domenica 30 maggio 2010

La pendenza di Pendezza.


E' stato così, vista l'indecisione sul percorso mi sono autonominato capocarovana e portato il gruppo a provare la salitella di Pendezza, provata qualche settimana fa da me e Andrea.
I presenti, oltre a me: Paolo, Ezio, Daniele, Mellu, Gigi, Beppe e i due Maghernobike, Gulmini e Ivan, insomma un sacco di gentaglia con la dinamite nelle gambe.
Andata con andatura regolare e dopo un oretta stiamo già scendendo dalla panoramica di Stradella e posiamo le ruote in val Versa, Montù e poi sul crinale fino a Torrone per poi puntare a Vicobarone.
Si sa, in salita c'è chi va come un treno e chi un po' meno.....Come me, ma ci si ricompatta qua e la, a Trevozzo una sosta forzata per attendere Beppe che fora in discesa da Montalbo.
Risaliamo la val Tidone per qualche Km ed ecco l'imbocco della salita, leggo la gioia nei miei compagni nell'affrontare una così stupenda sfida, tutti mi ringraziano.....Si, lo so che vi siete divertiti.
Alla fine della salita ci saluta Gianluca che oggi ha problemi di tempo e quindi ha la macchina posteggiata ad Albaredo e punta al mezzo prendendo la strada che dovrebbe essere la più breve, per noi ancora uno sforzino, dopo una breve discesa ci aspettano gli ultimi 3/4 tornanti in salita.
Finita la fatica si scollina per tornare in val Versa dove subito ne inizia un'altra.
A tutta birra con continui rilanci fino ad incontrare nuovamente la panoramica, io, Beppe e Gigi perdiamo terreno, i semafori e la rotonda fanno il resto, ma ad Albaredo gli altri ci stanno aspettando per ricominciare il momento follia che dura fino a Fossarmato dove arriviamo tra scatti e controscatti e belli cotti, almeno per quel che mi riguarda, e via che si torna a casina a velocità di crociera, niente volata oggi, ci siamo già fatti male a sufficienza.
Beccatevi l' altimetria e guardate la salita di Pendezza quant'è rossa.

Qui le foto del Gulmini che oggi ha fatto tutto un servizio fotografico completo:http://danielegulmini.blogspot.com/2010/05/oltrepo-con-i-vidigulfoarmofer-boys-vs.html

Il Pagliaccio

P.S.
Per Mercoledì io, Andre e Picozz ci si sposterebbe in macchina a Pianello per poi fare un bel percorsino cattivo, se qualcuno ha tempo e voglia ci faccia sapere.

sabato 29 maggio 2010

Un po' di MTB.

Ticinocrazytour stamattina per me ed Andrea che da un po' voleva sentire la nuda terra sotto le ruote grasse.
La vegetazione rigogliosa rende diverso il percorso affrontato così spesso nella stagione invernale, anche pedale da queste parti in divisa estiva ha il suo perchè..
C'è qualche allagamento, il primo nel canale che si affronta al di la dell'argine dopo il cancello, argine che ritroviamo ripulito, , e nel classico passaggio sempre fangoso prima del ponticello di legno, qui nonostante cerchiamo di restare sula traccia più alta siamo costretti ad un breve guado.
La salita della cascata invece, dove il fondo è sempre viscido, si presenta liscia e scorrevole, in compenso ne usciamo flagellati dalla vegetazione.
Altro guado dopo la "Casa sul fiume", il sentiero nel suo tratto più basso, quando corre proprio a fianco del fiume è sommerso per un centinaio di metri, l'acqua nel punto più profondo ci permette di farci qualche pedalata con i piedi in ammollo.
Vabbè......Per lo meno questa volta sono riuscito a rientrare a casa prima che piovesse, in compenso un bel pomeriggio soleggiato.

Il pagliaccio

giovedì 27 maggio 2010

Nuovo orario.

Si avvertono le signorie vostre, atleti di provato valore e onestà, nonchè a tutti coloro che si uniscono saltuariamente al nobile gruppo nelle mattine della Domenica che la partenza in quel di Vidigulfo è da questa settimana anticipata alle 7:30.
Buone pedalate a tutti.

Il pagliaccio

mercoledì 26 maggio 2010

FIGATA!!

