Dopo aver meditato sul da farsi ho deciso...
Chiudo qui con questo blog, cominciato un po' per caso che mi ha tenuto, a volte, troppo legato e mi ha fatto sentire, a volte, troppo in dovere di scrivere le mie umili vicende da ciclista qualunque.
Ma visto che nella vita già troppe son le costrizioni e visto che è mia ferma convinzione che bisogna tentar almeno di crepare da uomini liberi, anche dalle passioni(minchia... se le sto sparando grosse!), e sicuro che il mondo del ciclismo amatoriale e cicloturistico potrà fare a meno di questo spazio tenuto da un cialtrone quale sono e mi vanto di essere, pongo la parola fine a questo delirio.
E comunque l'appuntamento è sempre quello, su qualche salita/discesa dell'Oltrepò o a bere una birra sulla vetta del Penice, perchè anche se il diario finisce qui le ruote continuano a girare.
Ci si vede in strada!.. e basta.
Cesco
Diario di un ciclista qualunque
Ciao. Mi chiamo Cesco, ciclista qualunque. Faccio parte della squadra ciclistica Team Armofer-G.S. Vidigulfo e qui ci sono le piccole storie dei miei giri in bicicletta in compagnia degli amici che come me amano i momenti di esaltazione, libertà e fatica che la bicicletta sa regalare.
lunedì 19 maggio 2014
mercoledì 16 aprile 2014
Cà del Monte e Oramala.
Sabato 12 Aprile
Classica via per il Carmine da Broni e Scuropasso, con me Marco e strada facendo s'aggancia Andrea.
Raggiungiamo Torre degli Alberi, Calghera e Sant'Albano, la testa della val di Nizza, che percorriamo tutta fino allo Staffora.
Giusto il tempo di trovare la svolta e lasciamo la valle in direzione Cecima e poi Serra del Monte, salita che già ha qualche bello spunto ma il bello viene dopo.
A Serra svolta secca a sinistra, la strada si fa stretta e pian piano la pendenza si fa dura fino ad arrivare al 20% e otre, poi finalmente spiana e davanti a noi ecco l'osservatorio di Cà del Monte.
Discesa da prima un po' scomoda ma poi svoltato vero Bagnaria l'asfalto si fa liscio e ritornare in val Staffora risulta divertente.
Il mio piano originale prevede una salita sconosciuta che dovrebbe portarci a Sant'Alberto, ma quetsa volta ho toppato di brutto e la strada risulta essere sterrata...
Andrea propone di raggiungere Varzi, ormai a 3 km da noi e di salire a Pietra Gavina ma nel tragitto incrociamo la strada per Oramala... che facciamo?... Sia Oramala.
Ancora più faticosa di quel che mi ricordavo la strada porta all'omonimo castello, ma bisogna salire ancora per guadagnare la discesa verso Poggio Ferrato.
Puntiamo verso casa ripercorrendo la strada di andata, Sant'Albano, Calghera, Torre degli Alberi, Carmine, valle Scuropasso e via verso casa dopo circa 170 km e più di 1800 m di dislivello.
Domenica 13 Aprile
Ritrovo con MArco,Stefano e Picozz in quel di Pontelungo per una partenza tranquilla per poi, come dai calcoli, venire raggiunti dal resto della marmaglia vidigulfese e non... e la velocità si alza.
Paolo oggi detta il percorso e dopo aver raggiunto Mornico da Cigoglnola e Pietra de Giorgi propone la salita che da Torricella Verzate ritorna in questo paesello compiendo una sorta d'anello, rafforzata dal tratto di strada che sempre da qui porta a Boffalora.
Bella salitella che presenta vari punti con percentuali a doppia cifra che, nonostante molto vicina, non avevo mai percorso... c'è sempre da imparare.
Da Boffalora si scende via Fitti per raggiungere la Bosco Caselle e restando in costa ritorniamo a Broni.
Salutiamo Paolo, Fabrizio e il Gulmi che si trattengono in zona nell'attesa di qualche gruppo agguerrito, mentre noi si punta diretti verso casa.
