martedì 28 settembre 2010

domenica 26 settembre 2010

Ho lasciato le reni sul Monte Alpe.

Massima sofferenza per il Pagliaccio che oggi non rideva per niente.
Al fine siamo riusciti ad attuare il piano che ha tentennato quando alcuni membri hanno dovuto rinunciare alla partecipazione, ma cinque audaci hanno comunque dato vita alla seconda edizione del: "MTBMONTEALPETOUR" che quest'anno si è però trasformato nel:"MTBMONTEALPEPENICETOUR", aggiungendo fatica al già duro percorso.
Quattro i partecipanti del Team: io, Andrea, Picozz, Ezio con la partecipazione dello straniero Michele Aido Lacchiarella, che ha spolverato il suo vecchio mezzo per l'occasione.
Arriviamo al punto di partenza verso le 08:00, dopo la partenza all'alba delle 06:30, ad attenderci c'è Andrea già sul posto.
Un po' di freddo mentre ci si prepara per l'impresa, ma ci si scalderà alla svelta, giusto il tempo di saltare in sella e cominciare la fatica.
Il terreno non è certo come lo scorso anno ma di fango ce nè e le nostre ruote raddoppiano presto il loro volume e non ci facciamo mancare neanche qualche bell' incontro ravvicinato con i bei pozzangheroni sul sentiero, ed è così che con i piedi bagnati che cominciamo la dura discesa a Panigà.
Qui l' attacco della salita per il Monte Alpe ci aspetta, ma come già successo a Daniele che ruppe i raggi, oggi è Picozz a dover abbandonare il gruppo per la rottura del cambio della sua.......Cosa.
Il povero se nè tornato alle macchine percorrendo la strada quasi completamente a piedi.....Massimo rispetto.
La salita è lunga ma la giornata è stupenda, l' aria tersa e ci mostra i panorami di colori vivi e anche lo sguardo arriva oltre la pianura, fino alle alpi.
Giù dall 'Alpe si punta al passo e poi alla vetta del Penice, si percorre la via dell'asfalto e appena sotto la cima inbuchiamo il nuovo sentiero scoperto da Andrea.....Bello, vario, divertente, faticoso, panoramico.......No Andrea......Il sentiero.
Pedala pedala si conclude questo anello con un secondo passaggio al passo e affrontiamo l'ultimo tratto che ci riporterà al rifugio Pietra Corva.
Già conosciuto da me e soprattutto da Andrea penso sia piaciuto anche ai nostri compagni, a parte forse il pauroso muro da superare spingendo la MTB su terreno ripido e scivoloso.
Alla fine si arriva alla meta, il cerchio si chiude e le stanche membra ringraziano.
Duro percorso che questa volta è stato reso ancora più duro dal passaggio dal Penice, fango pozzanghere, discese pietrose che sembra d'avere i coglioni in centrifuga, lunghe salite, sentieri stretti nella vegetazione, sentieri aperti sui crinali, sentieri scivolosi, sentieri a tratti scorrevoli, sentieri per niente praticabili, spine che graffiano, rami che ti agganciano e non vogliono mollare, grandi panorami, cadute, specialmente del cinghiorider Ezio che sentendosi nel suo ambiente naturale si lascia prendere dall'euforia, e questa volta......... Niente colpo di reni, le ho lasciate direttamente per strada.
Grazie a Michele, che si è dimostrato un buon compagno di viaggio, ma non c'erano dubbi.
Un po' d'amarezza per Picozz.
E per ultimo un saluto ad Andrea, grande Andrea, grandisssssimo, number one, sei il migliore...................Mavaffa..........

Cesco(IL Pagliaccio)

P.S. Aggiornamento del mattino dopo.......Sono sderenato come non mi è mai capitato dopo un giro in bici.

martedì 21 settembre 2010

MTBPeniceMonteAlpeTour2010



AGGIORNAMENTO
Si avvicina il giorno e per ora il meteo sembra essere propizio.
Partecipanti confermati:
Andrea l'esploratore, il pagliaccissimo Cesco, Marco e il suo trespolo(Che la forza sia con te), Ezio lo Yeti, Mellu il concimatore, presumo che ci sarà anche Daniele, e un pensiero al Presidente che leggendo questo post si mangerà indubbiamente i coglioni.



Il programma definitivo dovrebbe essere questo.