Sta sera il Pasi mi ha parlato del sito "www.openrunner.com", c'è da divertirsi ti calcola il percorso e dislivello mostrando anche il profilo altimetrico.
Per esempio ho provato a fare il percorso di Domenica.
Di seguito il link:

Cesco

domenica 23 maggio 2010

Gruppo compatto.

Gruppo unito e compatto stamattina per un giretto veloce, poco meno di 100 Km, c'è chi vuol rientrare alla svelta per l'aperitivo offerto da Dario.
Ci siamo quasi tutti, manca Daniele che non ha voluto mancare l'appuntamento con la G.F. di Broni, presente, anche se solo al via, il presidente che impartisce la sua benedizione ai partenti.
Montalto per Pietra de Giorgi, Mornico e il Rosso e un veloce ritorno da Lirio con tiratona finale di Ezio che si prodiga per permettere l'esplosione della volata finale.
Foratura per Mellu che dopo qualche km dalla partenza si accorge di aver lasciato a casa le borracce, ma come avvenne per il famoso episodio tra Bartali e Coppi, c'è Pasi che con grande spirito di sacrificio e abnegazione gli passa una delle sue.
Al giro di boa, alla fontane di Montalto recuperiamo anche Leo, che dopo l'infortunio di qualche tempo fa ritorna a battere le strade, che detto così è un po' ambiguo, ma ci siamo capiti.
Al ritorno ecco che s'incontra anche Stefano, sempre alla ricerca della forma fisica.
Sicuramente, per quel che mi riguarda, un fine settimana molto soddisfacente.

Cesco

sabato 22 maggio 2010

Primo Penice.

Ogni ciclista, a secondo di dove vive, ha i suoi appuntamenti fissi, per noi pavesi con lo sguardo sempre rivolto all'Oltrepò e alle sue colline dove andiamo a ricercare le salite più a portata di mano, uno di questi è senz'altro il passo del Penice.
Come sottrarsi a quest'ascesa?
Il meteo che ormai sembra essersi assestato ci da finalmente la possibilità di poter pensare all'incontro con il nostro benamato.
Partenza alle 6:30 per me ed Andrea.....Sorpresa!....C'è anche Riccardo........In ritardo.
Vabbè....Alla fine si parte, è presto, ma vogliamo essere a casa per le 14:00 e sono pur sempre 170 Km.
Valle Scuropasso fino a Passo Carmine, discesa in val Tidone, salita da Romagnese, andiamo a incrociare la strada che sale da Bobbio per poi tornare da Varzi.
Tutto regolare, sosta alla fontana, sosta gelato, ed io mi diverto a fare incazzare Riccardo che non perde occasione per donarci le sue perle di saggezza, alla fine siamo anche in anticipo, peccato, avevamo il tempo anche per salire alla vetta, sarà per la prossima volta.
E poi.....Non dimentichiamoci del Giovà.

Cesco

venerdì 21 maggio 2010

Vieni anche tu dai Rinco Boys

Sì, ormai è così che chiamo i Brazzo boys. Giovedì esco dal tunnel del cesso, e rivedo la luce scintillante della mia bici lanciata a velocità massima sul giro Brazzo, Dio lo benedica ! Con Cesco, Andrea, Marco Pasi, Daniele ed Ezio (a cui piace soffrire evidentemente, perchè arriva sempre all'ultimo secondo utile tutto sudato!!) partiamo sul circuito Brazzo, e quando arriva il gruppone stavolta fa davvero paura. Ci prendono prima di Bereguardo, appena il tempo di rompere il fiato e saliamo ai 40 sul cavalcavia!!! Bentornato Marco, beccati subito 'sta legnata nelle gambe già massacrate dal lavoro "casalingo". Ci installiamo sulla metà del gruppo, e come al solito coperti bene ci trasciniamo fino a Besate, da dove si comincia a risalire verso la testa. Vedo un Cesco sempre attento a segnalare i pericoli, un Andrea pimpante e più a suo agio nel gruppo, ritrovo un eccellente Marco nonostante il mal di gola, Ezio come al solito formato "treno" là davanti a menare. Di Daniele non dico niente perchè non lo distinguevo, ma immagino che facesse il suo "sporco lavoro" anche lui. Insomma, cose belle che mi mancavano da troppo tempo!!! Finisco il giro a Binasco sparando le ultime cartucce sui due cavalcavia, neanche messo male con le gambe, e via verso casa con Cesco ed Andrea che ringrazio x aver calato un pò. Rientro alle 19:45, stanco e soddisfatto come sempre. Morale: vieni anche tu nei Rinco Boys, ti divertirai, vedrai!

domenica 16 maggio 2010

Domenica di sole......INCREDIBBBILE!.