Ritorno comunque bello pimpante, belle tirate di Daniele e Mellu, ma non solo, per me giusto una tiratina prima del bivio vela consapevole che m'impianterò sulla sua salitella, viste le gambe di legno che mi ritrovo, ma viene concesso qualche secondo per rientrare.
Alla fine c'è tempo per una fuga d'Andrea che prende il largo, dietro il gruppo sonnecchia ma Ezio non si sottrae e così finisce... con due uomini soli al comando.
Cesco
Classica via per il Carmine da Broni e Scuropasso, con me Marco e strada facendo s'aggancia Andrea.
Raggiungiamo Torre degli Alberi, Calghera e Sant'Albano, la testa della val di Nizza, che percorriamo tutta fino allo Staffora.
Giusto il tempo di trovare la svolta e lasciamo la valle in direzione Cecima e poi Serra del Monte, salita che già ha qualche bello spunto ma il bello viene dopo.
A Serra svolta secca a sinistra, la strada si fa stretta e pian piano la pendenza si fa dura fino ad arrivare al 20% e otre, poi finalmente spiana e davanti a noi ecco l'osservatorio di Cà del Monte.
Discesa da prima un po' scomoda ma poi svoltato vero Bagnaria l'asfalto si fa liscio e ritornare in val Staffora risulta divertente.
Il mio piano originale prevede una salita sconosciuta che dovrebbe portarci a Sant'Alberto, ma quetsa volta ho toppato di brutto e la strada risulta essere sterrata...
Andrea propone di raggiungere Varzi, ormai a 3 km da noi e di salire a Pietra Gavina ma nel tragitto incrociamo la strada per Oramala... che facciamo?... Sia Oramala.
Ancora più faticosa di quel che mi ricordavo la strada porta all'omonimo castello, ma bisogna salire ancora per guadagnare la discesa verso Poggio Ferrato.
Puntiamo verso casa ripercorrendo la strada di andata, Sant'Albano, Calghera, Torre degli Alberi, Carmine, valle Scuropasso e via verso casa dopo circa 170 km e più di 1800 m di dislivello.
Domenica 13 Aprile
Ritrovo con MArco,Stefano e Picozz in quel di Pontelungo per una partenza tranquilla per poi, come dai calcoli, venire raggiunti dal resto della marmaglia vidigulfese e non... e la velocità si alza.
Paolo oggi detta il percorso e dopo aver raggiunto Mornico da Cigoglnola e Pietra de Giorgi propone la salita che da Torricella Verzate ritorna in questo paesello compiendo una sorta d'anello, rafforzata dal tratto di strada che sempre da qui porta a Boffalora.
Bella salitella che presenta vari punti con percentuali a doppia cifra che, nonostante molto vicina, non avevo mai percorso... c'è sempre da imparare.
Da Boffalora si scende via Fitti per raggiungere la Bosco Caselle e restando in costa ritorniamo a Broni.
Salutiamo Paolo, Fabrizio e il Gulmi che si trattengono in zona nell'attesa di qualche gruppo agguerrito, mentre noi si punta diretti verso casa.
Ritorno comunque bello pimpante, belle tirate di Daniele e Mellu, ma non solo, per me giusto una tiratina prima del bivio vela consapevole che m'impianterò sulla sua salitella, viste le gambe di legno che mi ritrovo, ma viene concesso qualche secondo per rientrare.
Alla fine c'è tempo per una fuga d'Andrea che prende il largo, dietro il gruppo sonnecchia ma Ezio non si sottrae e così finisce... con due uomini soli al comando.
Cesco
martedì 8 aprile 2014
5/6 Aprile
Sabato 5 Aprile
Ponte della Becca e poi deviazione sull'argine verso Bressana, vento malefico tutto contrario, strade ancora un po' bagnate.
A Casteggio via verso le collline per Schizzola... due maroni arrivarci ma questa strada è una delle mie preferite... Arpesina, Biancanigi e poi si va tra i saliscendi di Stefanago e Fortunago fino ad arrivare al Carmine.
Un po' di mp3 nelle orecchie, devo dire che questa di Frankie Hi-NRG ci sta proprio bene nella playlist..