26 Settembre 2010
TEAM ARMOFER GS VIDIGULFO
organizza la seconda edizione del:
MTB Monte Alpe Tour
La partenza sarà alle 06:30
Punto di partenza rifugio Pietra Corva alle 08:00
Il percorso sarà quello dello scorso anno
arricchito della salita al Penice(Via asfalto)
con successiva discesa su sterrato e ritorno
al passo su bel sentiero panoramico.
Cambia quasi completamente il sentiero di ritorno
al rifugio.


Se ci sono problemi sulla data o sugli orari fatelo sapere.

Il Muflone pagliaccio dell'appennino pavese.

lunedì 20 settembre 2010

Dammi solo un minuto....

...cantava qualcuno. Io ieri mattina non cantavo per niente, le gambe non giravano proprio, però il minuto, o forse anche solo 30 secondi, mi sarebbe bastato per rientrare sul gruppo là davanti, 3-400 metri più in là. Invece niente, ma tant'è, ormai è una costante. Peccato per Andrea-Stefano-Marco che mi hanno (generosamente) aspettato per poi vedere gli altri andar via così. Ho capito una cosa: approfitterò sempre di tutte le forature del gruppo per avvantaggiarmi, visto che poi la frenesia per recuperare il tempo perduto forza(?) il gruppo a ritmi per me insostenibili (almeno per ora). Vabbè...
Dopo quest'inizio che parla della fine, veniamo al giretto, che vede alcune defezioni (non defecazioni, x quello chiedere a un certo Mellu...) importanti, tipo Cesco impegnato nel recupero del suo ormai agonizzante mezzo di trasporto motorizzato, Ivan impegnato con la Coppa Lombardia, i locatesi, Michele dell'AIDO, Alberto da un pò latitante...Scusate se dimentico qualcuno. In compenso i presenti sono tutti belli carichi, e dopo l'arrivo a Broni con alcune strappate un pò insensate, su per Canneto (arrivo ultimo in mezzo alla nebbia....) e in costa verso Pometo, dove mi riprendo e vedo il gruppo "un attimino sfilacciato". Sosta alla fontana, raggi di sole, dove si va, cosa si fa, si torna indietro un pezzo fino a Torrone (ma non si magna a Natale? Non è un pò presto?), dove Capo buca. Attesa con gruppo sparpagliato, e mentre piano piano riprendo la strada verso Montù, vengo passato da uno stormo di F16, Tornado, non so, non ho visto bene. Non riesco assolutamente a cambiar marcia, e perso lungo la strada, immagino che lo stormo sia passato da Montù (ma potrebbe aver girato dovunque, chi lo sa cosa fanno quei pazzi là davanti). Scavallo il muro dentro Montù ed incontro un signore che mi conferma "vai vai sono avanti"... Riprendo così un pò di brio e scendo a manetta, per incontrare il solo Marco ad attendermi. Panoramica in due e fuori da Broni vedo Andrea e Stefano, col gruppo là davanti. L'andatura va subito sui 38-40, ma non basta. Il resto lo sapete.
Ciao a tutti, belli e brutti.

Marco

domenica 12 settembre 2010

Ritorno a Pendezza.

Visto i soliti dubbi sul percorso è Andrea che spinge per ripetere il duro giro di Pendezza che con i suoi più di 120 km di lunghezza e i suoi quasi 1000 metri di dislivello da affrontare su percentuali di tutto rispetto, si conferma un percorso per temerari se aggiunto alla compagnia non accomodante che si presenta questa mattina al punto di partenza.
Punto di partenza che anche questa Domenica è affollato e arricchito dei locatesi, Michele del Lacchiarella, il solito Gulmini, questa volta senza prole al seguito e Ivan il teribbbile, da registrare il ritorno di Riccardo il Mario Baffo Bross.
La partenza è rumorosa, tra scarpette che si agganciano, catene che saltano sui pignoni, a cercare il giusto rapporto, e biciclette che sferragliano.
Qualche km di tranquillità ma già l'andata sarà sostenuta, si macina rapidamente il tratto di pianura che ci separa dalla collina e in meno di un'ora siamo già sulla panoramica di Stradella.
Eccoci salire a Montù, e poi......Bergamasco, Maccarone dei Frati, Poggiolo,Cerizzola, Torrone,Prago, Casa Mascandola e Vicobarone con il suo muro.
Si scende a Pianello passando da Montalbo, qualche km di val Tidone ed eccoci alla bestia nera del giorno, la salita per Pendezza.
Ognuno col suo passo, come al solito, si sale per la erta e uno dopo l'altro ci si ritrova in cima, non proprio, c'è ancora un piccolo sforzo, 3/4 tornanti per arrivare a Costa Labò e guadagnare lo scollinamento che ci riporta in val Versa.
Precedo il gruppo, sono deciso a far scendere tutti da Golferenzo evitando la strada abbastanza rovinata che passa da Volpara.
Mi paro davanti alla svolta a mo di servizio d'ordine, è l' unico modo, quelli scendono come dei posseduti e non guardano ne a destra ne a sinistra.
I ragazzi ritardano, qualcuno a bucato, ma alla fine eccoli apparire, c'è comunque anche chi non si è fatto mancare un lungo nei vigneti e una bella scivolata alla svolta che in effetti ha quasi tutto l'asfalto completamente sgretolato, giusto quei pochi metri, ma bastano.
Discesa tranquilla alla ricerca di una fontanella per riempire le borracce.....Trovata!
Ma la tranquillità finisce appena superata Santa Maria, infatti si scatena una folle corsa e alla salita della panoramica di Stradella il gruppo si spezza in due.
Strano a dirsi il ritorno ci vedrà divisi, per quel che riguarda noi nelle retrovie: ci compattiamo e troviamo l'andatura giusta, visto che buona parte di noi sono di Siziano decidiamo di modificare il solito itinerario per tornare dalla Vigentina.
Buona settimana tutti.