E si!
Dopo un Sabato mattina nuvoloso, e direi anche freddino passato con Andrea facendo il giro di Vigevano, le previsioni non si smentiscono, e se pur cominciata con qualche nube scura, la Domenica volge al sole.
Certo poteva essere appena appena più caldo, avremmo sofferto meno nelle discese, dove il "Fresco", si è fatto sentire.
Bella ciurma in partenza, io, Andrea, Paolo, Daniele, Ezio, Mellu, Marco P. e c'è anche Carlo, Capo, si rivede Gigi e uno degli amici di Locate che ci accompagna fino a Pavia, per strada si aggiunge anche l'amico di Ceranova, mancavano giusto pochi irriducibili e saremmo stati al completo.
Si viaggia allegri e per strada ci agganciamo a un altro gruppo che ci precede, un bel passaggio fino a Stradella dove le strade si dividono.
Per noi c'è la Panoramica e la valle Versa da risalire, e poi ancora su, passando da Volpara fino a scollinare in val Tidone.
La salita è bella lunga e oggi il panorama è perfetto, l' aria è pulita, le alpi all'orizzonte, le colline verdi, tutto è così stimolante......Talmente stimolante che nell'amico Mellu non poteva che scatenarsi il richiamo della natura.
Ma dove fare esplodere tutta questa forza........OPS!
O POBBACCO!.......Perchè non in una casa in costruzione?
Appena Picozz finirà il suo cesso sapremo a chi farlo collaudare.
Ma intanto anche oggi il numeroso gruppo si assottiglia, tra chi deve rientrare presto e chi è ancora in cerca della forma fisica.
Ma se pur più corto, continua la corsa del trenino grigio rosso con me, Paolo, Daniele, Ezio, Mellu e Marco P., spezza l'uniformità dei colori il Ceranovese.
Arrivati in val Tidone, passando da Stadera si risale subito per la Caminata, e a Pometo classica sosta prima di gettarci in picchiata per la valle Scuropasso.
Da qui in poi si galoppa alla grande, vedo spesso i 40 orari e anche oltre in qualche momento follia, come prima della Becca quando raggiungiamo Maver Junior che certo non si sottrae al gioco.
Salutato anche lui, la salita del bivio Vela ci fa rallentare e così comincia un momento di calma, fino a Lardirago dove l'andatura si rialza per la pirlata finale.
Bè......Che dire.....115 Km un po sofferti, gambe a pezzi, ma soddisfatto.

Cesco



domenica 9 maggio 2010

Se continua così...
















Che folla!

Partenza super affollata oggi al ritrovo delle 8:00.
Tra Team Armofer G.S. Vidigulfo e il clan dei Locatesi si forma un bel gruppone.
Si parte tranquilli per poi aumentare pian piano, con il gruppo che si arricchisce di altri vari gruppi inglobati nell'avvicinamento a Broni.
Ad Albaredo l'andatura si alza decisamente e si comincia a perder pezzi, così è che io, Andrea e Marco P. ci si ferma ad aspettare quella vecchia mummia coriacea di Riccardo.
Ovviamente impossibilitati a recuperare il resto della marmaglia, ma sarebbe comunque stata dura stare in gruppo, ci inventiamo il nostro giro: Canneto per poi restare sul crinale fino alla discesa attraverso Michelazza e per finire.....Fitti, Pietra de Giorgi, Cigognola e via verso casa con una bella andatura allegra, cambi regolari, e tiratina finale.
Questo per quel che riguarda noi, degli altri aspettiamo notizie.

Cesco

sabato 8 maggio 2010

Salita inedita.