"Pedala- Insegui la tua storia ovunque vada
Pedala- Macina chilometri di strada
Pedala- L'hai voluta tu la bicicletta
Pedala. più in fretta
Pedala- più in fretta"
Al Carmine classica traversata da Pometo e Crocetta...
Nota- La prossima volta devo passare attraverso il centro di Canevino, non l'ho mai fatto ma promette bene, dev'esserci un bel muretto.
E giù in val Versa, rampa di lancio verso la pianura e verso casa che...
"E' solo una questione di rapporto tra ingranaggi
e tutto fila liscio fino a che non ti scoraggi
che l'unico motore qui sei tu con il fiatone
a spingere in salita per la vita il carrozzone"
E buona strada a tutti.
Domenica 6 Aprile
Io e Marcosiz si sta piacevolmente conversando mentre si comincia a pedalare quando, due voci gracchianti ma famigliari irrompono nei nostri padiglioni auricolari da dietro.
Il Barba e Dedè appaiono così alle nostre spalle agganciandosi fino al bivio per Stradella dove lasciamo loro ed il piccolo gruppo che si è formato alle nostre spalle... Ciao, alla prossima.
Si torna in val Versa, Marco vuole fare la salita che attraverso Squarzine arriva a Cella, a questo punto propongo di restare in costa... Francia, Crocetta e scesi in valle Scuropasso passando da Cerchiara propongo di fare in salita la strada che una settimana fa ho percorso con Picozz per scendere da Montalto. Come prevedevo la stradina ha il suo perchè, da segnalare due belle rampe, la prima che tocca il 17% e la seconda il 19.
Da Montalto classico taglio attraverso le colline da Boffallora, Pietra e Cigognola.
A Broni Marco è incontenibile, deve avere un po' di tensione da scaricare e subito da una piega bella allegra all'andatura, ogni ciclista avvistato davanti a noi viene recuperato e sorpassato, tranne uno... coso... come si chiama?... Cannondale... di Pieve o Locate... Giuseppe forse... Bè! Comunque s'aggancia, del resto siamo un buon passaggio per lui e a me non resta che tener botta.
Cesco
mercoledì 2 aprile 2014
Petizione
Pare che ci sia un'associazione di motociclisti che lotta per aprire al traffico motorizzato su sentieri, mulattiere, prati e pascoli.
Il C.A.I. chiede a chi è interessato di firmare una petizione online entro l'8 Aprile per fermare l'approvazione di questa deroga che verrà discussa in consiglio regionale della Lombardia.
Io un pensiero ce lo farei, se andate in MTB e se non volete essere speronati da una moto che esce da un sentiero mentre scendete a 60 all'ora da qualche discesa dell'Oltrepò... ma anche solo per buonsenso...
La petizione si firma qui:
https://secure.avaaz.org/it/petition/Consiglio_Regionale_Lombardia_NO_AL_TRAFFICO_MOTORIZZATO_SU_SENTIERI_MULATTIERE_PASCOLI_E_BOSCHI/share/?new
Il C.A.I. chiede a chi è interessato di firmare una petizione online entro l'8 Aprile per fermare l'approvazione di questa deroga che verrà discussa in consiglio regionale della Lombardia.
Io un pensiero ce lo farei, se andate in MTB e se non volete essere speronati da una moto che esce da un sentiero mentre scendete a 60 all'ora da qualche discesa dell'Oltrepò... ma anche solo per buonsenso...
La petizione si firma qui:
https://secure.avaaz.org/it/petition/Consiglio_Regionale_Lombardia_NO_AL_TRAFFICO_MOTORIZZATO_SU_SENTIERI_MULATTIERE_PASCOLI_E_BOSCHI/share/?new
lunedì 31 marzo 2014
29/30 Marzo
Dopo lo scorso fine settimana, tra lavoro e brutto tempo, dove son riuscito a guadagnare solo un giretto bagnato a Montebruciato, siamo giunti alla fine di Marzo.
Un po' più libero posso sfruttare le due giornate di sole e, finalmente alleggerito anche nel vestiario, è tutto un altro pedalare.
Sabato 29 Marzo.
Dopo varie trattative con Marcosiz mi ritrovo a fare avanti e indietro sulla Vigentina mentre aspetto il compagno che, appena arriva, mi propone di aspettare il fantomatico gruppo in partenza da Pieve che dovrebbe passare di qui tra breve.
