in discreta forma si spende per agganciare il "fuggitivo".
Come da copione, appena prima di chiudere sull' ignaro protagonista della nostra attenzione, alla rotonda di Parasacco lo vediamo girare a destra mentre noi si deve andare a sinistra.
Gioco finito come quasi le mie energie e intanto c'è sempre da combatter contro il venticello.
Mentre le punte dei miei piedi sono sempre più fredde transitiamo a Bereguardo, Battuda, Rognano e a Villarasca Andrea, trascinatore della giornata comincia l' ultima cavalcata verso Binasco e poi Lacchiarella, e trova anche la forza di accompagnarmi fino a casa, che c'è d' arrotondare il chilometraggio.
Giretto da manuale, 90 km per 30 di media, mi è bastato per stancarmi ben bene, certo il freddo non è amico mio, e intanto fuori ricomincia a nevicare...
Cesco
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