La solita partenza alle 8:00 per me ed Andrea.
Arrivati a Broni, si sale a Canneto per poi scendere in val Versa via Monteveneroso.
Montù e Vicobarone per raggiungere la val Tidone e poi questa sconusciuta, si lascia la valle per salire seguendo le indicazioni per Pendezza, strada stretta e ariosa, si comincia con qualche sali scendi per poi affrontare delle buone pendenze, non c'è che dire, salita cattiva quanto basta e anche qualcosa in più.
Come si pensava la salita ci porta sulla strada che da Tassara va a Stadera, quindi la seguiamo per un po' per poi salire ancora e guadagnare la discesa verso Santa Maria passando da Volpara.
Certo che per essere l'8 Maggio si è patito un bel freddo.
Via verso la Panoramica e Stradella per il ritorno
Anche oggi un po di pioggia e poco sole sui nostri 135 km.

Cesco



OTZTALER

Avvenuto ieri l' ultimo sorteggio.
Come era prevedibile siamo definitivamente e inequivocabilmente fuori.
Quindi, se interessa, c'è la Coppi il 4 Luglio.
Fatevi avanti.

giovedì 6 maggio 2010

C.S.I.

Ricostruiti i fatti di Domenica, nulla ancora sappiamo di Sabato.
Dalle testimonianze di due dei partecipanti e quindi testimoni oculari e non solo, nella fattispecie stiamo parlando dei due pericolosi ciclisti Mellu e Ivan.
Con la complicità del duo: Paolo, Ezio, e i "Due Locatesi".
Ovvero: Fabio e............Mingo?
Pare che il gruppetto abbia dato vita ad un' animata e alquanto barbarica scorribanda sulle strade dell' Oltrepò.
Saliti a Pietra de Giorgi, scendevano a Casteggio per poi aggredire la salita che passando da Tronconero e Calvignano arriva a Montalto, luogo che ha visto anche l' amico Gulmini conquistare un ottimo 6° Posto alla Garlasco/Montalto.
Per poi guadagnare la via di casa attraverso Lirio e la Vallescuropasso a velocità folle incutendo il terrore negl' incauti che hanno avuto la sfortuna d' incontrarli.

Liberamente tratto dai racconti di Mellu e Ivan.

Cesco:-)


domenica 2 maggio 2010

Ma com'è bello....












Andare in giro per i colli Bolognesi con una Vespa Special.........
Bè!! Anche in bici non sono mica male.....Anzi!
Anche se......Che faticaccia.....
Scrivo questo post non privo di senso di colpa per essere andato a questa G.F. senza Picozz che ci teneva tanto, ma è rimasto bloccato a casa.
E anche per non aver potuto esaudire Marco P., che puntuale come al solito, mi telefona, quando ormai sono a Bologna, per chiedermi se esco in bici, ma vedo che hai trovato compagnia.
Arrivati circa alle 7:40 nei viali già assaliti dai ciclisti, ma ancora abbastanza sgombri dal traffico, abbiamo tutto il tempo per prepararci e avviarci alla solita caccia del percorso.
Dopo aver salvato un collega di Ravenna che aveva chiesto incautamente indicazioni ad un logorroico 70enne, secondo me reduce anche da una notte di cocaina, riusciamo a mettererci sulla retta via.
Baciati dal sole caldo e accarezzati dal vento, che non ci abbandoneranno per tutto il tempo, pronti via siamo già un bel gruppetto di dissidenti, in un attimo siamo fuori città e viaggiamo a velocità di crociera verso i colli.
Cosa dire di questo percorso?
Paesaggisticamente molto bello, per chi come noi non lo conosceva è stato "Senza pace".
Sicuramente selettivo, lo dimostra il fatto che abbiamo assistito ad un passaggio delle teste di serie abbastanza frantumato: 3 fuggitivi, poi un gruppetto di una decina e altri gruppi più o meno numerosi e tutti abbastanza distanziati.
Implacabile il susseguirsi dei dieci denti da superare con le loro salite, da quella lunga di Badolo fatta di tira e molla, a quella breve ma dura di Zappolino, la Bortolani, di cui sentiamo parlare durante il percorso, che si propone con qualche km regolare e poi in quota, su un crinale battuto dal vento, ci serve una serie di sali scendi tutti da gustare, e ancora l'ultimo colle "Monte San Donato", scesi di poco dal nono, Ganzole, sono una serie infinita di mangia e bevi che hanno il potere di frantumarti gli zebedei, per poi servire alla fine 200 metri di puro dolore con il muro finale.
Su questo ultimo tremendo strappo, colui che mi precede, s'impianta e rischia di cadere costringendomi a staccare il piede e a poggiarlo in terra, riesco incredibilmente a ripartire prendendo la strada di traverso per poi riaggradire la salita, non c'è che dire, lavoro duro per cambi e deragliatori.
Ma anche la strada tra un colle e l'altro non è da meno, si mangia e si beve, si sale e si scende che è un piacere, e dove va bene c'è il falso piano da gestire, quando è a favore ti spinge ad andare veloce e quando è contro spinge a mantenere una discreta velocità per restare nei vari gruppetti che si formano, con il rischio, sia nel primo che nel secondo caso, di dispendio d'energie utili per le salite vere.
Devo dire che il fondo stradale è stato una bella sorpresa, pochi i tratti rovinati, buoni i posti di blocco e traffico quasi assente nei passaggi tra i colli, sulle salite e discese, un po' di macchine nelle valli più grandi e sul monte San Donato, che essendo una collina proprio sopra la città, viene presa d'assalto da un sacco di gente avvinazzata che prende il sole e fa barbecue.
Infatti discesa finale su strada stretta tra macchine posteggiate, lunghe siepi e poi budello tra i muri appena prima del traguardo, anche tanta gnocca.
Ultimo pensiero per il più giovane ed il più anziano concorrente visti durante il percorso, il primo di 16, un imbucato come noi e il secondo......Una vecchia roccia, tutto nervi, con la sua sporta a tracolla, secondo me tra i 70 e gli 80 anni, ragazzi che mito.
2475 metri di dislivello e 158 i Km, per noi qualcuno in più, visto che abbiamo girato come dei bamba per ritrovare la macchina.