Ci assicuriamo di non aspettare inutilmente grazie ad un collega fermo a bordo strada in quel di Zeccone e dopo una decina di minuti ecco il gruppetto che arriva, alla fine una 15/20ina di personaggi noti tra cui Piero e Michele in buona forma, soprattutto il secondo.
Percorso... Broni, Colombarone, giù da Montescano, Montù... un po' di costa e discesa a S. Maria e risalita da Montescano per ripercorrere la stessa strada per il ritorno.
Ritorno con velocità abbastanza sostenuta grazie ai più in forma, già citati, per me una tiratina all'andata, giusto per non fare brutta figura, ma un ritorno da ciuciaroda, anche volendo impossibile per me mettere il muso davanti.
Domenica 30 Marzo
Nonostante il cambio dell'ora mi voglio godere anche questa bella mattinata.
Appuntamento con Picozz alle 7:45... azz!!! Ruota forata... ma prima delle 8:00 siamo comunque in sella puntando di nuovo l'Oltrepò.
Vediamo cosa possiamo fare... intanto arriviamo a Broni poi... Cigognola, Pietra e Mornico e via per il Rosso. Passati poi sotto l'arco di Oliva Gessi tagliamo per la piccola strada che attraversando una piccola valle porta a Calvignano e a questo punto Montalto è dietro l'angolo.
Discesa in valle Scuropasso da un altra piccola strada che sbuca tra Villa Fornace e Carolo... questa da fare in salita dev'essere bella saporita... la prossima volta.
Qualche km in valle evitando i partecipanti alla G.F. di Sant'Angelo che riusciamo ad incrociare nonostante gli sforzi per evitarli, e poi ci rimettiamo in salita per Bosco Casella, da qui tanto vale restare sulla costa per tornare a Broni.
Ritorno con venticello contrario ma nonostante tutto ad una velocità rispettabile, relativamente alla preparazione atletica... e agli "atleti" stessi.
Cesco
Un po' più libero posso sfruttare le due giornate di sole e, finalmente alleggerito anche nel vestiario, è tutto un altro pedalare.
Sabato 29 Marzo.
Dopo varie trattative con Marcosiz mi ritrovo a fare avanti e indietro sulla Vigentina mentre aspetto il compagno che, appena arriva, mi propone di aspettare il fantomatico gruppo in partenza da Pieve che dovrebbe passare di qui tra breve.
Ci assicuriamo di non aspettare inutilmente grazie ad un collega fermo a bordo strada in quel di Zeccone e dopo una decina di minuti ecco il gruppetto che arriva, alla fine una 15/20ina di personaggi noti tra cui Piero e Michele in buona forma, soprattutto il secondo.
Percorso... Broni, Colombarone, giù da Montescano, Montù... un po' di costa e discesa a S. Maria e risalita da Montescano per ripercorrere la stessa strada per il ritorno.
Ritorno con velocità abbastanza sostenuta grazie ai più in forma, già citati, per me una tiratina all'andata, giusto per non fare brutta figura, ma un ritorno da ciuciaroda, anche volendo impossibile per me mettere il muso davanti.
Domenica 30 Marzo
Nonostante il cambio dell'ora mi voglio godere anche questa bella mattinata.
Appuntamento con Picozz alle 7:45... azz!!! Ruota forata... ma prima delle 8:00 siamo comunque in sella puntando di nuovo l'Oltrepò.
Vediamo cosa possiamo fare... intanto arriviamo a Broni poi... Cigognola, Pietra e Mornico e via per il Rosso. Passati poi sotto l'arco di Oliva Gessi tagliamo per la piccola strada che attraversando una piccola valle porta a Calvignano e a questo punto Montalto è dietro l'angolo.
Discesa in valle Scuropasso da un altra piccola strada che sbuca tra Villa Fornace e Carolo... questa da fare in salita dev'essere bella saporita... la prossima volta.
Qualche km in valle evitando i partecipanti alla G.F. di Sant'Angelo che riusciamo ad incrociare nonostante gli sforzi per evitarli, e poi ci rimettiamo in salita per Bosco Casella, da qui tanto vale restare sulla costa per tornare a Broni.