Cesco. Il Pagliaccio

giovedì 9 settembre 2010

Memorial Riboni

Qualche foto del memorial Riboni di questa sera in Pavia, con Andrea, Cesco e il piccolo Lorenzo. Che dire? Un ottimo Daniele Gulmini fa 5° assoluto dietro a dei mostri da paura... lascio i commenti agli altri. Tra le foto anche Ivan del Magherno Bike, sempre grintoso ma un pò pasticcione nel conteggio dei giri...


















domenica 5 settembre 2010

Settembre.


Gruppo numeroso al ritrovo in questa Domenica d'inizio Settembre.
Non poteva essere che così dato che ormai tutti sono rientrati dalla villeggiatura e la giornata invita ad un bel giro in bici, sole e clima ottimo.
Si sale a Cigognola, Pietra de Giorgi e Montalto via Boffalora su bel crinale panoramico.
Discesa e risalita a Pometo via Canavera mon amour e poi Canevino, Crocetta, Santa Maria della Versa e stradella per guadagnare la via di casa.
Che dire?
Niente.......Tutto come al solito, e per voi l'altimetria.
Saluti e baci.


Cesco il pagliaccissimo

venerdì 3 settembre 2010

Cambio orario

Con questa Domenica l'orario di ritrovo per il classico giro si sposta alle pre 8:00.

mercoledì 1 settembre 2010

Ciclisti e Caramba.




Estratto dal verbale di pattuglia di Carabinieri.




In data 29/08/2010 io e il collega si prestava servizio di posto di blocco in quel di Strardella presso l'area di servizio posta in via Repubblica quando si avvistava un ciclista proveniente da direzione sud.
Il suddetto ciclista procedeva con incredibile sussiego intrattenendo una discussione al telefono cellulare rappresentando per se e per gli altri un grande pericolo.
Accortomi del procedere incosciente dello sportivo mettevo mano alla paletta per fermare la sua folle corsa.
Fermato il ciclista, questi si identificava come Cinerari Stefano e dichiarava che dopo aver passato la mattina della Domenica a oziare era stato spinto dai sensi di colpa a inforcare, circa alle ore 16:00, la sua bicicletta di marca Pittarello per intraprendere un giro in Oltrepò.
Informato il Cinerari che era stato fermato a causa dell'uso sconsiderato del cellulare mentre era alla guida del suo mezzo, questi cadeva dalle nuvole, anzi, assumeva anche un fare strafottente ridacchiando sotto i baffi.
Il Cinerari veniva anche trovato privo dei normali documenti d'identità, quindi dopo un consulto con il collega si valutava l'ipotesi di portare il Cinerari presso la centrale dove sarebbe stato trattenuto per 24 ore.
A questo punto, il Cinerari con grande superbia e non poca arroganza, rivolgendosi al collega e a me medesimo con fare quasi intimidatorio, ci intimava, per l'appunto, di prendere al più presto una decisione dato il suo stato d' atleta sudato.
Constatata l'effettiva sudorazione presente sul fisico del Cinerari, che unita al clima serale, poteva essere causa di malanno, si decideva di lasciare il Cinerari libero di riprendere la sua corsa, con un consiglio....La prima volta si perdona, la seconda si condona, la terza si bastona.


Cesco (Il Pagliaccio)



P.S......O raga!...Si fa per scherzare.....W l'Arma!