Cesco

P.S.
Purtroppo solo due foto, forse forse quella ciofeca della mia macchina fotografica a tirato le cuoia.


sabato 1 maggio 2010

Villanterio... senza criterio !!

Oggi, con Cesco e Andrea impegnati in una soleggiata Bologna ad esplorare i suoi 10 colli (raccontare, please...), un tantinello dispiaciuto per non essere con loro, mi sono recato nella vicina Villanterio, dove la mia...ehm mancanza di criterio mi ha spinto all'iscrizione di una garetta tra quelle strade. Giunto sul posto con largo anticipo, mi godo la gara dei gentlemen, dominata come al solito da uno che almeno stavolta ha avuto la decenza di far finta di essere un pò in difficoltà, salvo poi sfoderare il solito finale "mostruoso", arrivando a braccia alzate...mah?! Dopo una chiacchieratina con Daniele, giunto anche lui per godersi lo spettacolo e per caricarsi per la gara che lo attende domani (in bocca al lupo!), parte la solita scintilla...Sono già qui, perchè non provarci? Pronti via, quasi mi faccio bruciare dallo start con nessun piede nei pedalini!! Per fortuna l'uscita da Villanterio (asfalto osceno, a proposito..) avviene tranquilla, ai 40 all'ora, per cui mi installo sulla tre quarti del gruppo, pensando "te,và, siamo già a mezzo giro fatto, e si sta andando via tranquilli. Vuoi vedere che...." E' un attimo, qualcuno parte pesante, e dopo una curva a gomito tipo killer (con terra marrone in mezzo, vedere per credere!) mi trovo il gruppo allungarsi in fila indiana lanciato verso il cimitero. A57/58 orari resisto per 20 secondi circa, poi comincio a perdere la ruota. Uno dietro mi salta, altri 5 o 6 si staccano con me. La macchina della giuria ci supera giusto prima del traguardo. Tentiamo di resistere per tutto il secondo giro con cambi regolari, ma all'inizio del terzo giro il nostro destino è segnato. Rimaniamo in 4, e al terzo passaggio ci fanno segno di fermarci. Rallentiamo e ci salutiamo, compagni di sventura. Il ritiro del cartellino è la solita scena pietosa ed imbarazzata. Giusto il tempo di vedere una fuga di 6/7 (veri) corridori, col gruppo a 15 secondi (tra cui Ivan del Magherno). Saluto Daniele e mi avvio verso casa, cercando qualcosa di positivo in questa esperienza. Mah, voi che ne dite? Dopo la disfatta di Moncucco, la storia si ripete. Corsi e ricorsi storici. Vedremo, gente, per ora passo e chiudo!