Ritorno con venticello contrario ma nonostante tutto ad una velocità rispettabile, relativamente alla preparazione atletica... e agli "atleti" stessi.
Cesco
mercoledì 19 marzo 2014
16 Marzo
Domenica 16 marzo
Lavoro, lavoro e lavoro, qualche rogna casalinga e anche questa settimana si esce solo la Domenica, cerchiamo almeno di fare un giretto saporito, anche se non è proprio l'approccio più sano alla bici star fermi dei giorni e poi martellarsi gli zebedei... ma tant'è.
Giornatona di sole e caldo e... di vento, le bandiere alle stazioni di servizio garriscono mica male e già l'andata verso Broni si preannuncia più faticosa del previsto e salito a Cigognola e Pietra dè Giorgi, sulla costa di Boffalora alle raffiche ci si può appoggiare.
Raggiungo Montalto e mi getto verso la val Ghiaia per risalirla... o deciso, oggi Canavera.
Lasciata alle spalle anche quest'ultima discendo per pochissimi km la valle Scuropasso fino a che non scorgo in lontananza un puntino bianco... dovrebbe essere lui, ritorno sui miei passi e mi concedo qualche minuto al sole nell'area pic-nic fino a quando ecco arrivare... Picozz con cui ero n contatto cell.
Proseguiamo verso Pometo per poi raggiungere Golferenzo attraverso la stretta strada che passa da Moncasacco e Ca' Nova.
Bei panorami oggi, la luce incidente risalta i particolari e in lontananza, dalla solita foschia che opprime la val Padana, si erge la cresta più alta del massiccio del monte Rosa.
A noi, intanto, non resta che scendere in val Versa e recuperare la strada di casa passando dalla panoramica di Stradella. Strada di casa che è ancora battuta dal tenace venticello, almeno siamo in due, potremo dividere la fatica anche se il rientro, sugli ultimi km, propone un fastidioso mal di gambette, una cosa così non la sentivo più dal 99.
Cesco
Lavoro, lavoro e lavoro, qualche rogna casalinga e anche questa settimana si esce solo la Domenica, cerchiamo almeno di fare un giretto saporito, anche se non è proprio l'approccio più sano alla bici star fermi dei giorni e poi martellarsi gli zebedei... ma tant'è.
Giornatona di sole e caldo e... di vento, le bandiere alle stazioni di servizio garriscono mica male e già l'andata verso Broni si preannuncia più faticosa del previsto e salito a Cigognola e Pietra dè Giorgi, sulla costa di Boffalora alle raffiche ci si può appoggiare.
Raggiungo Montalto e mi getto verso la val Ghiaia per risalirla... o deciso, oggi Canavera.
Lasciata alle spalle anche quest'ultima discendo per pochissimi km la valle Scuropasso fino a che non scorgo in lontananza un puntino bianco... dovrebbe essere lui, ritorno sui miei passi e mi concedo qualche minuto al sole nell'area pic-nic fino a quando ecco arrivare... Picozz con cui ero n contatto cell.
Proseguiamo verso Pometo per poi raggiungere Golferenzo attraverso la stretta strada che passa da Moncasacco e Ca' Nova.
Bei panorami oggi, la luce incidente risalta i particolari e in lontananza, dalla solita foschia che opprime la val Padana, si erge la cresta più alta del massiccio del monte Rosa.
A noi, intanto, non resta che scendere in val Versa e recuperare la strada di casa passando dalla panoramica di Stradella. Strada di casa che è ancora battuta dal tenace venticello, almeno siamo in due, potremo dividere la fatica anche se il rientro, sugli ultimi km, propone un fastidioso mal di gambette, una cosa così non la sentivo più dal 99.
Cesco
mercoledì 12 marzo 2014
9 Marzo
Domenica 9 Marzo
Un periodo d'intenso lavoro e un impegno pomeridiano mi costringono ai box e a rinunciare ad uscire di Sabato, poco male, che vuoi fare, mi accontenterò di questa bella mattinata domenicale.
