giovedì 17 novembre 2011

Torno subito!

Appena mi rimetto dall' intervento.
E già!.... Ride poco il pagliaccio ciclista qualunque, un ernia più circoncisione mi metteranno fuori gioco per qualche tempo, e resterà in stad by anche il blog, nel frattempo buon divertimento.
E a presto il video !!!:-)

domenica 13 novembre 2011

Sull' acque..






Dopo un Sabato stancante, del resto il giro con i Lacchiarella fa arrivare il contakm a più di 100, io, ma anche Andrea, ci si rende conto di essere un po' a corto d' energie, ma la Domenica c'è in programma il Ticinocrazytor.
Dopo un ultimo summit, decidiamo all'ultimo minuto di evitare la partenza con il resto del Team, una 15ina di minuti di vantaggio ci permetterà di percorrere la sponda d'andata con tranquillità e vederli sopraggiungere più o meno al ponte delle barche di Bereguardo........Almeno i piani erano quelli....Ma purtroppo non li abbiamo intercettati.
Quel ch' è certo, è che comunque, come spesso capita, il giretto ha preso una piega inaspettata.
Qualche sorpresa c'era d'aspettarsela, del resto il fiume azzurro in settimana s'è fatto grosso e la piena provocata dalle piogge ha lasciato qualche traccia.
Sulla sponda d'andata, quella di Zerbolò, c'è qualche grossa pozzanghera fangosa prima del Canarazzo, e un allagamento, facilmente aggirabile, nel canale d' attraversare nel bosco del Mezzanone, più un paio di alberi caduti , ma per il resto tutto è posto.
Anche nella sponda di ritorno, quella di Torre d'Isola, tutto sembra normale, almeno fino al caro ponticello di legno, infatti l'avvallamento da superare prima del comodo passaggio è completamente allagato, lo aggiriamo MTB in spalla passando tra la vegetazione, del resto...............Non vorremmo mica bagnarci i piedi?........E no!....Noi le cose o le facciamo bene o niente.
Ed è così che dopo aver passato Torre d'Isola puntiamo dritti al ultimo tratto di fuori strada con entrata al campo da golf.
Anche qui tutto ok....Ma è alla famosa chicane....Quella della discesina veloce con parabolica che....Dobbiamo fermarci....La conca davanti a noi, ancora invasa dall' acqua, forma un bel laghetto.
Andrea non ha dubbi...."Non si può tornare indietro".....????....
Per farla breve mi trovo a pedalare con l'acqua che arriva al mozzo e la parte più profonda deve ancora arrivare, infatti......Dopo parecchi metri riemergo con le gambe fradice fin sopra il ginocchio, meno male che pur essendo a metà Novembre non fa poi così freddo!
E non è finita, un paio di metri d'asciutto e altre decine di metri sommerse d'acqua....Vabbè! Cosa vuoi che siano 20 cm...Ormai!...Tanto vale fare due foto.
E ormai tanto vale gettarci anche verso l'ultimo tratto di sentiero basso che costeggia il fiume, ma oggi è come starci dentro, e le acque torbide di questa giornata nascondono fin troppo bene il bordo del sentiero....Sarà meglio stare il più possibile verso sinistra per evitare il bagno completo.
Ma anche questa volta c' ha detto bene, giusto un ultima scivolata sulla ripida salitella coperta di fango che ci permette di riemerge definitivamente dalle acque e un ultima sosta al lavaggio.
Oggi non se ne poteva proprio fare a meno....Sia per i mezzi...Che per gi uomini.

Cesco

sabato 12 novembre 2011

Che careta!!!

Sabato 12 Novembre

Ancora un Sabato con i Lacchiarella Boys in compagnia di Andrea, Campo, Marcosiz e Picozz.
Il giro è sempre quello, il classico anello invernale con passaggio da Vigevano.
Si parte tranquilli e la velocità resta calma fino a Pavia, poi sull'argine comincia il divertimento. Anch'io mi sento bene e indugio nelle prime posizioni, tappo un buco, qualche giro.... E così fino a Vigevano......Grossissssimo sbaglio, ho speso troppo e quando spero di poter tirare il fiato c'è sempre qualcuno a rilanciare.
Com'è come non è a Vigevano il momento follia raggiunge il culmine, anche per la fuga che s'è creata, ma è dopo il ponte sul Ticino che mentre mi prodigo in un accelerata mi coglie un dolore acuto al fianco....Che careta!!! ...Già a corto di fiato è per me il colpo di grazia, devo rialzarmi e respirare a fondo, giusto quei classici 30 secondi che bastano per prendere 50 metri irrecuperabili, del resto le bestie vanno sempre forte e i ciuciaroda sanno come preservare le forze, poi arrivo io che sono un coglione......
Fortunatamente dietro di me sopraggiunge Michele, oggi compagno di crisi, una buona compagnia per arrivare fino a Binasco dove ritrovo gli altri....Primo fra tutti Andrea, ad aspettarmi, ed ecco anche Campo e Marcosiz, mentre Picozz molto saggiamente a tagliato da Parasacco.
Minchia che fatica!!!

Cesco