Deciso a puntare su Pometo faccio la classica via della costa, Castana, Cella, Francia e Crocetta passando da Castelrotto ch'è... rotto, strada chiusa per frana ma in bici ci si passa tranquilli.
Da Pometo mi faccio cullare dai tornanti della discesa che porta a Caminata, un'occhiatina anche al val Tidone per poi guadagnare la val Versa da Stadera e Golferenzo da dove scendo a Santa Maria.
La discesa da Golferenzo mi sembra sempre più infida, pur se il fondo stradale non è male le numerose depressioni del manto stradale rischiano di farti trovare senza più presa tra ruote e asfalto, del resto non è l'unica.
Comincio ad incontrare qualche ciclista, vediamo se trovo qualcuno con cui condividere la strada del ritorno, riesco ad agganciare un duo prima di Abaredo ma giusto il tempo d'un cambio e ci si saluta, ma sì... buona così... nonostante lo scarso allenamento si faccia sentire, un bel giretto senza soste e sotto il sole, e chi m'ammazza...(Toccata di palle).
Cesco
Un periodo d'intenso lavoro e un impegno pomeridiano mi costringono ai box e a rinunciare ad uscire di Sabato, poco male, che vuoi fare, mi accontenterò di questa bella mattinata domenicale.
Deciso a puntare su Pometo faccio la classica via della costa, Castana, Cella, Francia e Crocetta passando da Castelrotto ch'è... rotto, strada chiusa per frana ma in bici ci si passa tranquilli.
Da Pometo mi faccio cullare dai tornanti della discesa che porta a Caminata, un'occhiatina anche al val Tidone per poi guadagnare la val Versa da Stadera e Golferenzo da dove scendo a Santa Maria.
La discesa da Golferenzo mi sembra sempre più infida, pur se il fondo stradale non è male le numerose depressioni del manto stradale rischiano di farti trovare senza più presa tra ruote e asfalto, del resto non è l'unica.
Comincio ad incontrare qualche ciclista, vediamo se trovo qualcuno con cui condividere la strada del ritorno, riesco ad agganciare un duo prima di Abaredo ma giusto il tempo d'un cambio e ci si saluta, ma sì... buona così... nonostante lo scarso allenamento si faccia sentire, un bel giretto senza soste e sotto il sole, e chi m'ammazza...(Toccata di palle).
Cesco
mercoledì 5 marzo 2014
2 Marzo
Domenica 2 Marzo
Ma quant'acqua sta venendo giù quest'anno?
Questo fine settimana sembra non dover finire di piovere, alla fine, però, il cielo comincia ad aprirsi e questo pomeriggio si può pensare ad una sgambata.
Con Marco, Andrea e Stefano ci si dirige a Pavia e poi, visto che l'Oltrepò sembra ancora sotto una spessa coltre di nubi e vista la fame di sole, puntiamo dove il cielo sembra più blu.
Passata la città imbocchiamo l'argine e dopo qualche km ci ritroviamo facenti parte di un gruppetto di una quindicina d'elementi.
Il circuito di S. Biagio e Parasacco scorre via tranquillo, almeno fino alle Bozzole quando s'innesta l'elemento di rottura, casaccavintageaquadrisinglespeedverde, dopo aver passato qualche km nelle retrovie comincia una fuga solitaria, dietro il gruppetto pare non farci caso ma pian piano si scatena l'inseguimento, anch'io mi lascio un po' prendere, grosso sbaglio, per arrivare a Pavia mi tocca dar fondo a tutto ciò che ho, e anche oggi non ci resta che tornarcene a casetta.
Cesco
Ma quant'acqua sta venendo giù quest'anno?
Questo fine settimana sembra non dover finire di piovere, alla fine, però, il cielo comincia ad aprirsi e questo pomeriggio si può pensare ad una sgambata.
Con Marco, Andrea e Stefano ci si dirige a Pavia e poi, visto che l'Oltrepò sembra ancora sotto una spessa coltre di nubi e vista la fame di sole, puntiamo dove il cielo sembra più blu.
Passata la città imbocchiamo l'argine e dopo qualche km ci ritroviamo facenti parte di un gruppetto di una quindicina d'elementi.
Il circuito di S. Biagio e Parasacco scorre via tranquillo, almeno fino alle Bozzole quando s'innesta l'elemento di rottura, casaccavintageaquadrisinglespeedverde, dopo aver passato qualche km nelle retrovie comincia una fuga solitaria, dietro il gruppetto pare non farci caso ma pian piano si scatena l'inseguimento, anch'io mi lascio un po' prendere, grosso sbaglio, per arrivare a Pavia mi tocca dar fondo a tutto ciò che ho, e anche oggi non ci resta che tornarcene a casetta.
Cesco
lunedì 24 febbraio 2014
Castellania 2014
Sabato 22 Febbraio
Del resto... c'è chi va a Lourdes, chi a Medjigorje, noi ciclisti del pavese non si può mancare, vista anche la relativa vicinanza, al pellegrinaggio annuale al paese natio... e dove ora riposa, il campionissimo... fausto Coppi.
Così, dopo lo scorso fine settimana poco entusiasmante e invitante visto l'andazzo meteo, Andrea lancia l'idea e alle 8:00 siamo in partenza in compagnia anche di Marco e Marco(Picozz).
Oggi dovrebbe essere una bella giornata ma per ora è nebbia e umidità, ma arrivati a Pavia... Miracolo!!
No!... niente astri roteanti o altre cose eclatanti, per noi è già miracoloso veder squarciata la fitta foschia e finalmente baciati dal sole si pedala con più vigore, o meglio si pedalerebbe con più vigore se non fosse per un vento molesto che par aver deciso di rendere il nostro viaggio un po' più difficoltoso.
A Rivanazzano qualche piccola indecisione sulla strada da seguire, ma alla fine ci ritroviamo sul vecchio percorso che ci portò qualche anno fa dal campionissimo.
Sembra d'esser passato da queste parti solo ieri, del resto sono le strade conquistate col sudore delle pedalate che restano impresse nella mente... e poi...il gps aiuta!
Lasciata la pianura si sale a Volpeglino e dopo esser transitati nell'abitato di Inselmina si scende con fin troppo ripida discesa su San Ruffino.
dopo qualche pedalata in val Grue si svolta a Rocca Grue per lambire Cerreto per poi planare sulla provinciale che porta verso l'ultima salita che passando da Costa Vescovado ci divide da Castallania.
Pochi minuti al sole seduti ai piedi del monumento a Coppi e al fratello Serse, una breve visita alla tomba dei due, il tempo per mangiare un boccone e si ritorna sui nostri passi per guadagnare la via del ritorno che ormai per tradizione passa dai brevi e duri muri di Arpicella, Casasco, Zebedassi e Pozzol Groppo, così salutate la val Grue e Curone possiamo scendere in val staffora, a Rivanazzano, dove ci possiamo concedere una breve sosta dissetante, e dopo il passaggio a Pavia con classico gelatino corroborante abbiamo ormai le forze per percorrere l'ultimo tratto d'asfalto che ci divide da casa dove rientro dopo i circa 160, assolati, chilometri.
Cesco
Del resto... c'è chi va a Lourdes, chi a Medjigorje, noi ciclisti del pavese non si può mancare, vista anche la relativa vicinanza, al pellegrinaggio annuale al paese natio... e dove ora riposa, il campionissimo... fausto Coppi.
Così, dopo lo scorso fine settimana poco entusiasmante e invitante visto l'andazzo meteo, Andrea lancia l'idea e alle 8:00 siamo in partenza in compagnia anche di Marco e Marco(Picozz).
Oggi dovrebbe essere una bella giornata ma per ora è nebbia e umidità, ma arrivati a Pavia... Miracolo!!
No!... niente astri roteanti o altre cose eclatanti, per noi è già miracoloso veder squarciata la fitta foschia e finalmente baciati dal sole si pedala con più vigore, o meglio si pedalerebbe con più vigore se non fosse per un vento molesto che par aver deciso di rendere il nostro viaggio un po' più difficoltoso.
A Rivanazzano qualche piccola indecisione sulla strada da seguire, ma alla fine ci ritroviamo sul vecchio percorso che ci portò qualche anno fa dal campionissimo.
Sembra d'esser passato da queste parti solo ieri, del resto sono le strade conquistate col sudore delle pedalate che restano impresse nella mente... e poi...il gps aiuta!
Lasciata la pianura si sale a Volpeglino e dopo esser transitati nell'abitato di Inselmina si scende con fin troppo ripida discesa su San Ruffino.
dopo qualche pedalata in val Grue si svolta a Rocca Grue per lambire Cerreto per poi planare sulla provinciale che porta verso l'ultima salita che passando da Costa Vescovado ci divide da Castallania.
Pochi minuti al sole seduti ai piedi del monumento a Coppi e al fratello Serse, una breve visita alla tomba dei due, il tempo per mangiare un boccone e si ritorna sui nostri passi per guadagnare la via del ritorno che ormai per tradizione passa dai brevi e duri muri di Arpicella, Casasco, Zebedassi e Pozzol Groppo, così salutate la val Grue e Curone possiamo scendere in val staffora, a Rivanazzano, dove ci possiamo concedere una breve sosta dissetante, e dopo il passaggio a Pavia con classico gelatino corroborante abbiamo ormai le forze per percorrere l'ultimo tratto d'asfalto che ci divide da casa dove rientro dopo i circa 160, assolati, chilometri.
Cesco
mercoledì 12 febbraio 2014
8/9 Febbraio
Sabato 8
Uscita mattutina in questo Sabato, visto le previsioni che promettono pioggia, meglio un po' di nebbia la mattina.
Grande confusione alla partenza, grazie a me che non ho avvertito per tempo certa gentaglia... ve lo dico sempre che non dovete fidarvi della mia memoria... e qualche indecisione sulla meta, alla fine siamo sempre io, Andrea e Marco che ci dirigiamo verso l'Oltrepò riuscendo anche anche a vedere un po' di sole.
Si ripete il copione di settimana scorsa e s' imbocca la via di casa mentre pian piano il sole pian piano sparisce dietro le nubi... solidarietà con chi l' ha presa nel pomeriggio.
Domenica 9
Anche oggi in cerca del sole, dopo tanti giorni di buio che mi pareva d' essere nel paese di Nosferatu.
Stesso terzetto di ieri con l' aggiunta di Picozz.
Sempre Oltrepò, sempre Colombarone, ma oggi si sale a Montù e poi puntiamo sulla salita di Torre Sacchetti che Andrea decide di affrontare dalla parte più dura.
All'incrocio con Monte Bruciato intanto ecco arrivare un ciclista che avvicinandosi rivela la sua identità... Leo... gira gira va sempre a finire che trovi i soliti quattro pirla.
Quindi ritorno in quintetto con Leo che contribuisce a tenere vivace il ritorno, già reso saporito dal venticello.
Cesco
Uscita mattutina in questo Sabato, visto le previsioni che promettono pioggia, meglio un po' di nebbia la mattina.
Grande confusione alla partenza, grazie a me che non ho avvertito per tempo certa gentaglia... ve lo dico sempre che non dovete fidarvi della mia memoria... e qualche indecisione sulla meta, alla fine siamo sempre io, Andrea e Marco che ci dirigiamo verso l'Oltrepò riuscendo anche anche a vedere un po' di sole.
Si ripete il copione di settimana scorsa e s' imbocca la via di casa mentre pian piano il sole pian piano sparisce dietro le nubi... solidarietà con chi l' ha presa nel pomeriggio.
Domenica 9
Anche oggi in cerca del sole, dopo tanti giorni di buio che mi pareva d' essere nel paese di Nosferatu.
Stesso terzetto di ieri con l' aggiunta di Picozz.
Sempre Oltrepò, sempre Colombarone, ma oggi si sale a Montù e poi puntiamo sulla salita di Torre Sacchetti che Andrea decide di affrontare dalla parte più dura.
All'incrocio con Monte Bruciato intanto ecco arrivare un ciclista che avvicinandosi rivela la sua identità... Leo... gira gira va sempre a finire che trovi i soliti quattro pirla.
Quindi ritorno in quintetto con Leo che contribuisce a tenere vivace il ritorno, già reso saporito dal venticello.
Cesco
Iscriviti a:
Post (Atom)